Diario estemporaneo della due giorni del M.E.I. 2006
(in fin dei conti per vivere faccio il giornalista)
Il pio peregrinare per la fiera di Faenza mi ha reso maggiormente edotto: era una presa di contatto con un mondo lasciato da diverso tempo e ritrovato cambiato in alcuni aspetti, immutato in altri. Il MEI stesso, ad esempio, è una “novità” rispetto ai tempi delle mie band, semplicemente non c’era. I ragazzini di oggi poi, suonano, in media, meglio di quelli della mia “generazione”. Ma, devo dire la verità, non mi sento estraneo, né solo (come temevo), né inferiore: ce n’è di gente che è cresciuta con me e, più o meno, come me.
La trafila dei demo non è cambiata di una virgola, le indies sono avvicinabili e molte hanno cataloghi interessanti, freschi. Quelle di un certo “peso” (leggi Sugar e Mescal) e dotate di una propria distribuzione erano però presenti solo con artisti da lancio e dirigenti: niente approdi, nell’oceano degli stand.
Un oceano di sorrisi, idromele romagnolo, cd dati, altrettanti quelli presi in cambio. Una madonna in mimetica. E la sostanza. Due battute con i giornalisti del Mucchio, incontri deus ex machina della produzione, Francesco Baccini, Stefano Senardi e John Vignola che mi recensiscono il demo in diretta. Goldberry pazientissima e dolcissima a fare le file con me e ad aiutarmi nelle p.r. Torno a Milano con un sacco (svuotato dei miei cd), e una sporta (riempita di altri) e sull’A1 ascolto varie cose:
--- I gruppi selezionati dalla radio universitaria di Verona (iniziativa famosa e bellissima, ma forse dovevano livellare il corpo volume di tutte le tracce, troppo differente tra l’una e l’altra)
--- Cinico Disincanto propone Cappello a Cilindro, che rende omaggio a Conte, De Gregori e soffia sul fuoco con il mantice del bandoneon e della fisarmonica, sempre più presente e riscoperta.
--- Fronte del Palco concretizza il progetto di una regione attenta come l’Emilia Romagna e riunisce in un cd davvero bello gli artisti che hanno partecipato a un corso con produttori ed esperti. (“Centro regionale per la promozione e la produzione musicale giovanile”, ma perché solo lì, dannazione? Cos’è: un altro pianeta?)
--- E poi i cd delle persone conosciute in fila al Campus Mei, band autoprodotte, cantautori. Un gruppo di Molfetta, gli Skrapcrrat (scrapcerràt), che presenta un cd confezionato come una pizza d’asporto e vanta la collaborazione di Caparezza.
E poi…il mio primo incontro con un blogger della community, al di fuori del web. Nicola e la rappresentanza della (o dei?) Fonderia Romana, dispensatori di buon vino contro il freddo da coda perpetua. Corda: noi invece non siamo riusciti a scontrarci. Dommage, ma i tempi son quasi maturi.
Condividi e segnala 
