Altri mondi

Pensate davvero che la realtà sia quella che vedono i vostri occhi?

 

 

Che periodo!

Post n°18 pubblicato il 04 Luglio 2007 da ericsan

Che periodo, gente! Fra la promozione del libro (sempre alla ricerca di un editore) e il lavoro che mi facendo girare a mille, non ho neppure più il tempo per respirare. Non vedo l'ora di tornare a girare per i vostri blog, e di vivere le vostre emozioni.

 
 
 

Presentazione del libro

Post n°17 pubblicato il 22 Giugno 2007 da ericsan


E' stato fantastico!

C'era un centinaio di persone e si è creata un'atmosfera davvero calda e avvolgente: l'ideale per trasmettere emozioni. Spero di esserci riuscito.
I commenti sono stati entusiastici, e questo mi riempie d'orgoglio.

Sto terminando il sito del libro. A breve lo metterò on-line, con relative foto e video della serata.

E adesso... alla ricerca di un EDITORE SERIO.

 
 
 

Eccomi di nuovo

Post n°16 pubblicato il 22 Giugno 2007 da ericsan

Salve a tutti.
Innanzitutto devo scusarmi per essermi assentato dal blog e dalla relativa "vita sociale" per tutto questo tempo. Ma sia a causa della presentazione del libro, sia per l'enorme mole di lavoro in azienda (che mi ha portato continuamente in giro per l'Italia) ho dovuto latitare dal sito.
Anche oggi sto scrivendo da "esterno" (vinto però dai rimorsi non potevo non farmi sentire).
Ringrazio tutti coloro che in questi giorni mi hanno lasciato dei commenti. Prometto che nella prossima settimana (anche se sarò a Salerno) mi farò risentire e tornerò a visitare anche gli altri blog (ne sento la mancanza).

 
 
 

La porta

Post n°15 pubblicato il 06 Giugno 2007 da ericsan
Foto di ericsan

Gli occhi erano sempre fissi sulla porta.

La schiena percorsa da brividi freddi.

Lo stomaco chiuso.

Il respiro iniziava a farsi lento e pesante.

Ancora un passo. Lento. Trascinato. Due blocchi di cemento sotto le suole. Una scimmia impaurita, aggrappata alla schiena, che sussurrava all’orecchio con toni pietosi.

Fermo.

Un altro passo.


Fermati!


Un altro metro in meno. Il cuore aveva occupato tutto lo spazio riservato ai polmoni e il petto sobbalzava ad ogni battito. Il respiro ormai era quasi inesistente.

Scariche di brividi mi elettrizzavano la schiena.

FERMATI!

Le gambe si muovevano seguendo una volontà propria a cui non potevo, e forse inconsciamente non volevo, opporre resistenza. Guardavo il burrone avvicinarsi, eppure continuavo a camminare.

La ridda di voci continuava, sempre più caotica, sempre più assordante.

La scimmia si aggrappava sempre più impaurita alle mie spalle, piantandomi le unghie nella carne: ora un braccio teso e tremante mi stringeva il collo.

Non andare! Per pietà!

I piedi continuavano ad avanzare inesorabili, in un lento stillicidio di passi. Gli occhi sempre fissi sulla porta.

La scimmia era ormai terrorizzata e implorava.

NO! Per carità! Non mi portare là dentro!

Ancora passi.

Solo un paio di metri e sarei stato sulla soglia. Entrambe le zampe ormai mi stringevano il collo, strangolandomi. Gli altri due arti, quelli inferiori, mi graffiavano la schiena, nell’inutile tentativo di divincolarsi.

NOO!

Allungai tremante la mano e toccai il legno.

NOOO!


C
on una leggera pressione aprii gradualmente la porta, in un tempo che parve infinito, costringendola ad uno stridulo scricchiolio. Mi forzai a guardare un interno che si materializzava a poco a poco: prima le indefinite sagome centrali, poi quelle laterali.

Quando la porta fu completamente aperta le voci cessarono di colpo. La scimmia svanì, sfumando un ultimo disperato lamento.

(Tratto da "OLTRE - Il Libro dei Mondi" di Enrico Santori - Prossima pubblicazione)

 
 
 

Incontri al mare

Post n°14 pubblicato il 05 Giugno 2007 da ericsan
Foto di ericsan

Mentre poi bevevo fin troppo avidamente l’acqua fui richiamato da una risata incredibilmente sonora alle mie spalle e da un coro di commenti scherzosi.
 
«Beh, si vede chi ha fatto i soldi» stava commentando un bel ragazzo dal viso latino e il fisico massiccio, indicando un coetaneo dai capelli corti e il sorriso contagioso.
 
«Ecco allora chi offre la cena» si intromise una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhiali da segretaria.
 
«Allora ordino io» si offrì scherzosamente un altro bel tipo con il pizzetto e i capelli rasati. E l’aura del playboy.
 
Tutti risero come se fosse la più esilarante delle battute. A occhio erano una ventina, chi seduto chi in piedi, e tutti intenti a bere l’aperitivo.
 
«Non dovremmo sempre aspettare anni prima di rivederci a cena» obiettò una squillante voce maschile dietro il gruppo «Non siamo più alle elementari. Adesso possiamo uscire da soli».
 
E giù altre risate e altri commenti.
 
In mezzo al gruppo notai un ragazzone dall’aspetto bonario che sorrideva pacatamente e pareva ascoltare la conversazione in modo distaccato, nostalgico. Si girò verso di me. Nello sguardo aveva immagini che nessuno dovrebbe mai vedere, nel sorriso mite la speranza che nessuno in futuro possa più vederle.
 
Quegli occhi mi sconvolsero, mi fecero sentire piccolo.

Mi affrettai a terminare l’acqua e mi alzai, lasciando sul tavolo i soldi del conto e una piccola mancia.

(Tratto da "OLTRE - Il Libro dei Mondi" di Enrico Santori - Prossima pubblicazione)

 
 
 
 
 

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Un blog di: ericsan
Data di creazione: 11/05/2007
 

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