L'altra campana

LA SIMONIA

19.

di potestà la Sinagoga trista

di carcerare, espellere e dar morte,

Stefano giustiziato e tutta espulsa

da Gebus la canea,

spedisce i Pauli suoi perché sia avulsa

dal mondo intero. Ma Filippo? Ahi svista!

Non a Pietro e Giovanni l’epopea

ne sfugge. E vanno al luogo

dove anche un Simon Mago

il Pippo nostro prima oscura e umilia,

poi battezzato lega al suo guinzaglio.

Ma Pietro sa operare mirabilia

con lo Spirito… Al rancio dell’ospizio

ne aggiunge due bocconi

a mani tese. Ed ecco: chi il Giudizio

profetizza alle porte, chi al serraglio

strappa i suoi mostri e chi per i cantoni

va todescando osceni

Effeta, Talithaku, Sabactani.

     E Filippo, che si vede

visitato da Palazzo

per imporre alla sua sede

prete ebreo e merca al cazzo,

volge al mare e lungo il lido,

cammelstop e strada lunga.

Purché là non lo raggiunga

quello zelo che imporrà

sinagoghe come nido,

tra bastardi e vucumpra’

     vola Filippo

ad aggregare l'afro eunuco al santo gruppo;

e la Samària

lascia all’artiglio giudaita della Curia.

     Ben diversamente impressionato Simon Mago

da quello Spirito che fa d’un verme un drago,

prima che ripartano gli apostoli, al pietrone

omonimo propone:

“Qui la simonia, tra i Simoni, abbia il natale”.

“E che cos’è?” “Rendere il Verbo commerciale.

Dammi la ricetta!” “Non provarci, mago sozzo!”

“Non bado a prezzo”.

“Te col tuo denaro in perdizione accolga il forno

capace dell’inferno”.

“Bada che forse è già in commercio…” E lui tremendo:

“Tu vade retro! Ché sto cazzo non lo vendo”.

     E di là per nuove vie

il buon Pippo si dimena,

con più parche magherie,

ma coglioni di galena

e tre bombe, non tre sorbe:

ha l’epilogo alle soglie,

la comune dove accoglie

chi non prezza più alcunché

ed un cristo che ne assorbe,

grazie a Ponzio, almeno tre…

Stava quivi un certo Simon Mago… “Questo sì che è la potenza rivelatrice di Dio”… Ma quando cominciarono a credere a Filippo, che recava la buona novella del Regno…uomini e donne si facevano battezzare. Perfino Simone… Mandarono allora da Gerusalemme Pietro e Giovanni… perché i fedeli ricevessero lo Spirito Santo… Simon Mago, vedendo gli apostoli conferirlo mediante la imposizione delle mani, offrì denaro: “Date anche a me questo potere…” Ma Pietro rispose: “Il tuo denaro vada con te in perdizione”… Poi essi tornarono a Gerusalemme… Mentre un angelo del Signore consigliò a Filippo… la via che scende da Gerusalemme a Gaza… Là un etiope, eunuco, gli diede un passaggio… e ad una fonte si fece battezzare… Poi Filippo proseguì ad evangelizzare tutte le città fino a Cesarea (Atti 8, 9-ss).