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Per l’interesse pubblico
Miti del capitalismo delle grandi multinazionali

11 Luglio 2014
Di Ralph Nader

Il grande capitalismo multinazionale è una specie a parte del capitalismo più piccolo (in scala).
Il primo può evitare spesso i verdetti del mercato attraverso il welfare aziendale, togliendo ai proprietari - azionisti il controllo sui capi delle aziende principali e scaricando il costo del loro inquinamento, delle fughe fiscali e di altre “esternazioni” sulle spalle di persone innocenti.

La capacità di sottrarsi alla regolamentazione della concorrenza di mercato (propagandata in teoria), dell’efficienza e della produttività è sempre in continua evoluzione quindi questo capitalismo è una macchina innovativa per l’oppressione.

Pensate a un uso produttivo del capitale e al suo corollario che il governo rifiuta il denaro.
La Apple Inc. spende $ 130 miliardi dei suoi utili non distribuiti in un programma di ritorno del capitale, dei quali 90 saranno usati per riacquistare proprie azioni fino al 2015.
I dirigenti di Apple fanno questo per evitare di pagare dividendi agli azionisti e si sforzano invece di sostenere il prezzo delle azioni e il valore delle stock option redditizie per i capi.
Infatti le indagini sull’impatto del riacquisto di azioni proprie mostrano che spesso esso non fanno nulla o molto poco per aumentare il guadagno per gli azionisti nel lungo periodo.
Ma i capi tolgono soldi alla ricerca e allo sviluppo.
E i prezzi al consumo di rado, se non mai, cadono a causa del riacquisto di azioni proprie.

Il recente iPhone della Apple è prodotto da 300.000 lavoratori cinesi a basso reddito utilizzati dal Foxconn Technology Group.
Sono fortunati se sono pagati $ 2 l’ora per le loro lunghe settimane di lavoro.
Ci vorrebbero 5,2 miliardi di dollari l’anno per pagare questi lavoratori cinesi se riscuotessero sui $ 10 l’ora.


Se i $ 130 miliardi dal programma della Apple fossero stati messi in una fondazione, essa potrebbe pagare, ad un tasso di interesse del 4%, 5,2 miliardi dollari, anno dopo anno.
Confronta i 130 miliardi dollari di “denaro morto”con il miliardo di dollari di “denaro vivo” che Tesla Motors ha speso in ricerca e sviluppo per produrre le sue rivoluzionarie auto elettriche.

Dimenticate la concorrenza di mercato per quanto riguarda l’abuso del monopolio del sistema dei brevetti per i farmaci, immerso nella ricerca di base finanziata dai contribuenti e nelle sue motivazioni obsolete per incoraggiare l’innovazione.
Un benvenuta alla pillola da 1.000 dollari - sì il prezzo dell’ultimo farmaco di Gilead Sciences, Sovaldi che viene utilizzato per trattare l’epatite C, un virus che distrugge il fegato.
Si dice che abbia un minor numero di effetti collaterali e un tasso di guarigione superiore rispetto ai suoi omologhi.
Preso ogni giorno ad un costo di 1.000 dollari a pillola, il trattamento di 12 settimane che è quello consigliato per la maggior parte dei pazienti costa 84 mila dollari e quello di 24 settimane di trattamento per i casi difficili da trattare costa $ 168.000.

L’utilizzo di questo farmaco inizia a sbilanciare i bilanci dei contribuenti delle compagnie di assicurazioni.
I rappresentanti di Medici Senza Frontiere hanno detto che un trattamento di 12 settimane non dovrebbe costare più di $ 500.
Gilead non ha faticato per fare la ricerca e lo sviluppo di questo farmaco.
Gilead ha semplicemente comprato Pharmasset - la società con il brevetto su questo farmaco.
Non sorprende che l’azione Gilead sia salita verso l’alto, ignorando l’impennata di critiche pubbliche.

Alcuni paesi d’oltremare non sono così sottomessi all’editto del “paga o muori” aziendale.
Il gruppo no - profit I-MAK (Iniziativa per l’accesso ai farmaci e alla conoscenza) ha presentato una sfida per il brevetto, sostenendo che Sovaldi si basa sulla “vecchia scienza” su “un composto noto”, così esso non soddisfa i severi requisiti dell’India per la brevettabilità.
Inoltre, l’economista Jamie Love ha sviluppato un'alternativa al monopolio dei prezzi dei brevetti “paga o muori” mantenendo delle ricompense per le vere innovazioni (http://www.keionline.org/).

Un altro esempio di avidità e degli sprechi multinazionali è la storia incredibile della Casa Bianca che cerca di ottenere la sostituzione della sua flotta dei vecchi elicotteri presidenziali la quale mina ulteriormente il mito che le grandi multinazionali sono più efficienti del governo.
Sotto l’amministrazione di George W. Bush, la Marina fece un ordine per 23 nuovi elicotteri della AgustaWestland, in collaborazione con Bell Helicopter e Lockheed Martin.
Il prezzo nel 2005 era di $ 4,2 miliardi.
Tre anni dopo, il prezzo del contratto salì a 11,2 miliardi dollari o a $ 400 milioni per elicottero (circa il prezzo di un Air Force One 747).
L’Ufficio del Government Accountability del Congresso (GAO) e l’Air Force criticarono le imprese e le loro pratiche di subappalto.
Come al solito, Lockheed rispose che gli aumenti erano dovuti a modifiche del governo.

Nel giugno del 2009, la Marina rescisse il contratto dopo aver speso $ 4,4 miliardi e dopo aver presa in consegna solo 9 di questi elicotteri VH-71).
Nel dicembre 2009, la Casa Bianca e i funzionari del Dipartimento della Difesa si lavarono le mani di questa debacle.
A quel punto, il costo previsto era salito a 13 miliardi di dollari.
In totale, l’impresa pasticciata sprecò 3,2 miliardi di dollari e questo sforzo dell’appalto presidenziale deve ricominciare tutto da capo.

In confronto, 3,2 miliardi di dollari superano i bilanci combinati di Americorps, Public Broadcasting, dell’edilizia residenziale pubblica (Choice Neighborhoods), per le Arti (NEA), gli aiuti umanitari (NEH), le spedizioni di Pace e per i programmi per la sicurezza dei lavoratori inclusi nell’OSHA.
Immaginate se ci fosse un simile sperpero in quei bilanci: ci sarebbe stata l’indignazione diffusa al Congresso!
Quando si tratta dell’industria della difesa no quello è il solito affare, con le strette di mano d’oro con il Pentagono quanto è quasi certo il superamento dei costi.

Le grandi aziende dovrebbe essere sottomesse ai miti della competitività, della produttività, del capitalismo efficiente – senza deroghe.
(Per molti altri esempi vedi il mio libro Getting Steamed to Overcome Corporatism [Common Courage Press, 2011])


Tradotto da F. Allegri il 20 novembre 2014.

 
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