Creato da giglio.alfredo il 31/03/2013
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RIFLESSIONE di Alfredo Giglio
RIFLESSIONE
di Alfredo Giglio ©
Allor ch’i miei momenti
S’appressavano
Più lenti alla lor meta,
Ripercorrevo
Tutta la mia vita
Vissuta tra i miei fogli,
Sempre solo.
Compagna m’era stata
La memoria,
Sol di colei
Ch’avevo in cor serbata.
Un’esistenza
Senza alcuna luce
Segnava lo scorrere
Di quel tempo truce,
Ch’a me era toccato.
Triste il mio giorno
Era sempre alterno
A quel tedioso,
Che la mente
Non rendeva ebbra,
Ma sul labbro moriva
Più lezioso.
E delusioni amare
Segnavan l’ore frettolose,
Che via, silenti
Volavano più avare.
Vana la speranza d’aurore
Se l’anima non vedea
Alcun chiarore,
Sebbene in alto poi
Brillasse il sole.
D’un tratto,
La bontà del verbo tuo,
Che dal cor venia
Sì dolcemente,
Valse a dissipar quel buio
Ch’avevo nella mente.
Dal guardo mi levai
L’orrendo velo
E vidi così la Luce,
Ch’era in Cielo.
Alfredo Giglio
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