M'illumino d'immenso

Poesia d'autunno

L'oro delle foglie appassite

si posa intorno a noi

spettatori incantati

dei cangianti riflessi.

Mille trame inaspettate

si tessono per stupirci

e farci ancora sperare

nella bellezza d'un incontro.

Cortecce

Come la nostra pelle:

ruvida di delusioni,

intrecciata di ricordi,

lacerata da tagli netti.

Perché il fusto cresca

generoso e svettante

bisogna lasciare al passato

brandelli di memoria.

Danza di piume

E' un fiorire di pennacchi

agitati dalla brezza,

simili a danzatori

di null'altro vestiti.

Piegati o diritti,

ognuno fa la sua parte

nella compagine fiera

di mostrarsi al mondo.

Come la vita

La sofferenza segna nel fuoco

ogni verde giovinezza,

che assume nuove forme

cercando la propria immagine.

Non termina l'esistenza,

ma trova più carattere

quand'è duramente provata

nel crogiolo dell'anima.

Stagno che fiorisce

Armonia di elementi

progettati con amore

perché ne goda il viandante

assetato di bellezza.

Curve ondulate s'aprono

verso sponde vicine

e freme la vegetazione

di vita che fiorisce.

Non ancora perduto

Quanto tempo passò

dal fragore violento

delle seghe ruggenti?

Mutò d'un tratto qualcosa

nel colore dell'aria,

nell'odore del cielo.

Il bosco non era più

un'armonia di foglie;

giacevano i rami

immobili e spersi.

Dal tronco straziato

si ersero aghi pungenti:

estrema difesa

di un mondo vacillante

non ancora perduto.

Penombra

Susseguirsi di esistenze

nel volgere degli anni,

mentre i cerchi crescono

profilando la nostra storia.

Ogni ruga è una battaglia

persa o vinta poco importa:

necessario non essere soli

nella penombra che avanza.

Stelle d'acqua

Solo poche gocce bastarono

a nutrire verdi stelle carnose

che contengono linfa preziosa

pur mostrandosi fuori spinose.

Son terminati gli scherzi innocenti

quando l'acqua sembrava infinita:

rimane in me la voglia struggente

di sfiorarla con gli occhi o con le dita.

Giostre

Macchie di colori

nello spazio fanciullo

vuoto di risate

fresco di mattino.

Forme di ricordi

rossi e gialli

tra verde smeraldo

e punte di turchese.

Luglio

Tende di vento

su forti radici

si piegano all'astro

del caldo meriggio.

Il verde l'attenua

donando respiro:

apre la mite tenda

nell'asciutto luglio.

Aratro

Campo arato della nostra anima:

solchi profondi lo rendono tenero,

accogliente e fertile di vita nuova.

Chi ha sparso il suo sudore

per lavorare noi, terra brulla?

Erbacce ancora persistono

nell'ombra del nostro pensiero:

ora conviveranno con le spighe.

Verso il cielo

Senza alcun pensiero,

come inutile erba

che pure gode il sole,

percorrere un sentiero.

Lo sguardo si riempie

della paglia dorata

che innalza verso il cielo

muta preghiera delicata.

Arditi ventagli

La bruna bellezza

della palma dei re

si erge superba e allarga

gli arditi ventagli.

Contro la luce accecante

apre uno scontro violento

di scudi e aguzze lance:

che la frescura prevalga.

Fortezze

Tutto ha una sua fine necessaria:

che sia un santuario di pietra

o un albero svettante nel cielo

mostrerà una rovina di sé.

Così le nostre orgogliose certezze

si trasformano in cammino:

siamo più forti nella debolezza,

nel rialzarci dopo ogni crollo.

Martirio

Ti hanno ferito, scorticato, abbandonato.

Le tue piaghe sono ancora aperte,

la tua pelle, lacerata, grida.

Gli altri sono ignari della tua fine:

vivono, respirano, sono uniti e felici.

Ma davanti a me ci sei tu, caro,

e non posso celarti alla mia vista:

lascerò memoria del tuo martirio.

Contrasti

Vorrei fosse luce

colore per sempre!

Ma solo nel buio

io trovo riposo.

E mentre l'ignoto

mi spinge lontano,

un nido sicuro

mi invita a sostare.

Semplice libertà

Luogo dell'infinito

dove si rivela all'animo

la sua malinconia

di essere così piccolo.

Il sogno di essere

semplice e libero

in un piccolo spazio

rivolto all'infinito.

Attesa

Silenzi, intimità

fra luci ed ombre,

là dove veli

racchiudono speranze,

aprono voli ai sogni.

E' sentirsi liberi

in sempre nuova accoglienza.

E' sentire di letti morbidi

il conforto.

Ciottoli

Quando furono i giorni, ogni cosa si formò

e cambiò secondo immutabili leggi.

Le montagne s'alzarono dall'oceano,

per amore di vita, si divisero in massi.

Sulla riva il mare li sfiorò; ad uno

ad uno modellò fiori di pietra.

Quel che prima appariva solo caos

fu allora un distendersi di pace.

Toni di grigio

Forza e fragilità

roccia e microcristalli

che graffiano i piedi

o sfuggono fra le dita.

Metafore della vita

dura e soffice,

dipende dove atterri:

sul sasso o nella duna.