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« ... Profeti atto finale...

 " tifoso col cuore "  idea di differenti modi di vivere la curva

Post n°175 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da batrobe

Alla spettabile redazione de “L’Eco di Bergamo”,
Vorrei fare alcune riflessioni in merito alla squalifica della Curva Nord fino al 31 marzo: giustissima, se fosse successo in qualsiasi altra città d’Italia l’avrei reputata perfino leggera.
Ma veniamo al caso specifico: domenica 11 ottobre ero al Bortolotti, meglio conosciuto con il nome ufficiale di Comunale, per assistere al match di cartello Atalanta-Milan. Come tutte le domeniche da undici anni a questa parte ho preso il mio abbonamento e la mia sciarpa, ho bevuto un bicchiere di vino e sono andato all’Atalanta insieme ai miei due amici, con i quali condivido la caldissima passione per la Dea, giungendo in Viale Giulio Cesare verso le 14:30 circa, decisamente preoccupati per le notizie controverse che ascoltavamo dalle radio nazionali. Lo spettacolo che si presentava nell’antistadio era surreale: un manipolo di “tifosi”, quelli veri, intendiamoci, che non guardano le partite e fanno la cresta sulla vendita di bandierine e altri gadget, intimavano ai presenti di non entrare allo stadio, condendo il tutto con minacce verbali e fisiche. Noncurante di tali prevaricazioni, mi sono diretto come sempre verso la Nord e sono entrato, ascoltando con noncuranza come coloro che si arrogano il diritto di farsi chiamare “Capi Ultrà” eseguivano un metodico lavaggio del cervello ad adolescenti turbolenti e adulti superficiali, convincendoli riguardo alle loro teorie di complotto: i ragazzini si sono bevuti tutto senza porsi delle domande sull’obiettività di tali affermazioni, insomma non hanno capito che l’episodio di Arezzo con il calcio non c’entra un emerito CAZZO. Mentre passavo il mio abbonamento elettronico nel lettore ottico, mi sono accorto che intorno a me le forze dell’ordine se ne andavano, e gli steward aprivano i cancelli lasciando entrare chiunque con qualsiasi oggetto. Ho capito che la partita non si sarebbe giocata: il Questore o chi per lui aveva dato carta bianca ai soliti noti, che con il calcio non c’entrano niente, che liberi di agire e delinquere in sette minuti hanno fatto sospendere la partita. Non mi divulgherò ulteriormente, sappiamo tutti i fatti che hanno portato a tale esito.
La cosa che mi ha ferito intimamente è stata la censura che questo centinaio di sedicenti personaggi hanno imposto ai cinquemila della curva: facendo leva sul loro carisma e sulla loro popolarità, sono riusciti a zittire tutti coloro che cercavano di dissentire: il tifoso della Nord voleva vedere una partita di calcio, non la guerriglia urbana. Ovviamente quando carisma e popolarità non erano sufficienti, una buona dose di intimidazione nel consueto stile venti contro uno zittiva i polemici che proprio non la volevano capire che allo stadio non si va per vedere la partita di calcio: ho sentito frasi del tipo “allora stavi a casa a vederla alla tv: adesso canta quello che ti diciamo noi e non rompere i coglioni". Per la prima volta in vita mia ho compreso il significato di prevaricazione e dittatura, sui libri di scuola non è spiegata così bene… inoltre mi vergogno di dire che ero presente, perché non voglio essere accomunato a certe persone che con l’Atalanta non c’entrano niente, anzi la sfruttano, e fanno di tutto per confondere la parola Ultrà con delinquente.
Veniamo all’epilogo: Ruggeri chiede aiuto alle forze dell’ordine, la squadra subirà contraccolpi (spero VIVAMENTE di sbagliarmi, anche se guarda caso è appena scoppiato il caso Zampagna), la Curva Nord viene chiusa e noi tifosi ci perderemo dieci partite, ovvero oltre la metà del nostro abbonamento. In cambio riceviamo una promessa, che quando torneremo al Bortolotti certi personaggi (con calvizie incipienti, baffi ed occhiali da sole che chiamano le tv spacciandosi per pacieri) saranno spariti dalla Curva Pisani, per sempre. Se queste dieci partite saranno il prezzo da pagare per poter amare l’Atalanta da tifoso, come merita la Dea, senza secondi fini o strumentalizzazioni, ben venga. Ma facciamo attenzione, se scaduta la squalifica nulla sarà cambiato, vorrebbe dire che sono stati puniti gli innocenti: coloro che vanno allo stadio per tifare avrebbero perso, avrebbero vinto i delinquenti. A quel punto chi vuole vedere la partita dovrebbe starsene a casa ed abbonarsi a Sky-fo, i bambini dovranno stare lontani dallo stadio perché è un luogo pericoloso, la Zanichelli dovrebbe aggiornare le voci di “ultrà”, “vandalo” e “delinquente”. Caro Ruggeri, devo ammettere che ho sempre contestato il suo operato sul mercato: da innamorato sognatore vorrei vedere i vari Kakà e Ronaldinho con i nostri fieri colori, se li immagina che tridente con Doni? Tuttavia La stimo come uomo, ho fiducia in Lei e nel suo operato: ho ventisette anni, undici trascorsi in Curva Pisani: voglio continuare ad emozionarmi per la Dea, vedere in Vavassori le mie radici, il genio-sregolatezza di Morfeo, il cuore di capitan Carrera, le sgroppate dei gemelli Zenoni, la sostanza di Donati, la classe cristallina di Montolivo e tutti gli altri campioni che ci hanno deliziato con le loro giocate… non ci voglio rinunciare, e pagherò queste dieci partite con fiducia!
Presidente, ma si ricorda l’autunno del 2000? Pinato; Siviglia, Paganin, Carrera, Zauri; C.Zenoni, D.Zenoni, Donati, Doni; Ventola, Rossini… scendiamo in seimila: Vavassori ci ha portato a San Siro da capolista! Inizia la partita e Pinato si infortuna…entra un ragazzone di due metri di nome Pelizzoli che para tutto…DONI ROSSINI ROSSINI, tre gol stupendi, tutti sotto la nostra curva, a pochi metri da me…fine primo tempo si vince tre a uno…alla fine è tre pari, ma sento ancora il suono sordo della traversa centrata da Pinardi nel finale sotto la curva del Milan…queste sono le cose che si dovrebbero raccontare: non voglio più sentire che la mia Curva, la mia Squadra e la mia Città vengono sputtanate da cento bastardi che guardano solo il loro interesse e ai quali del calcio non frega un cazzo.
Ringrazio per l’attenzione, scusandomi per lo sfogo finale: lo sfogo di un tifoso che segue le regole e che è stufo di vedere le proprie radici infangate per colpa dei “soliti ignoti”: voglio tornare ad essere orgoglioso delle mie passioni.

Skullcrusher1907

 
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