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Post n°4042 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da artfactory
Fabrizio de André - LE PASSANTI
ODE AL PRIMO GIORNO DELL'ANNO Lo distinguiamo dagli altri come se fosse un cavallino diverso da tutti i cavalli. Gli adorniamo la fronte con un nastro, gli posiamo sul collo sonagli colorati, e a mezzanotte lo andiamo a ricevere come se fosse un esploratore che scende da una stella. Come il pane assomiglia al pane di ieri, come un anello a tutti gli anelli:i giorni sbattono le palpebre chiari, tintinnanti, fuggiaschi, e si appoggiano nella notte oscura. Vedo l'ultimo giorno di questo anno in una ferrovia, verso le piogge del distante arcipelago violetto, e l'uomo della macchina, complicata come un orologio del cielo, che china gli occhi all'infinito modello delle rotaie, alle brillanti manovelle, ai veloci vincoli del fuoco. Oh conduttore di treni sboccati verso stazioni nere della notte. Questa fine dell'anno senza donna e senza figli, non è uguale a quello di ieri, a quello di domani? Dalle vie e dai sentieri il primo giorno, la prima aurora di un anno che comincia, ha lo stesso ossidato colore di treno di ferro: e salutano gli esseri della strada, le vacche, i villaggi, nel vapore dell'alba, senza sapere che si tratta della porta dell'anno, di un giorno scosso da campane, fiorito con piume e garofani. La terra non lo sa: accoglierà questo giorno dorato, grigio, celeste, lo dispiegherà in colline lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia e poi lo avvolgerà nell’ombra. Eppure piccola porta della speranza, nuovo giorno dell’anno, sebbene tu sia uguale agli altri come i pani a ogni altro pane, ci prepariamo a viverti in altro modo, ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare. Ti metteremo come una torta nella nostra vita, ti infiammeremo come un candelabro, ti berremo come un liquido topazio. Giorno dell'anno nuovo, giorno elettrico, fresco, tutte le foglie escono verdi dal tronco del tuo tempo. Incoronaci con acqua, con gelsomini aperti, con tutti gli aromi spiegati, sì, benché tu sia solo un giorno, un povero giorno umano, la tua aureola palpita su tanti cuori stanchi e sei, oh giorno nuovo, oh nuvola da venire, pane mai visto, torre permanente! Pablo Neruda |
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ho letto molto volentieri questo articolo.Ciao da Artecreo
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 09:02
grazie a questo post mi si sono schiarite le idee. Grazie....
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 09/09/2016 alle 18:02
articolo veramente ben fatto complimenti. Ciao da...
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 09/09/2016 alle 17:59
un sorriso scorre grazie di essere passata un abbraccio
Inviato da: artfactory
il 22/09/2013 alle 20:52
..splendido pensiero luciano .buona serata un abbraccio dal...
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 11/03/2013 alle 21:56
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 09:02
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 09/09/2016 alle 18:02
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 09/09/2016 alle 17:59
Inviato da: artfactory
il 22/09/2013 alle 20:52
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
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