ALIEN

Un’orribile vicenda di violenza sui bambini,

e familiare al tempo stesso,

ha visto come vittima una ragazza

di diciannove anni,

che è stata liberata lo scorso 17 maggio dopo otto anni vissuti in condizione di schiavitù in Bosnia, nella borgata di Karavalsi, vicino alla città di Tuzla.

La ragazza tedesca è rimasta segregata da una coppia di bosniaci,

che ora è finita agli arresti.

Una vicenda incredibile e ancora piuttosto oscura in diversi punti,

a maggior ragione considerando che la madre della ragazza e alcun vicini di casa della coppia erano al corrente della situazione.

Perché allora rimanere in silenzio e non denunciare il fatto?

È quanto si stanno chiedendo le forze dell’ordine e l’opinione pubblica locale.

Così come bisogna far luce sui motivi

che hanno spinto Milenko e Slavojka Marinkovic,

questo il nome dei due coniugi arrestati,

a tenere la ragazza tedesca ‘rinchiusa,

impedendole di entrare in contatto con altre persone

e di andare a scuola.

Le hanno fatto subire trattamenti disumani e l’hanno torturata‘,

secondo quanto affermato in una nota dal portavoce della polizia.

Le forze dell’ordine sono potute finalmente intervenire

dopo otto anni grazie alla denuncia di un vicino di casa dei Marinkovic,

il quale ha poi anche raccontato ai giornalisti alcune delle torture ed umiliazioni inflitte alla ragazza.

Tra queste ad esempio

c’è un assurdo episodio in cui i Marinkovic e i loro amici avrebbero costretto la ragazza

 ‘a tirare un carretto sul quale erano seduti,

mettendola al posto del cavallo‘.

Altre persone, abitanti della vicina borgata di Gojcin,

hanno raccontato a un quotidiano locale anche che la giovane sarebbe stata ripetutamente violentata,

e dato il numero di anni in cui è rimasta segregata,

si suppone che gli stupri siano cominciati quando era ancora molto piccola.

Tutto questo dovrà ora essere accertato dai medici,

che visiteranno la ragazza che ora ha trovato rifugio in un posto sicuro,

lontano dai riflettori dei media.

Sarà da chiarire anche il ruolo della madre, la quale,

secondo la stampa locale,

avrebbe celebrato un matrimonio bianco con Milenko Marinkovic

per permettere all’uomo di ottenere un permesso di soggiorno in Germania:

lei avrebbe fatto la spola tra la Germania e la Bosnia

per tutti questi anni,

mentre sua figlia dall’età di 11 anni è rimasta in mano ai suoi aguzzini.

Un incubo che ha avuto

finalmente fine.