Creato da aljoneditore il 16/01/2008
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Post n°59 pubblicato il 27 Settembre 2008 da aljoneditore

Oggi sono ritornate le nuvole. Ma ieri è stata la bella giornata che speravo. Giornata bellissima. Tutta la mattinata in giardino a fare l'amore con Alessia. Solo qualche foglia arruginita ci ricordava che l'estate è finita. Ci può essere ancora speranza nella mia vita?

 
 
 

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Post n°58 pubblicato il 25 Settembre 2008 da aljoneditore

Oggi giornata stupenda, un sole che riscalda l'anima. Le buie luci del bar sono lontane. Sembra che la fuga sia finita, ma so che non è così, durerà fino a quando anche una sola persona saprà ancora la storia del Grande Aljon e uno solo dei suoi fogli scritti, continuerà ad esistere. Ieri ho potuto risentire anche la voce di mia madre e poi ho sfogliato i quaderni di papà e il suo umile giornale. E' tutto vero quello che ha scritto, e loro lo sanno, per questo devono cancellare il ricordo, dopo aver cancellato Aljon. La paura di perdere un po' del loro potere, li ha spinti a fare tutto quello che hanno fatto. Cambiare spaventa l'anima degli uomini senza vita, che senza un riflettore puntato contro non sarebbero nemmeno fantasmi. Ma Aljon ha detto e scritto cose che tutti sanno e non cambiano il mondo, però potrebbero cambiare gli spettri che abitano la vita, e tante piccole figure che sembrano potenti, hanno solo la paura di sparire se non hanno un gregge anonimo che li segue senza pensare. Spero che domani sia una bella giornata come oggi. Rifaremo l'amore nel giardino, io e Alessia.

 
 
 

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Post n°57 pubblicato il 23 Settembre 2008 da aljoneditore

Un mese e mezzo senza potere aggiungere nulla. Dopo il quindici agosto quello che aspettavano è arrivato. Giancarlo e Maurizio due felini, l'hanno trascinato via, un uomo sui cinquanta, magro, i capelli bianchi. Poi il lavoro al bar è finito tardi come al solito. La mattina dopo ci svegliano alle otto, neanche il tempo di fare la pipì, lasciamo tutto lì dentro e siamo su una macchina rossa. Corre veloce. Per tanti giorni, ogni sera ci fermiamo in un posto diverso, pensioni con i topi, alberghi di lusso, motel lungo la strada, qualche volta dormiamo in macchina. Da una settimana siamo qui. Una villa con un giardino che sembra il paradiso. Ieri ci hanno riportato le nostre cose e un computer portatile nuovo. Non so se stiamo scappando o se stiamo cercando di raggiungere qualche posto sicuro. La voglia di fare, vivere questa vita, sembra un ruscelletto che scivola tra le montagne. Solo Alessia, il pensiero di Aljon, il ricordo di Salvo e degli altri, mi lega alla vita. Cosa nasconde il mio corpo io non lo so.   

 
 
 

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Post n°56 pubblicato il 15 Agosto 2008 da aljoneditore

Questa sera non lavoreremo, ho sentito dire a Giancarlo che parlava agli altri, che è troppo pericoloso, tanto stasera non verrà. Lavoriamo tanto, siamo diventate schiave, certe volte mi ribello. Va fatto, mi dice Giancarlo e io gli credo, a questo punto non mi resta più nessuno. Siamo sole, io e Alessia. Ci alziamo tardi e poi il lavoro è duro. Quasi un mese che non aggiungevo due parole, ma finirà presto mi ha fatto capire Maurizio. Significa che ce ne andremo anche da qui. L'altra sera, due si erano un po' ubriacati e cercavano di allungare le mani. Uno aveva la barba, l'altro era grasso. Maurizio si è avvicinato e ha scambiato con loro un po' di parole. Se ne sono andati da soli. La mia mente è confusa. La mia mente pensa che oggi è ferragosto e non vedremo nessuno. La mia mente pensa ad Aljon.

 
 
 

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Post n°55 pubblicato il 20 Luglio 2008 da aljoneditore

Le risposte vengono da sole. Tutto diventa complicato. Ci mandano davvero a lavorare al bar. Ogni sera, fino all'alba. Minigonna, scollatura da vertigine, Giancarlo, Maurizio e gli altri sono sempre lì e non ci perdono d'occhio. Hanno mandato altri due che restano sempre a casa. Io e Alessia vorremmo capire, ma siamo troppo stanche. Forse stiamo aspettando qualcuno. 

 
 
 
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