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I rischi bellici legati ad una dinastia Clinton

Post n°851 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da amici.futuroieri
 

SAGGIO BREVE
I rischi bellici legati ad una dinastia Clinton

29 Dicembre 2014
Di F. Allegri

Questo saggio si ispira ad una lettera pubblica di Ralph Nader dello scorso 15 agosto 2014 titolata: “Hillary –  il falco vola di nuovo”.

Quella lettera iniziò con una frase pronunciata da un ex collaboratore di Bill Clinton: “Hillary lavora per Goldman Sachs e le piace la guerra, altrimenti lei mi piacerebbe”.
La signora Clinton ha fatto molti comizi pagati con l’alta finanza di Goldman sachs e Wall street sotto il marchio del partito democratico americano, è vicina a questi poteri forti e lei è stata pure la protagonista di una politica estera americana aggressiva che caratterizzò la continuità tra la presidenza Bush e la prima di Obama.

Ad inizio agosto la signora Clinton fu intervistata dal The Atlantic e lei fece una critica alla politica estera di Obama definendola debole e “non organizzata”. Secondo lei, Obama era un debole anche se aveva fatto molti bombardamenti e molti interventi negli scenari di guerra: lei lo vedeva come “un comandante pacifista” e di sicuro la signora si era dimostrata più belligerante di lui.

Nell'intervista citata, lei rimproverò Obama per lo scarso impegno USA a favore dei ribelli in Siria che si erano divisi in fazioni ed erano privi di leader forti e di combattenti addestrati.
La signora Clinton conosceva i motivi della cautela della Casa Bianca: l’opposizione crescente del congresso all’intervento in Siria e la difficoltà legate alle forniture di armi agli insorti incontrollabili.

Secondo la signora clinton: “Le grandi nazioni hanno bisogno di principi organizzativi, e ‘il non fare cose stupide’ non è un principio organizzativo”.
Il modesto pacifismo di Obama avrebbe meritato un maggiore rispetto, specie se si rispetta lo spirito della costituzione americana che considererebbe incostituzionale l’ennesimo intervento USA fuori dei suoi confini.
Non va dimenticato che la signora votò a favore dell’invasione dell’Iraq che provocò il caos e tante tragedie per il popolo iracheno e per i contribuenti americani.

Il pacifista Nader critica la Clinton anche per come svolse in suo ruolo di Segretario di Stato nei primi 4 anni di presidenza Obama: poca diplomazia, troppa belligeranza.
In quegli anni, lei fu più bellicosa del Segretario alla Difesa Robert Gates e il suo linguaggio era pericoloso anche per i diplomatici americani che andavano in missione.
Sono questi discorsi che hanno originato la metafora del falco che volava e che vorrebbe volare di nuovo.

Durante la prima presidenza di Obama, la belligeranza della Clinton si tradusse nel suo impegno per coinvolgere il Segretario alla difesa e il presidente nel rovesciamento del dittatore libico Gheddafi: i due erano contrari.
Il dittatore libico aveva consegnato le sue armi pericolose e stava ricostruendo le relazioni con i paesi e le compagnie petrolifere occidentali.
La signora Clinton non ebbe “un principio organizzativo” per le conseguenze mortali provocate da milizie bellicose che si sono spartite la Libia e poi si sono riversate in Mali portando la violenza anche in Africa centrale.
L’assalto alla Libia fu una guerra non dichiarata di Hillary Clinton e oggi è un disastro continuo che mostra come l’esperienza di politica estera attribuita alla signora consista solo nel aver fatto delle “cose stupide” dato che lei ignora la pericolosità delle nazioni tribali settarie e dittatoriali.

Dopo aver criticato Obama, la signora Clinton affermò di aver telefonato al presidente per dirgli che lei non aveva intenzione di attaccarlo e per promettergli “un abbraccio” in occasione del Vineyard party a Martha.
Per Nader, un abbraccio opportunistico dopo un attacco non è ammirevole!

Nel proseguo della sua lettera Nader si ricordò che la Clinton da giovane era stata contraria alla guerra in Vietnam e a quel punto lui si chiese come era possibile che lei fosse divenuta un falco da guerra? Questo sviluppo poteva legarsi alle ambizioni politiche arroganti o ad un suo senso di inferiorità femminile verso i militaristi. Dopo la sua celebre elezione come senatore di New York nel 2000, lei ebbe un seggio al Comitato dei Servizi Armati del Senato.
In quella sede, a differenza del suo amico belligerante, il senatore repubblicano John McCain, raramente lei mise in discussione uno spreco dei contratti del Pentagono; non discusse mai gli sprechi, le frodi e gli abusi del settore della difesa; e non vide mai un sistema di armi ridondante o non necessario (spesso criticato dai generali e ammiragli in pensione) che un tempo non le piaceva.
Il presidente Eisenhower aveva ammonito anche lei sui pericoli legati al complesso militare - industriale. Pure lei che non ha mai messo in agenda il fare la pace.
Lei preferiva parlare di potenza e dispiegamento militare in un area geografica dopo l’altra.
Alla US Naval Academy nel 2012, la Generalissima Clinton tenne un discorso sul perno da porre in Asia orientale con una "forza di proiezione" (una delle suoi frasi preferite) costituita da navi USA, truppe e aerei posizionati in paesi vicini alla Cina.
Naturalmente, la risposta della Cina fu quella di aumentare il suo budget militare e quella di proiettare la propria potenza militare.
La super potenza del mondo non deve essere dipendente da continue provocazioni che producono conseguenze indesiderate….

La Clinton rappresenta la parte bellicista del partito democratico USA, ha fatto il giro del paese per promuovere il suo nuovo libro Hard Choises e secondo Nader, lei avrebbe avuto fondi anche dai servizi segreti.
Nader aggiunse che Hillary Clinton (come candidato presidenziale) doveva riflettere su quello che aveva da offrire a un popolo americano stanco della guerra e dominato dalle multinazionali.
La Clinton doveva cambiare idea, come aveva fatto pochi mesi prima in materia di salario minimo per le donne.
In quel caso, lei aveva colmato la distanza tra la sua vita agiata e le esperienze difficili delle masse oppresse.
I democratici cominciano ad opporsi ad una dinastia Clinton? Lo fecero anche ai tempi di Obama

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paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 31/12/14 alle 14:10 via WEB
buon anno nuovo Franco auguri Clicca
(Rispondi)
 
amici.futuroieri
amici.futuroieri il 31/12/14 alle 14:16 via WEB
grazie, se hai letto tra le righe puoi anche vederci un buon 2015 e un buon 2016. Il bellicismo della Clinton può essere dannoso dal 2017 in poi .....
(Rispondi)
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