Creato da: procino995 il 04/05/2010
L'ALTRA ME

Messaggi del 14/01/2015

 

Raffaella Carrà, foto shock con i capelli bianchi: addio caschetto biondo, impressionante.

Post n°2310 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da procino995
 
Foto di procino995

Sono destinate a lasciare esterrefatta l'opinione pubblica le foto shock di Raffaella Carrà pubblicate su Novella 2000, in cui la star femminile più amata di sempre appare con i capelli bianchi e il viso segnato dall'inesorabile scorrere del tempo. La Raffa nazionale ha 68 anni, ma in queste immagini sembra invecchiata di colpo e inaspettatamente. Non è la prima volta che la Regina del Tuca Tuca, tornata alla ribalta musicale quest'anno con il remix firmato da Bob Sinclair del suo vecchio hit A far l'amore comincia tu, appare in forma non proprio smagliante: nel maggio del 2010 una sua foto diffusa da una tv spagnola fece il giro del mondo, e fece circolare la voce di una Carrà depressa, poi smentita dalla diretta interessata. Certo le immagini di Novella sono un tuffo al cuore per chi ha sempre visto Raffaella con il celebre caschetto biondo e un impeccabile make up nella sua lunga storia televisiva: al contrario qui appare con i capelli bianchi legati in una coda di cavallo, e il viso rugoso, mentre in tenuta casual prende un bar. C'è da dire però che nessuno potrà avanzare sospetti di depressione questa volta: la Carrà infatti sembra di ottimo umore, con gambe toniche inguainate in leggins neri e con il solito piglio grintoso ed energico. Forse semplicemente Raffaella ha deciso di non nascondere più il tempo che passa, e dimostrare che si può essere l'inimitabile star di sempre anche portando con fierezza i segni della sua età.
Brava Carrà.

 
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Lo "svegliatore notturno", l'Avvento ben oltre la disperazione

Post n°2309 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da procino995
 
Foto di procino995

La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che essere onesti sia inutile.
Lo aveva scritto il secolo scorso lo scrittore calabrese Corrado Alvaro.
Sono tempi aspri questi, certo, la quotidianità ci costella di malaffare e crudeltà, non se ne può più, siamo rattristiti e probabilmente assuefatti, da troppo tempo che suggerisce di non abbassare la guardia, di restare allertati perché lo svegliatore notturno vuole che lo siamo.
In un mondo dove tutti pensano soltanto a mangiare e a far quattrini, a divertirsi e a comandare, è necessario che vi sia ogni tanto uno che rinfreschi la visione delle cose, che faccia sentire lo straordinario nelle cose ordinarie, il mistero nella banalità, la bellezza nella spazzatura. È necessario uno svegliatore notturno che smantelli per dar posto alla luce."
Commenta così il cardinale Ravasi: "Il grande scrittore argentino Jorge Luis Borges un giorno confessò il suo amore per Giovanni Papini immeritatamente dimenticato. Effettivamente, superando la scorza della sua enfasi veemente e del suo sdegno permanente, la voce di questo autore fiorentino meriterebbe di risuonare nei nostri giorni così grigi e annoiati, nei quali domina la tetrade da lui evocata: Mangiare, far quattrini, divertirsi, comandare.
Giorni grigi ed annoiati giorni di confusione, ovvero di "normalità eterna.
Eppure i segnali sono tanti per obbligarci a restare svegli anche di notte: le paure di un mondo intorno a noi che brucia e pullula di farabutti benvestiti, coatti senza cielo né terra.
Chissà quanti ricorderanno quella canzone di Venditti datata anni '70, che ripeteva con grazia, fra l'ironico e una mai assopita speranza, "Quando verrà Natale tutto il mondo cambierà... Quando verrà Natale tutto sorriderà."

 
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