Creato da anonimo.sabino il 06/09/2006

L'altra campana

Itinerario spirituale di un pagano

 

Messaggi del 06/08/2015

VENERABILIS BARBA - 9

Post n°1960 pubblicato il 06 Agosto 2015 da anonimo.sabino
 

 

1°  L’unico olocausto di cristiani fu quello dei fanatici paolini coinvolti nell’incendio di Roma del 64, quando la “tortura inferta in luogo della pena”(Tacito) diventò l’involontario lancio pubblicitario del Crocifisso di Pilato  (destinato a sostituirsi al mitico Serapide) tra gli schiavi e presso tutti quelli che odiavano l’Impero e Roma, la Bestia e la Prostituta dell’Apocalisse; 

 

2° almeno fino al 305 (e nel 313 il cristianesimo sarebbe diventato l’unica religione ufficiale) nessun imperatore, nemmeno Nerone, emise alcun editto persecutorio, a parte la temporanea cancellazione del cristianesimo e di altri culti dionisiaci dal novero dei culti ufficiali da parte di Decio nel 250; solo tra il 305 e il 313, nell’Impero frantumato, qualche imperatore dell’altra parte cercò di contrastare una religione diventata ormai parte politica;

 

3° l’indiamento dell’imperatore (dopo morto) non comportava alcun obbligo di quegli atti di adorazione la cui negazione, per la truculenta letteratura martirologica avrebbe causato decine di migliaia di olocausti, compresa una intera legione (pazzesco); era un atto simbolico soggetto al libero scherno dei pagani per primi e degli stessi imperatori, come confermano l’Apocolocuntosis di Seneca (“l’apoteosi di quella zucca di Claudio”) e la famosa battuta del sabino Vespasiano morente(“Ahimè, sto diventando dio”);

 

4° nessuna Apologia difende la fede da inesistenti persecutori, ma dal comune disprezzo, confrontandola con il vecchio politeismo;

 

5° quella fede non era affatto mite e pura; i suoi adepti si scannavano a vicenda, prima per la gestione dei beni conferiti in comunità (e già la prima vittima, Stefano, è trasferita a carico dei Giudei), poi sulle reciproche accuse di eresia; e facevano i testimoni di Cristo (in greco martiri) bruciando boschi sacri e spezzando statue e simulacri, reati ricordati a loro vanto dal Martirologio; per tali reati venivano spesso processati, non per essere cristiani, né per il notorio loro vandalismo, teorizzato e praticato per primo da Paolo, ideologo e fomentatore del teppismo cristiano, per chi sa leggere; non per i tromboni che tentano di stravolgere anche il chiaro rescritto di Traiano a Plinio il Giovane;

 

 6° dal 313 in poi la codificazione (cristiana) del diritto romano, che non riporta in precedenza né reati di opinione né alcun editto anticristiano, ridonda della condanna dell’idolatria. Nel Codice Teodosiano e nelle basiliche cristiane costruite con le macerie dei templi, nelle pietre è rimasta scritta la storia vera delle persecuzioni.

 

 
 
 


 

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