Creato da ornitorreglia il 01/08/2006

pappagalli

Blog sui pappagalli, ma anche di tutto quello che ci pare!

 

Il Vino parte 2°

Post n°99 pubblicato il 04 Febbraio 2010 da ornitorreglia
 
Tag: vino
Foto di ornitorreglia

Ecco oggi la seconda parte, sulla degustazione del vino.

Se avete qualche domanda o altro non esitate a scrivere.

Ciao

La giusta temperatura
Come per il degustatore, anche il vino deve essere nelle condizioni adatte per essere degustato. Di basilare importanza la temperatura di servizio: un vino servito troppo caldo o troppo freddo non può essere giudicato. Solitamente si usa un termometro da vino che va inserito nel collo della bottiglia stappata. La giusta temperatura risulta quindi essenziale perché le caratteristiche organolettiche siano riconosciute nel loro stadio migliore: è provato come una temperatura più alta aumenti la sensazione dolce, mentre una più bassa esalti le sensazioni di astringenza e il gusto amaro.
Temperature di servizio consigliate
• Vini bianchi secchi leggeri e vini spumanti 8-9°
• Vini bianchi liquorosi 10°
• Vini bianchi secchi maturi 11-13°
• Vini rosati e novelli 12°
• Vini rossi giovani 13-14°
• Vini rossi di corpo e buona struttura 15-16°
• Vini invecchiati 16-18°

Come cambiare la temperatura Dovendo raffreddare un vino troppo caldo, il sistema migliore è quello di inserire una bottiglia in un secchiello contenente del ghiaccio, non direttamente a contatto. Avendo tempo a disposizione, si può mettere la bottiglia in frigorifero dentro una glacette per un ora, mentre è sconsigliabile l'utilizzo del congelatore, che abbatte in maniera troppo rapida la temperatura, rischiando di rovinarne il contenuto. Nel caso di un vino troppo freddo, prima regola è quella di non esporlo a fonti dirette di calore: meglio trasferire il contenuto della bottiglia in una caraffa o, in casi estremi, tentare di riscaldare il tutto con acqua tiepida. In ogni modo l'intervento sulla temperatura del vino deve essere molto progressivo.
L’esame visivo Con l'esame visivo si deve valutare:• La limpidezza: consiste nel valutare la capacità del vino a rifrangere la luce. Un vino non limpido denota errori di lavorazione o una cattiva conservazione della bottiglia.
• Il colore: del colore si giudica la vivacità, l'intensità e la tonalità. La prima riguarda la brillantezza del colore, nel secondo caso si giudica invece profondità del colore, infine, con la tonalità si fornisce il nome delle varie sfaccettature di
colore presenti. I termini utilizzati per descrivere i vini bianchi sono: bianco-carta, verde leggero, giallo paglierino-più o meno carico- dorato, ambrato. I vini rosati si classificano in rosa lieve, chiaretto, cerasuolo.I rossi hanno una scala che inizia con porpora, cerasuolo, rubino per finire poi con il granato e l'to.
• La consistenza: detta anche fluidità, esprime l'anima del vino. Infatti osservando la maniera di scorrere del vino nel bicchiere siamo in grado di stabilire abbastanza precisamente il grado alcolico e il residuo zuccherino presente.Praticamente più il vino risulta denso maggiore sarà la presenza di alcol e di zuccheri.
• L'effervescenza: nell'effervescenza si deve stabilire la qualità del perlage (le bollicine!) presenti. Per farlo, occorre giudicare, la durata del perlage, il numero di bollicine e la loro forma.Praticamente più le bollicine sono piccole e durature migliore risulta la qualità.

 

 
 
 

Cane cerca casa e affetto!!

Post n°98 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da ornitorreglia






DARGO è un incrocio LUPO ROTTWEILER, vivace, affettuoso, esuberante, giocherellone e rompiscatole! Non ama stare da solo, adora il contatto con le persone. In questo momento vive dentro un recinto dietro unazienda di Maniago, perche i proprietari attuali hanno deciso di regalarlo per mancanza di spazio presso la loro abitazione. Dargo e' bello ...anzi bellissimo Per lui cerco unadozione seria e responsabile. Può essere visto di giorno a Maniago(PN),dove io lavoro. Si affida previo controllo e firma modulo affido. per inf. Cristina 3291818321 preferibilmente tra le 13/14 e dopo le 20.00

 
 
 

Il Vino parte 1°

Post n°97 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da ornitorreglia
 
Tag: vino
Foto di ornitorreglia

Oggi volevo parlare un pò di quello che mi occupo cioè di somministrare bevande.

In particolar modo del Vino e delle sue caratteristiche di degustazione e disomministrazione.

Il Vino per me è una delle bevande che mi affascina di più di questo lavoro e infatti volevo rendervi partecipi.
Qquindi se vi interessa leggete questo.
Tratterò questa lettura in più parti quindi al primo post ne troverete solo la prima parte, successivamente pubblicherò anche le altre.

Perché si degusta il vino La degustazione viene effettuata per giudicare la qualità di un vino attraverso un esame organolettico cioè effettuato attraverso i nostri sensi. Quelli più interessati sono: la vista, l'olfatto ed il gusto. Degustare non vuol dire bere: chiarito questo concetto essenziale, diventa allora facile capire come la degustazione non si possa effettuare a tavola mentre si mangia, magari al ristorante con gli amici. Diversi sono i fattori essenziali per effettuare una buona degustazione:
• Il Luogo: Una stanza ben illuminata possibilmente da lampade ad incandescenza o candele, priva di odori riconoscibili, con una temperatura compresa tra 18° e i 20°. Questo permette al degustatore di non soffrire di sensazioni di caldo e di freddo, che possono alterare il giudizio, e inoltre di non essere condizionato da elementi esterni.
• La Situazione del degustatore: essere a stomaco vuoto.Quindi il momento migliore della giornata diventa la tarda mattinata; un moderato senso di fame stimola maggiormente i sensi! Non fumate e non bevete caffé prima della degustazione, per non inficiare il giudizio relativo ai profumi del vino. Non utilizzate profumi e dopobarba. E, dato che per la valutazione completa del vino è necessario deglutirne un poco, degustate pochi vini per volta!

Gli strumenti

Come per qualsiasi mestiere, anche il degustatore ha i suoi attrezzi per lavorare. Non molti, ma tutti indispensabili.
• Il bicchiere: di vetro o di cristallo, l'essenziale è che sia liscio - privo di fregi o sfaccettature - trasparente, leggero e dotato di stelo, per poterlo impugnare con facilità.
• Lo sputavino:il nome non è certo invitante e, per non addetti ai lavori, assume un significato poco gradevole. In pratica, si tratta del contenitore dove espellere il vino degustato che non va bevuto, per non ingerire un quantitativo eccessivo di alcol, che renderebbe ben poco attendibile il giudizio espresso negli assaggi successivi!
• Il pane:mangiate del pane dopo una serie di campioni di vino, per far "riposare" i sensi, dopo averli ampiamente stimolati. Il pane ideale è il tipo toscano, completamente privo di sale. In sostituzione, possono essere impiegati grissini o crackers, anch'essi però non salati,
• Il cavatappi: dotato di una spirale a forma di verme, può avere le forme e le dimensioni più disparate. Oggetto da collezione, è stato anche uno strumento che ha fornito lavoro a designer affermati, che si sono scatenati nel cercare di creare pezzi unici, belli da vedere ma spesso poco funzionali. Il più adatto allo scopo è il modello a leva, leggero ed efficace. Se ne può fare a meno solo quando si effettua la degustazione di vini spumanti, che hanno il tappo facilmente estraibile con le mani o, in casi estremi, con l'apposita pinza.

 
 
 

Trachemys scripta elegans

Post n°96 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da ornitorreglia
 
Foto di ornitorreglia

Oggi voglio parlare della venuta di una nuova specie di animale presente nella mia famiglia.

Si tratta delle Tartarughe d'acqua dolce chiamate più precisamente con il nome di Trachemys scripta elegans, olce queste tartarughe sono veramente molto simpatiche ma con una voracità veramente impressionante!!! hanno sempre fame mangerebbero sempre.... pensate dentro all'acquario avevo inserito anche un pesciolino rosso quelli dal nome pesce pallina noi lo chiamavamo ''pallocchio'' bè una notte è praticamente sparito... povero abbiamo dedotto che sia stato divorato da loro.
Quindi un consiglio non mettetele mai assieme ad pesci perchè potreste trovarvi brutte sorprese!!

-Ora qui sotto inserisco una breve descrizione:

Trachemys scripta elegans è il nome di una delle tartarughe d'acqua dolce più diffuse, Hanno in carapace ovale verde, che si scurisce con l'età. In età adulta le femmine arrivano a misurare fino a 30 cm circa, i maschi di solito sono più piccoli, circa 16 cm.
-cura

Le tartarughe devono essere tenute in una vasca di grandezza adeguata dove possano nuotare, di una zona asciutta di sole e d'ombra. L'alimentazione è costituita da pesci, insetti, verdura e frutta.

Quando fa freddo è necessario un termoregolatore che tenga l'acqua intorno ai    20 °
in libertà vivono 20 anni, in cattività se superano i primi anni vivono fino a 40 anni

La maturità sessuale dovrebbe essere intorno ai 5-7 anni per le femmine e 2-5 anni per i maschi.

Queste tartarughe sono creature timide, infatti al minimo segno di pericolo si immergono in acqua per nascondersi e cercare riparo. Al tempo stesso, però, possono essere molto curiose.

Trascorre la maggior parte della vita in acqua, ma ha bisogno anche di posti asciutti e di molto sole, indispensabile per il carapace, inoltre sono attive ad una temperatura compresa tra 10° e 37°C, sotto i 10°C  vanno in letargo




 

 

 
 
 

Attenzione Leggete!!!

Post n°95 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da ornitorreglia

Ciao Amici,

come potete vedere il blog da oggi è un pò cambiato.

Innanzitutto spero che da oggi in poi possa aggiornarlo più frequentemente.
Secondo il blog sarà un pò diverso, nel senso che tratterà si i pappagalli e tutto quello che riguarda l'allevamento, ma non solo.
Cercherò di parlare anche di altre cose ad esempio; informatica; cinema; libri; notizie. Insomma un Blog che spazi un pò qua e un pò là, in modo da coinvolgere più persone e anche renderlo un pò più piacevole per tutti.

Ringrazio comunque tutti, a chi vorra lasciare un messaggio e dare qualche consiglio.

 

Ciao a tutti

 
 
 

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