Creato da: procino995 il 04/05/2010
L'ALTRA ME

Messaggi del 13/11/2014

 

Il Vaticano e l'uomo della Provvidenza

Post n°2285 pubblicato il 13 Novembre 2014 da procino995
 
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Quando il cavalier Benito Mussolini firmò i Patti Lateranensi con il Vaticano nel 1929, papa Pio XI lo ribattezzò in un discorso pubblico "Uomo della Provvidenza": "E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare; un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale, per gli uomini della quale tutte quelle leggi, tutti quegli ordinamenti, o piuttosto disordinamenti, tutte quelle leggi, diciamo, e tutti quei regolamenti erano altrettanti feticci e, proprio come i feticci, tanto più intangibili e venerandi quanto più brutti e deformi". Sono passati 83 anni e Rigor Montis, un altro uomo della Provvidenza, gesuita di educazione, cattolico praticante, che ha seguito durante il suo governo la massima di togliere a chi non ha e per dare a chi ha, si è manifestato. E' salito tra noi. Porta in dono l'IMU e le scuole private al Vaticano al posto di oro, mirra e argento. L'Osservatore Romano ha così spiegato l'entusiasmo del Vaticano "Salire in politica è in sintesi l'espressione di un appello a recuperare il senso più alto e nobile della politica che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune". L'Osservatore continua "Napolitano... al quale tutti riconoscono il merito di aver individuato proprio nel senatore a vita l'uomo adatto a traghettare l'Italia fuori dai marosi della tempesta finanziaria" A cui il Vaticano è rimasto immune.. Un IMU val bene una messa. Bagnasco ha elogiato Rigor Montis "Non si possono mandare in malora i sacrifici di un anno". Parla ovviamente dei sacrifici degli italiani, non risultano infatti sacrifici del Vaticano. Se Agnelli spiegò che la Fiat è sempre governativa, il Vaticano è qualcosa di più, si fa esso stesso governo di uno Stato estero. Vanno distinti Chiesa e Vaticano, la prima è la casa di tutti i cattolici, il secondo è uno Stato che fa i suoi interessi terreni. Il Vaticano non può ingerirsi negli affari della Repubblica Italiana, così come lo Stato Italiano non deve influenzare, ad esempio, la nomina del prossimo Papa o del Segretario di Stato. Cavour usò la frase "Libera Chiesa in libero Stato" per affermare il principio della divisione tra il potere spirituale della Chiesa da quello temporale, rappresentato dai Savoia. Non aveva previsto Mussolini, il Vaticano, Bagnasco, Bertone e Rigor Montis. Forse è il caso di rivedere i Patti Lateranensi.

 
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Bambino dice ‘Alleluja’ in classe: sgridato perché “può offendere islamici”

Post n°2284 pubblicato il 13 Novembre 2014 da procino995
 
Foto di procino995

COME PESTE...DILAGA L'IDIOZIA.
Esclama Alleluja all'asilo, le maestre lo riprendono perché ‘offende i bambini musulmani‘: genitori furiosi chiedono spiegazioni

La follia dell'integrazione al contrario colpisce ancora. Non sono più casi isolati, ma una vera e propria epidemia di demenza che colpisce individui fanatici a contatto con i bambini.
Così, dopo il caso della bambina sgridata per un ‘segno della croce', ecco che anche l'Alleluja di un bambino è un'offesa, nei confronti dei musulmani. Un'offesa tale da generare un richiamo ai genitori del piccolo.

È successo in una scuola comunale e adesso i genitori chiedono spiegazioni alle maestre. L'episodio risale a un paio di gironi fa. Il papà è andato a prendere il figlio alla scuola materna, quando lo ha visto arrivare tenuto per mano dalla maestra.

«Suo figlio grida in classe Alleluja, Alleluja. Dovreste insegnargli a dirlo solo in chiesa, qui potrebbe offendere i bambini musulmani che frequentano la nostra scuola». Qualcuno con un non ferreo controllo dei nervi, avrebbe potuto assestare un pugno in testa alla deficiente - in senso culturale - maestra, invece no, probabilmente incredulo, l'uomo, sul momento non ha reagito.
E così, dopo averci rimuginato un po' su il papà del bambino "ripreso" ne ha parlato con la moglie e, insieme, hanno deciso di andare dalla maestra per chiedere spiegazioni di quanto successo.
«E l'episodio ha già lasciato un segno in mio figlio - continua il papà - quando è uscito dalla materna gli ho detto: Alleluja, sei a casa. E la prima cosa che mi ha risposto è stata: "No papà così si dice solo in chiesa"».
E proprio questo ha convinto i due genitori a chiedere un incontro con l'insegnante per cercare anche semplicemente di capire meglio da dove è venuta questa posizione così ferma, e di censura, verso l'Alleluia pronunciato dal loro bambino.
Fanno il lavaggio del cervello ai bambini.
I bambini sono quello che sono, bambini appunto.
I grandi usano i bambini per creare tensione tra i vari tipi di religione.

 

 
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