Improvvisamente ...

Viva la pa-pa-pap-pa, col po-po-po-po-po-po- pomodoro

La storia del passato
ormai ce l'ha insegnato
che un popolo affamato
fa la rivoluzion...

La mia prima volta... con il saccoccio.

Una volta superati gli anta si pensa di essere ormai avvezze a qualunque lavorazione in campo culinario.
Brasiere, antipastiere o tortiere,
pentole a doppio fondo, antiaderenti o a pressione,
di coccio, di acciaio, di alluminio o di vetro,
mestoli di legno, alluminio od acciaio,
per noi, giovini donne in cerca della pasta perfetta, tutto questo bendidio ormai non ha più segreti.

Ma poi arriva lui, dolce come il miele e sensuale come solo un sacchetto di plastica può esserlo,
ed è subito ARROSTO !

RIsotterrate le teglie di guerra, abbattuti a colpi di mattarello coperchi ed affini (sadici dispensatori di ustionanti vapori),
anche la mia cucina si arricchisce (finalmente) di un nuovo materiale: la plastica.

Mai e poi mai avrei pensato che potesse esistere un sacchetto in grado di resistere alle alte temperature e che, cuocendo in modo uniforme e
SENZA SPORCARE, fosse in grado di consegnare un prodotto 'finito' decisamente gustoso.

Qualcuno obietterà che il saccoccio non è esattamente un prodotto di primo pelo e che esiste sul mercato da tempo immemore, ma se la sottoscritta
non è sufficientemente aggiornata che ce possiamo fa'?

Unica nota negativa: gli aromi in esso contenuti sono un po' blandi, poco incisivi e molto 'glutammatici'.

 La prossima volta arricchirò il tutto con le mie personalissime erbette fini.

BUON ARROSTO A TUTTI.

Coccole di mamma

stelle capricciose

Il mar del web è inondato di articoli, più o meno veritieri, su quelli che sono solo ed esclusivamente dei capricci adolescenziali e che provengono da star internazionali spesso di dubbio valore artistico.
In merito al DUBBIO VALORE ARTISTICO non mi esprimo, più che altro perchè la libertà di pensiero troppo spesso è propedeutica ad azioni legali di difficile accettazione.

Limitiamoci pertanto a commentare le bizze che se non altro rientrano nel campo delle "esigenze improrogabili per ottenere prestazioni al top".

Al fine di comprendere meglio il (mio) sdegno di fronte a delle pretese che nulla hanno di logico, vorrei distinguere le medesime in tre categorie.

a- Quelle che ruotano intorno al lusso sfrenato, come le pretese di Barbra Streisand
b- Quelle che ruotano intorno al lusso sfrenato con l'aggiunta di optionals strutturali, vedi Mariah Carey.
c- Quelle che oltre a ruotare intorno al lusso sfrenato richiedono anche tanta ma tanta pazienza da parte dell'entourage (Madonna ed Aniston docet).

Nulla da recriminare quindi (si fa per dire) in merito alla 'semplice' richiesta avanzata da  Barbra Streisand.
La nota cantante pare accontentarsi di poco: petali di rosa nel water, affinchè le proprie deiezioni possano venire accolte come si conviene e carta igienica color pesca affinchè il suo  dolce popò non si senta tradito dalla bellezza del water oltre a fiori ed essenze ovunque, affinchè l'odor del guano si  possa in qualche modo mitigare.
Sia chiaro, son più che certa che questa non sia la sola pretesa della diva, ma mi piace pensare che sia comunque la più stravagante.

Un po' più complessa è invece la situazione di Mariah Carey.
La cantante infatti pare non possa considerarsi artisticamente realizzata se la rubinetteria del proprio hotel è inferiore ai 24 carati.
Del resto, si sa, l'acqua che sgorga da della  rubinetteria aurea è sicuramente più pura dell'acqua che sgorga da dei banali rubinetti d'acciaio.
Non mi è invece chiaro il motivo per cui dell'acqua così pura possa esser utilizzata dalla medesima per la detersione quotidiana delle proprie intimità ma non possa esser utilizzata per il lavaggio dei suoi quattro jack russel, per i quali la cantante necessita quotidianamente di un numero esorbitante di bottigliette di acqua minerale della miglior marca affinchè i medesimi non rischino,  con un eventuale lavaggio impuro, di inficiare il lavoro degli psicologi che hanno in cura i dolci cagnetti affinchè i medesimi non subiscano traumi nel momento in cui Mariah metterà al mondo i propri gemellini.
Assecondiamola, vi prego, abbiamo bisogno di gente di quel calibro. Gente che possa farci comprendere quanto il cervello umano possa essere contorto e deficitario.
Mi spiace per i cuccioli di cane...ma  pure per quelli d'uomo!

In merito a Jennifer Aniston non mi esprimo. Se un autista di bus navetta ha perso il proprio posto di lavoro per aver osato commentare, positivamente, la bellezza della medesima, non oso pensare cosa potrebbe fare alla sottoscritta...
Passo quindi la linea (è proprio il caso di dirlo!) a Madonna.
Pare infatti che la cantante non si accontenti di soggiornare in un hotel avendo a disposizione solo cellulare, computer, wireless, ipod, ipad, iped, ipud, ipid e chi più ne ha più ne metta.
Del resto, si sa, il rischio che tutta quella tecnologia possa guastarsi in un sol istante è pari ad uno su mille miliardi ma è pur sempre un rischio che una donna del suo  calibro non può certamente permettersi.
Meglio quindi mettersi al riparo da tutto ciò, facendo installare nell'ufficio della suite   una ventina di linee telefoniche internazionali a prova di Sandy, Andrew, Hurricane e quant'altro.
Quello che però mi fa più sorridere (e riflettere in merito ai disordini descritti sul DSM) è la quotidiana richiesta di fiori freschi recisi, in particolar modo di rose e gigli.
Se dovesse venirvi in mente di omaggiare la suddetta di cotanta ricchezza, ricordatevi che gli steli dei medesimi, affinchè la Madonna Internazionale non subisca traumi, dovranno avere una lunghezza complessiva di 15 cm. Non uno di più e non uno di meno!

MENZIONE D'ONORE invece alle pretese di JIM CAREY, per il quale bisognerebbe creare una categoria a parte dal titolo "lo sdegno delle mamme che non riescono a nutrire i propri pargoli".
Pare infatti che il poliedrico Jim non possa rinunciare alla sua speciale guardia del corpo: un iguana domestico.
Nulla di strano, se non fosse che il medesimo (l'attore, non il rettile!) pretenda per la propria "guardia" un'apposita cucina (intesa sia come dieta che come zona strutturale) con tanto di capo chef.
Ogni commento pare superfluo.

alluce di ferro

Si parla spesso di alluce valgo, alluce rigido, alluce a martello a scatto o all'insù, ma è la prima volta che sento parlare di ALLUCE DI FERRO.

Di primo acchito verrebbe da pensare ad una nuova patologia, caratterizzata da una rigidità talmente intensa da far invidia ai produttori della pillola dell'amore ...e invece no, miei cari omini blu, toglietevi dalla testa di riuscire ad eguagliare le performances del campione del mondo tra le lenzuola domestiche. Se proprio ritenete di avere una simile dote, al massimo potrete dedicarvi ad uno sport forse un po' meno piacevole ma se non altro alla luce del sole!!!

BUON DIVERTIMENTO !