Creato da androyde il 17/12/2004

Androyde

jusqu'ici tout va bien

 

 

Post N° 110

Post n°110 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da androyde
 

Videodiario: "Many Views on Fuji" (sviluppo del tema)
appunti 11 gennaio

 

Seconda puntata dedicata alle molte vedute del monte Fuji, sulle tracce del pittore Hokusai. Azzardo una similitudine: sviluppare un brano è un po' come andare in barca su un fiume, a volte ti lasci trascinare nel senso della corrente, a volte la affronti e remi contro. Ecco, questo primo sviluppo (confrontate con il video del post precedente) è una barca che segue la corrente. Le note hanno chiamato le dita come se ci fossero solchi di sentiero scavati nella tastiera e nel cervello. Non sempre questo è un bene ed è facile che una simile acquiescenza porti a risultati un po' banalotti. Mi sono reso conto, però, che stavolta potevo anche lasciarmi portare: il risultato sembra facile perché i "solchi" sono recenti e il piede, pardon, la mano che li calca è, semplicemente, allenata (anche se qualche sbavatura c'è sempre). Buon segno. Speriamo che la magia duri.

 
 
 

Post N° 109

Post n°109 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da androyde
 

Videodiario: "Many Views on Fuji"
appunti 8 gennaio

 

Io e il mio stupido naso (parte alta del video) vi presentiamo una nuova composizione: si intitola "Many Views on Fuji" e questa è solo l'esposizione del tema. Dopodiché sono a un bivio musicale: modulare o non modulare?

Parlando d'altro...

Volevo rendere omaggio alla mia cara vecchia Gibson. A Natale mi sono separato da lei dopo vent'anni e tre mesi esatti dal nostro primo incontro. Ho preferito farla "rivivere" mettendola nelle mani di mia nipote piuttosto che tenerla chiusa in un armadio, nella vana attesa di essere rimessa a posto una volta per tutte.

Ho amato tutto di quello strumento, i suoi P90 sporchi, il fatto che fosse di terza mano, la tastiera consumata, l'action inesistente e tuttavia perfetta, la paletta smussata per colpa di una tracolla traditrice, addirittura il peso da ernia (non si dice "solid body" così, solo per dire...). Cara Violet, rappresenti talmente tante cose passate che mi viene quasi da piangere, anche se sembro stupido. Tu sei fortunata, tutto sommato, e puoi tornare indietro nel tempo: ancora tra le mani di un quindicenne.


(E se il liutaio che ti rimette a posto corregge l'action lo strozzo con la corda del mi basso...)

 
 
 

Post N° 108

Post n°108 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da androyde

Videodiario: "Snowy Moving"
appunti del 4 e 5 gennaio

Buon anno nuovo a tutti.

Questo è ciò su cui ho lavorato negli ultimi giorni (e su cui continuo tutt'ora a lavorare).

Ha un certo grado di complessità, anche se minore di quanto desiderassi in origine.

Non è propriamente easy listening, cerca di coniugare uno spunto tecnico e una certa vena melodica.

Manca ancora un ponte di modulazione prima della ripresa del tema.

Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate.

Grazie a chi mi ha mandato messaggi di auguri, e mille scuse: io sono uno di quelli che si dimentica le cose.

 
 
 

Post N° 107

Post n°107 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da androyde

Videodiario: "Darwin Strikes Back" (Main Theme)
appunti del 16 dicembre

 

 
 
 

Post N° 106

Post n°106 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da androyde

Videodiario: "Oudopia"
improvvisazione, appunti 13 e 14 dicembre

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Tra ieri sera e oggi ho fatto finta di avere tra le mani uno strumento diverso. "Oud". In arabo significa "legno". Ed è così che chiamano il nonno del Liuto tra il Magreb e il Medio Oriente.  Cinque ordini di corde doppie e un basso singolo, cavigliera piegata all'indietro, tastiera priva di legature. E' leggera e tagliente come un foglio la sua musica, e come un foglio è, alle sue origini, bidimensionale

Appartiene a una tradizione che i suoni li sviluppa in orizzontale, quasi senza profondità armonica, con frasi lineari, a partire da intervalli di un quarto di tono. Ma è pur sempre uno strumento polifonico, l'Oud e, ad aver la pazienza di addomesticarlo, può essere gettato come ponte verso l'Europa delle leggiadre cadenze, dei corali, del contrappunto, del temperamento equabile. Una comunione incruenta, un mondo di concordia, i suoni di una città ideale chiamata Oudopia.

Consigli per l'ascolto: Thimar (ECM, 2000) di Anouar Brahem, Dave Holland, John Surman

 
 
 
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StringTrails
di
Andrea Parisi

36 haiku sonori per 36 diverse vedute

la dimensione dei tempi brevi: appunti, studi, miniature, haiku.
piccoli passi avanti verso la cima del Fuji
migliorando me stesso

 

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