Creato da: procino995 il 04/05/2010
L'ALTRA ME

Messaggi del 10/02/2015

 

“Non sono una senzatetto, ma senza tette”

Post n°2330 pubblicato il 10 Febbraio 2015 da procino995
 
Tag: tette

Chiede l'elemosina per rifarsi il seno: "Non sono una senzatetto, ma senza tette". La strana trovata di Tina che per racimolare i soldi per rifarsi il seno ha chiesto aiuto a passanti e automobilisti. Una trovata a dir poco singolare quella di Christina Andrews, detta Tina, una donna di Pensacola in Florida che ha iniziato a chiedere l'elemosina per racimolare i soldi necessari per rifarsi il seno. Si è messa sul ciglio della strada come una qualsiasi mendicante, e sul suo cartello rosa fluo ha scritto il messaggio che ha attirato l'attenzione di tanti automobilisti: "Non sono una senza tetto, ma ho bisogno di tette". Qualcuno si è fermato a darle qualche dollaro, altri hanno guardato senza rispondere alla richiesta. Tina ha spiegato:Voglio solo un seno più grande, perché non sono contenta di quello che ho. Ho pensato che questo fosse un buon modo per ottenerlo. Pensavo che la gente avrebbe solo sorriso e tirato dritto, ma ho ricevuto anche un po' di soldi e qualche sguardo di troppo.

 
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Preti playboy nudi su Fb e barman notturni: il Papa commissaria la diocesi di Albenga

Post n°2329 pubblicato il 10 Febbraio 2015 da procino995
 

Troppi scandali. Per troppi anni. E la diocesi di Albenga-Imperia viene 'commissariata' dopo 25 anni di guida pastorale da parte di monsignor Mario Oliveri. Dopo la 'visita' del nunzio apostolico Adriano Bernardini e la sua relazione, papa Francesco avrebbe deciso di affiancare un 'tutor' a Oliveri e circola il nome di monsignor Alberto Maria Careggio, già vescovo della vicina diocesi di Sanremo-Ventimiglia, uomo progressista, già guida alpina di papa Woityla, 77 anni. La missione del nunzio, compagno di studi di Oliveri, era stata decisa da papa Bergoglio dopo che sulla sua scrivania erano arrivate segnalazioni di un clero non irreprensibile.
A monsignor Oliveri viene rimproverato di aver accolto in seminario aspiranti sacerdoti senza aver esaminato con attenzione la reale vocazione dei giovani e questo avrebbe generato preti 'deboli'. Debolezze che hanno generato scandali: sacerdoti condannati o indagati per pedofilia, altri che posano nudi su Facebook, parroci con tatuaggi, sacerdoti che lasciano le parrocchie portando via la 'cassà, preti che fanno i barman in locali notturni, altri che corteggiano le fedeli.
Non voci, fatti come la condanna per abusi sessuali su una chierichetta di don Luciano Massaferro (7 anni e 8 mesi), o la storia di padre Alfonso Maria Parente che fugge con la cassa della parrocchia di Pairolo o quella di don Juan Pablo Esquivel, che vive con un amico ed è appassionato di culturismo, o quella di Gabriel Viorel Irla che su Facebook posa nudo.
La storia divide: la curia resta in silenzio, monsignor Oliveri preferisce non parlare. Tra la gente c'è chi dice: «Tutti vorrebbero un vescovo così». I sacerdoti dicono che nulla è cambiato. «Nessuna comunicazione è stata fatta dal vescovo», dice don Danilo Galliani, parroco a Laigueglia. Intanto in rete nascono i gruppi a sostegno di mons. Oliveri. Ma sulle pagine virtuali compaiono anche scritte come «era ora» o «finalmente hanno aperto gli occhi». Ma il consigliere comunale Eraldo Ciangherotti, da sempre vicino alla curia dice: «Conosco la bontà del vescovo».
Un gruppo di sacerdoti è uscito allo scoperto, schierandosi con il loro pastore. In dieci hanno firmato un documento. «Si sta facendo un quadro gravemente distorto della della nostra vita diocesana. Ci chiediamo quale coscienza animi e quale servizio alla verità ritenga di prestare, chi fornisce alla stampa o diffonde in rete una così scadente qualità delle notizie. Ci preoccupa un giornalismo che partendo da singoli non ripetuti fatti dolorosi assembla elementi non verificati e non verificabili. La nostra chiesa è unita attorno al suo vescovo».
Tradizionalista nella liturgia (ama la messa in latino), accogliente fino a prendere in casa seminaristi allontanati da altre diocesi, Mario Oliveri è descritto come vicino al cardinale Domenico Calcagno che papa Francesco ha rimosso dalla commissione cardinalizia dello Ior. Calcagno avrebbe coperto, secondo indiscrezioni, vari casi di pedofilia nella curia di Savona, dove era stata vescovo prendendo il posto nel 2003 di Dante Lanfranconi, anche lui finito sotto inchiesta per aver coperto casi di pedofilia e abusi sessuali. Contro questi scandali si era battuta la dottoressa Luisa Bonello, che aveva anche consegnato un dossier sui mali della chiesa savonese a papa Bergoglio, parlando apertamente di 'coperturè da parte dei vertici. La donna è morta suicida il mese scorso e ora c'è una indagine per istigazione al suicidio.

 

 
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