AMORE CARO

Ti scrivo ancora e l'impulso a farlo, oggi,non lo freno ...
come sempre, parole in libertà ...
nascono oggi da un ulteriore approfondimento grazie a quella mia scelta che risale al 1999 ... di cui, un po' ti sentivi orgoglioso, un po' tradito ... quasi tradito per una nuova passione ... e infatti fu solo qualche mese dopo che ti allontanasti da me ...

forse il mio inconscio già sapeva... già sapeva che solo con quella scelta avrei trovato quelle risposte che nel 2000 non avrei saputo darmi ... né tu potevi, tesoro mio adorato...

Oggi, la tua frase che, allora, mi indispettiva e mi restava illogica -sebbene nella pancia ne sentissi la potenza enorme - ... oggi, mi è certamente più chiara ...

<< Ti Odio perché sei l'Unica Donna che sa amarmi come ho sempre desiderato di essere amato ... >> Significava, caro Francesco, << Ti Amo ma Non sono Libero di Amarti ... non perché abbia già creato una Mia Famiglia (come C.G.J. )... ma perché Non riesco a Liberarmi da quella Triade "Proprietà, Famiglia e Stato" ... di cui pur NON vorrei essere schiavo e che pur, oggi, mi perseguita ... Tu, Rosaria, attenti a quella Triade, mi impedisci di seguirla proprio così come io vorrei ... ma non posso invece ... il mio passato, il mio alimento familiare, il mio lavoro attuale, le trame di Vincoli familiari originari, il sociale e la mia immagine in esso, tutto, mi vincolano al cercare di rispettarla … eventualmente con evasioni … ma restandone "schiavo" ... ed oggi ... io devo crearmela quella Famiglia che tu invece ricusi... e dal cui disegno mi allontani... >>

Parole son queste che io ti metto in bocca oggi, Francesco caro, e che, forse, se tu fossi ancora qui, oggi, non ricuseresti ... MA SON PUR SEMPRE, oggi, parole mie ... che danno a me una ragione in più di Amore ... una ragione in più del nostro Amore Passionale che mai si spense ... anche quando nei nostri letti e nei nostri pensieri giacevano altri uomini e donne...
Son Quelle Parole Mai dette a noi stessi e che ci spinsero sempre a ritrovarci fino all'ultimo ... quelle stesse che poi fecero anche in modo che non ci fossi, io, nel tuo saluto estremo ...
perché TALE non avrebbe potuto essere tra noi... perché Karmico credo sia stato il nostro Incontro e pertanto fuori dallo Spazio e dal Tempo ... e tuttora E'! ...

Non potevi accettare di Incontrare la Tua Anima e in ogni nostro amplesso io te la mostravo ... avevi bisogno di una Donna Fattrice di Famiglia ... e di mantenere "in segreto" la Tua Anima ... e così fu, amor mio adorato... e così è ...
Carl Gustav Jung una famiglia ce l'aveva già quando incontrò il suo Amore e la sua Anima nella paziente/alunna Sabina Spielrein e, quindi, ancor più di Te probabilmente dovette sentirsi lacerato nella sua passione fino a RIMUOVERE SABINA ...
… e oggi, pensando al Tuo dolore riesco a capire il suo... e meglio intendere anche sue successive scelte ed elaborazioni in campo psiconalitico...

Aldo Carotenuto nel suo libro "Diario di una segreta simmetria" dice
<< L'amore di Sabina per Jung ha reso conscio qualcosa che prima egli presentiva solo in modo confuso, cioè come potenza che determina il destino dell'inconscio, potenza che nel loro caso, nel riflettersi delle loro anime doveva essere sublimato o avrebbe portato alla concretizzazione dell'inconscio >> (Carotenuto, 141).

Jung analizza il suo desiderio, lo riallinea al suo sntire la famiglia, lo traspone metafisicamente, lo trasla in mille tentativi di depotenziarlo, di salvarsi la pelle.

Jung - come sarà poi per Te, Francesco - si sente esposto ad un magma di inespresso, un fantasmagorico miscuglio d'ombre senza forma, e non sa che fare.
Sabina - come sarà poi per me nei tuoi confronti - alimenta in lui quel suo desiderio rivoluzionario e distruttivo di schemi e all'un tempo potenzialmente pregno di creatività.

Ma confrontarsi con il proprio desiderio significa esserne minacciati: minacciare i disegni precostituiti sebbene non desiderati di famiglia nell'accezone della comune morale, di professione secondo un preciso targhet, la sua stessa immagine di sé.

Così come Te nel 2000, prima di Te, Vacillò, Jung, e odierà Sabina così come tu dicesti di odiare me, con quello stesso preciso identico significato.

La odia perchè il desiderio di lei mina la stabilità di lui.

Maledetta felicità, grida tant'è, in modo quasi disperatamente tenero.

E poi ignora, trasla, frammenta.

Come un neonato ricorre alla madre, ai simboli e agli archetipi. Ricorre all'autoanalisi per conoscere il suo inconscio oppure il suo demone interiore, come lui lo chiama. (... e anche Tu, Francesco!)

E poi fugge, fugge il terrorismo del desiderio e neutralizza Sabina. La uccide interiormente per continuare a vivere.

Tu, nonostante tutto, Francesco, mai mi uccidesti - forse perché io stessa non facessi, tant'è che sono qui a scriverti - ma un po' alla volta, senza quel delitto, avviasti il tuo suicidio ... ampiamente non voluto eppure avvenuto...

Ma in quella cosmica Energia continuiamo a parlare ... e mi fa piacere pensare che sia Tu a volerlo questo nostro parlare ... o forse, queste mie "pure fantasie" !!

Un bacio ... come sempre ... amore caro ... appassionato!
Tua Rosy

... e l'impulso di oggi è giunto dalla semplice lettura di un Articolo/recensione di un Testo ... quello della copertina che compare accanto alla Dedica che mi scrivesti sul tuo libro di Poesie quando me lo regalasti!! ... è SEMPRE con me ... anche lui! ... <3<3<3

... e ti scrivo ancora ...
perché perché sto trattando dell'Amore ...

e se questo è il tema che per "lavoro" devo affrontare ... ebbene non posso far altro che venire qui da Te ... venire qui ... ad attingere al mio Amore ...

Grazie Francesco ... Grazie Franco ... forse non te l'avevo detto e ricordo invece i tuoi Grazie ... Spero che Tu adesso - nonostante questa strana e ingiusta assenza - spero solo che possa sentirli i miei GRAZIE!! ...

Grazie dalla Farfalla mai doma ... dal Sorriso di Fragole e Grano ... dalla Tua Donna come volesti che fossi e che sono!

- 23 marzo 2012 -
A quest'ora di sei anni fa, Francesco, te n'eri già andato ... ma come vedi, ci sei sempre nel mio cuore e nei miei pensieri ... stanotte ti ho sognato... ieir sera, infatti, avevo detto a Lidia che oggi sarebbe stato il sesto anno di Tua assenza ... in verità però non ho sognato te... ho sognato la tua voce ... perfetta... un po' roca e bassa ... mi parlavi al citofono ... dovevamo andare da qualche parte ... e poi mi sono svegliata ... ero contenta di averti sentito ... e poi ti ho abbracciato con un sorriso grande ... e tu se puoi ridi ... ridi perché ti ho parlato dicendoti che sì ti voglio ancora il bene di allora ... ma ... non sono pronta ad incontrarti ... spero che accada un giorno ma io ... almeno io, visto che non hai potuto farlo tu, vorrei invecchiare sì ... avere i capelli bianchi ... ma vivere vivere ancora ... tanto il tempo non ha dimensione ... aspettami ... arriverò anch'io ... ma senza fretta ... con tanto amore ... amore mio adorato ... senza fretta ... molto lentamente ti raggiungerò un dì ... con dolcezza ... e con l'amore di sempre...

Ciao amor mio!