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Ucraina e crisi

Post n°774 pubblicato il 24 Giugno 2014 da amici.futuroieri
 

Note sull’Ucraina e sulla passività della NATO.
2 marzo 2014
Di F. Allegri
Ho già scritto in un post che abbiamo avuto una ripresina piccola e breve.
Sulla sua dimensione non ci si può meravigliare, senza una riforma economica forte la ripresina poteva essere solo piccola!
Sulla brevità vanno aggiunte 2 cose, da un lato c’è stato il governo Letta che si è rivelato come una realtà politica transitoria e “balneare” dall’altra c’è la guerra civile Ucraina che crea anche molti problemi al commercio in Europa, specie tra est e ovest.
L’arresto della nostra ripresina è certamente una questione minore, ma mi permette di guardare alla crisi Ucraina da una prospettiva diversa e reale.

La prima considerazione che faccio è che l’occidente è passivo sul piano diplomatico mentre si muovono forze segrete e prevalgono gli interessi commerciali i quali determinano questa situazione.
A ben vedere, in Ucraina sono in corso 2 rivoluzioni opposte, una a Kiev e l’altra in Crimea e si va verso una prima scissione di quel paese e questa può essere il preludio ad una seconda scissione viste le differenze politiche che ci sono tra le varie regioni di questo giovane stato.
Subito dopo, noto che Putin si trova nella situazione di non poter invadere tutta l’Ucraina ma sta conquistando tutta la Crimea e lo può fare senza usare l’esercito mentre contemporaneamente le crisi di questi anni rendono evidente il ridimensionamento della potenza militare americana guidata da Barack Obama.
Nei prossimi mesi vedremo un compattamento del nuovo governo ucraino filo NATO e vedremo la rivolta russofona delle sue regioni dell’est mentre continueranno le manovre militari russe per fini diplomatici e informativi.
La Russia sa che la NATO non ha potere di proiezione militare in Ucraina, non ce l’hanno neanche gli stati europei e gli Stati Uniti!
I commerci tra Italia e Russia valgono 75 miliardi di euro l’anno e sono quasi un terzo del nostro export!
I dati francesi e tedeschi sono simili e anche più consistenti e per me, è questo che spiega la debolezza delle sanzioni NATO: Germania e Italia sono i primi partner commerciali della Russia.
In questo contesto le sanzioni economiche sono una finzione!
L’unica sanzione vera è nelle mani di Putin: è quella del taglio delle forniture di gas all’Ucraina insolvente, in primis, e all’occidente.
All’orizzonte vedo possibile un mondo in parte diverso dove l’area eurasiatica sarebbe autonoma, gli Usa parzialmente isolati e ridimensionati in tutti i continenti.
In ogni caso il disastro ucraino è in corso e peggioramenti sono dietro l’angolo.

 
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