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Le lotte dei contadini migranti

Foto di amici.futuroieri

Per l’interesse pubblico
Hanno ancora un Raccolto di Infamia

Ralph Nader
1 agosto 2013

Il grande giornalista Edward R. Murrow nel 1960 intitolò il suo documentario per la CBS Harvest of Shame sullo sfruttamento spietato dei lavoratori agricoli migranti fatto dai grandi coltivatori e dai loro alleati dei governi locali.
Oltre 50 anni più tardi, c’è ancora il raccolto di vergogna per quasi 2 milioni di lavoratori agricoli migranti che seguono le stagioni e le colture per raccogliere la nostra frutta e la verdura.
Quando ero studente andai nei campi dei lavoratori agricoli migranti e scrissi della retribuzioni troppo bassa, delle condizioni di lavoro non sicure e tossiche, dell’acqua contaminata, dei tuguri abitativi e della totale assenza di diritti legali.

Si tratta di una società perversamente invertita quando le persone che fanno il lavoro massacrante di raccogliere una delle necessità della vita sono sottopagate, sotto-assicurate, sotto-protette e sotto-rispettate mentre i broker delle materie prime a Chicago (dove i giocatori d’azzardo dai colletti bianchi siedono in spazi climatizzati e speculano sui futures dei prezzi alimentari) sono abbastanza benestanti, per dirla con modestia.

Probabilmente non vi sorprenderà che l’uva, le pesche, i cocomeri, le fragole, le albicocche e la lattuga che state mangiando questa settimana arriva dai campi dei discendenti dei primi lavoratori migranti.
La loro situazione non è molto migliore, fatta eccezione per i pochissimi che lavorano sotto un vero e proprio contratto di unione.

S’inizia con l’esclusione dei lavoratori agricoli dalla Fair Labor Standards Act.

Poi si va alla Worker Protection Standard (WPS) dell’EPA che mirava a proteggere i contadini e le loro famiglie dai pesticidi, ma è obsoleta, debole e scarsamente applicata.

Si prosegue con l’inflessibile potere locale dei coltivatori e con la loro campagna di finanziamento dei legislatori locali, statali e del Congresso.

La recente descrizione scioccante dei raccoglitori di pomodori nella Florida centrale nel libro di Chris Hedges e di Joe Sacco Days of Destruction, Days of Revolt, mostra come il chiudere ai lavoratori migranti inermi possa divenire una servitù involontaria.

In una recente intervista televisiva, con Baldemar Velasquez (un vigoroso organizzatore dei lavoratori agricoli) Bill Moyers ha sintetizzato il periodo dal Harvest of Shame:
Che ci crediate o no, più di 50 anni dopo, la vita di un lavoratore migrante è ancora un calvario. E non solo per gli adulti.
Forse fino a mezzo milione di bambini, alcuni di appena sette anni, sono fuori nei campi e nei frutteti a lavorare dalle nove alle dieci ore al giorno in condizioni brutali
”.

Tra le condizioni alle quali Moyers si è riferito ci sono le esposizioni giornaliere ai pesticidi, ai fertilizzanti e alle conseguenti lesioni e malattie chimiche correlate.
Molti di questi pesticidi finiscono nei corpi dei lavoratori prima di finire nel nostro cibo.

Il presidente della Farmworker Justice, Bruce Goldstein scrive: “Gli effetti a breve termine comprendono il bruciore agli occhi, le eruzioni cutanee, le vesciche, la cecità, la nausea, le vertigini, la cefalea, il coma e anche la morte. I pesticidi causano anche l’infertilità, i disturbi neurologici e il cancro”.

In una recente lettera appello della United Farm Workers (UFW), il piccolo sindacato assediato che rappresenta i contadini, questi disturbi sono stati collegati ai veri lavoratori, per nome.
Concentrandosi sul grande vignaiolo ‘Giumarra Vineyeards’ della California il UFW descrive una tragedia di molti: “Dopo 10 ore di lavoro sotto un sole cocente di luglio, Asuncion Valdivia di 53 anni raccoglitore di uva alla Giumarra è diventato debole, con vertigini e nausea. Non riusciva a parlare. Si sdraiò sul campo. La temperatura era di 102 gradi.
Il figlio di 21 anni di Asuncion, Luis, e un altro lavoratore accorsero in suo aiuto.
Qualcuno chiamò il 911.
Ma un caposquadra della Giumarra disdisse i paramedici.
Disse a Luis di portare suo padre a casa.
Essi raggiunsero il pronto soccorso a Bakersfield troppo tardi. Asuncion morì sul sedile dell’auto accanto a suo figlio”.

Per il lavoro massacrante, in ginocchio 48 ore settimanali su giunti storpi, Alejandro Ruiz di 29 anni e gli altri braccianti non stanno guadagnando molto per vivere.
Il salario minimo federale di 7,25 dollari l’ora non si applica ai lavoratori agricoli.

Spesso i lavoratori senza documenti sono pagati meno di quelli con i documenti.
Nella maggior parte dei casi, sono troppo spaventati per fare obiezioni.

E’ tanto deplorevole il poco che i membri del Congresso di questi distretti agricoli hanno fatto per migliorare la situazione dei lavoratori agricoli migranti.
I membri del Congresso potrebbero aumentare la visibilità delle condizioni di lavoro deplorevoli affrontate dai contadini e allearsi con i rappresentanti dei distretti urbani interessati alla sicurezza alimentare.
Questa partnership aumenterebbe la forza della sicurezza nella catena alimentare, diminuirebbe l’uso sconsiderato di prodotti chimici agricoli e premerebbe sull’EPA per fargli emettere un forte WPS che enfatizzi la formazione nell’utilizzo di prodotti chimici e rafforzi le precauzioni di sicurezza prima di spruzzare creando anche zone di rispetto.

C’è un caso più convincente per i sindacati di quello dei lavoratori agricoli che sudano per il business agricolo?
Le leggi federali sul lavoro devono essere modificate per migliorare gli standard nazionali per i lavoratori agricoli e vanno eliminati l’attuale salario equo statale e le barriere sanitarie.
La California ha la legge più forte, fu approvata sotto il primo mandato governatoriale di Jerry Brown nel 1975.
Anche questa legge deve essere rafforzata per superare i modi in cui è stata aggirata dagli interessi del business agricolo.
La prossima volta che mangerete frutta o verdura, fate una pausa di un momento per immaginare quello che i lavoratori che li hanno raccolti hanno dovuto sopportare e parlate della loro situazione con i vostri amici e colleghi di lavoro.
Ricordate, ogni riforma inizia con delle conversazioni umane e con la sensibilizzazione.
(Per ulteriori informazioni vedi United Farm Workers of America e il Farm Labor Organizing Committee.)

Tradotto da F. Allegri il 13/11/2013.

 
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