Creato da ritacoruzzi2 il 08/04/2011 |
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REFERENDUM: ALTA LA PERCENTUALE DEI VOTANTIReferendum/ Alle 22 di domenica affluenza alle urne al 41,1% Alle 22 di domenica sera per i referendum 2011 ha votato il 41,1% dei 47,1 milioni di italiani aventi diritto. Il dato non tiene conto dei 3,3 milioni di italiani residenti all'estero. Per il quesito numero uno (servizi pubblici locali) ha votato il 41,14%; per il quesito numero due (tariffa servizio idrico) il 41,14%; per il quesito numero tre (nucleare) il 41,11%; per il quesito numero quattro (legittimo impedimento) il 41,10%. Il quorum è vicino. Nel 2003 per i referendum alle 22 voto' il 17,5% ed il dato finale in Italia fu del 25,9%. Nel 2005 alle 22 voto' il 18,7% ed il dato finale in Italia fu del 26%. Nel 2006 alle 22 voto' il 35% ed il dato finale in Italia fu del 53,8%. Nel 2009 alle 22 voto' il 16,7% ed il dato finale in Italia fu del 24,2%. Se, per ipotesi, nessun italiano all'estero avesse votato, il quorum sarebbe raggiunto con un'affluenza in Italia del 53,5%. REFERENDUM/ BOSSI: BERLUSCONI HA PERSO LA CAPACITA' DI COMUNICARE - "Berlusconi ha perso la capacita' di comunicare queste cose in televisione". Lo ha detto il leader della Lega Umberto Bossi, riferendosi ai referendum, durante il suo intervento all'inaugurazione di una nuova sede della Lega Nord. "E' inutile andare a votare", ha aggiunto "anche se la gente bisognava informarla meglio". Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se sperava si raggiungesse il quorum, Bossi ha risposto: "Speriamo di no". IL DATO DELLE 12 - Alle 12, l'affluenza si era attestat0 all'11,6% per tutti e quattro i quesiti. Secondo quanto avevano annunciato i sondaggisti, la soglia minima in passato, su quell'orario, dei referendum che alla fine hanno superato il quorum, era del 6,7 %. Anzi, quella era risultata come la terza affluenza più alta della storia: alle 12, avevano fatto meglio di oggi solo il referendum sul divorzio nel 1974 (17,9%) e quello sul finanziamento pubblico dei partiti e la legge sull'ordine pubblico del 1978 (12,6%). PIU' DEL 2006 - Ma a differenza del dato delle 12, è difficile comparare i numeri sull'affluenza alle 19. Infatti dal 1974 al 2001 il dato sull'affluenza ai referendum rilevato dal Viminale è stato quelle delle 17. Poi, dal 2003, il ministero dell'Interno ha iniziato a fornire la percentuale dell'affluenza alle 19. Quattro, da allora, i referendum: in un solo caso è stato raggiunto il quorum, ma si trattava del referendum costituzionale del 2006, confermativo e dunque senza soglia al 50%: alle 19 aveva votato il 22,4%, alla fine si toccò quota 52,5%. Ecco i quattro casi comparabili. Nel 2003 l'affluenza delle 19 al referendum sul reintegro dei lavoratori illegittimamente licenziati era stata del 10,4% (alla fine, niente quorum e poco più del 25% finale). Nel 2005, in occasione del referendum sulla procreazione assistita, alle 19 aveva votato il 13,3% (niente quorum e poco più del 25% finale). Nel 2006, in occasione del referendum costituzionale sulla modifica della seconda parte della Carta - valido indipendentemente dal quorum del 50% - votò alle 19 il 22,4% degli elettori. E proprio in quella occasione - come detto - si superò per la prima volta dopo oltre dieci anni la soglia del 50%: quota finale si attestò al 52,5%. L'ultima tornata referendaria è datata giugno 2009, sulla legge elettorale: alle 19 fu toccata quota 11,3%, alla fine niente quorum e soglia finale del 23,5%. CHE COSA E COME SI VOTA Per i referendum popolari sono oltre 47 milioni gli italiani chiamati ad esprimersi sui quattro quesiti: 2 sul servizio idrico, uno sul nucleare e l'ultimo sul legittimo impedimento. Secondo i dati del Viminale nello specifico sono 47.357.878 gli elettori che possono partecipare alla votazione, di cui 22.734.855 maschi e 24.623.023 femmine. Le sezioni sono 61.601, mentre il corpo elettorale della circoscrizione estero interessato alle consultazioni referendarie e' di 3.236.990 elettori. Le operazioni di votazione sono previste per domenica 12 giugno, dalle ore 8,00 alle ore 22,00, e lunedi' 13 giugno, dalle ore 7,00 alle ore 15,00. All'elettore saranno consegnate quattro schede di colore diverso. Su ogni scheda, spiega il Viminale, vengono riportati il numero del referendum nonche' la rispettiva denominazione e il quesito cosi' come approvato dall'Ufficio Centrale per il referendum presso la Corte Suprema di Cassazione. Ciascun elettore ha diritto di esprimere il voto, con la matita copiativa, tracciando un segno sul riquadro corrispondente alla risposta da lui prescelta ('SI' o 'NO'). Votando SI, il cittadino esprime la volonta' di abrogare le norme sottoposte a referendum; votando NO esprime la volonta' di mantenere in vigore le norme sottoposte a referendum. E' possibile ritirare, e quindi votare, aggiunge il Viminale, anche solamente la scheda per uno o per alcuni dei quesiti referendari. Il referendum e' valido se a recarsi alle urne sara' il 50% piu' uno degli aventi diritti al voto. Le operazioni di scrutinio avranno inizio lunedi' 13 giugno subito dopo la chiusura della votazione e l'accertamento del numero dei votanti per ciascun referendum. Questa la situazione ad ora (ore 10,00 di lunedì), vedremo alla chiusura dei seggi i dati definitivi dei votanti per il raggiungimento del quorum, che sembra già molto vicino, e in seguito le conseguenze del voto sul Governo. |
Inviato da: v_riva
il 08/06/2011 alle 15:24
Inviato da: v_riva
il 21/05/2011 alle 14:42