L'altra campana

LA DIASPORA DEI GESUINI

IL DIO DISPERSO

129.

del noviziato. Usciti quindi di Giudea

per le contrade di Samària o di Perea,

che ieri alcuni in senso inverso hanno percorso,

vanno spargendo tra le masse qualche sorso

d’una salvezza che non empie la trachea,

né contro angustie ed oppressioni dà soccorso,

ma dona una platea.

130.

     Forse Diofiglio, pure lui, visti i vampiri

di Stato giunti a sequestrare il grande asceta,

lasciò la Valle del Giordano, non più quieta,

verso i confini libanesi, aurani e siri;

sempre a Salem forse volgendo i suoi sospiri,

ma conservata per temuta estrema meta.

Sì, qui dei cristi il più verace forse ammiri,

di schiva e umana creta.

E’ Marco, semigiudaizzato da Matteo ed ellenizzato da Luca, a tracciare la biografia più lineare del Nazareno: Venne da Nazareth e fu battezzato nel Giordano... Dopo che Giovanni fu arrestato si recò in Galilea... Andarono a Cafarnao... e  poi andò per tutta la Galilea... Se ne andò quindi verso i confini di Tiro e di Sidone... Di ritorno, raggiunse il Mare di Galilea dalla parte della Decapoli... Poi si avviò verso i confini della Giudea, oltre Giordano... si avvivinaono a Gerusalemme...Entrò a Gerusalemme… Prese a insegnare nel tempio... Poi uscì verso il Monte degli Ulivi... dove fu preso... (Marco 11,9; 1,14; 1,21; 1,39; 7,24; 7,31; 10,1; 11; 12; 13; 14)