anima fragile

Io non ti lascio sola :)

E a che può servire dirti che sto male? Che mi sento sola?
Anche solo parlarti di questi argomenti mi fa sentire debole, mi fa sentire nel mezzo di un' operazione a cuore aperto.
E tu, che mi hai sparato, non puoi pretendere di poter fare il chirurgo.
A cosa pensi che possa servirmi sapere che tu ci sarai, che non mi lascerai sola, che mi vuoi un bene dell'anima. Ci posso anche credere adesso.
Perchè so tutto quello che fai per proteggermi e per proteggere la nostra amicizia, per evitare le mie lacrime, per evitarmi anche solo il sentire quel nome.
Però non serve.. non serve perchè non so se sia quello di cui ho bisogno, e non lo so perchè non riesco più a capire neanche quello che voglio.
Non voglio te.
Sei l'ultima cosa che vorrei.
Non voglio pensarti, non voglio sognarti, respirarti, non voglio più nulla da te.
Quindi, siccome ti penso, ti sogno e ti respiro, l'unica cosa che so è che sto male e chissà ancora per quanto tempo starò così.
E lo sto dicendo con il viso chinato.. non so più cosa fare, mi sto solo lasciando andare, mi sembra tutto così spento.
Non ho nemmeno più la voglia di pensare alle ragioni per cui mi sento in questo modo, a come ci sia arrivata, a come la ragazza tanto spensierata che viveva con allegria e con la musica tutte le emozioni che poteva, anche e il più delle volte sbagliando, ma che comunque viveva, sia diventata la ragazza con un pacco di Winston in più e 5 kili in meno, quasi sempre a letto, senza più la voglia di sentire le nuove hit di MtV, ma che si è affidata a Baglioni, a Bersani, non a Liga, ma a Vasco.. e alle storie d'amore di un telefilm, pur di vivere qualche tipo di emozione.
Ma soprattutto la ragazza che non ride e non piange mai,
o almeno non lo fa per davvero.
Che si costringe solo e sempre ad andare avanti, a credere che possa essere qualcos'altro che sia forte e trascinante, senza bisogno che ci si accontenti per forza, a credere che giornate e momenti che adesso stanno facendo la ruggine in qualche zona dei polmoni e che a volte mi impediscono di respirare, verranno presto rifiutati, cancellati o che almeno smetteranno di premere in modo così insistente.
E quindi a credere che forse un giorno davvero andrò a Milano.
Che mi sentirò sola e insoddisfatta anche li, ma che riuscirò finalmente a dimenticare tutto questo. E allora forse mi potrai aiutare.

'Il mondo non fa così schifo. Ma tu ancora non lo sai.'
[Grey's]

la vita non è un film

'almeno chiedi scusa del disturbo'

Ed ormai, al punto in cui siamo, al punto in cui SONO, cosa pensi che mi costa dirti..

'mi dispiace, dovevo capirlo che volevi solo stare con lei, avevi ragione'

Tolta l'amarezza delle parole, che dette da me poi suonano anche peggiori, non mi importa più di tanto, perchè so quello che sento, so quello che c'è stato, so qual'è il vero motivo di questo litigio, so di chi è il vero torto.
E so anche che niente per me tornerà com'era, niente dentro di me.
Sei inattaccabile dietro le mura del castello che hai costruito per proteggerti dallo skifo in cui adesso ti ritrovi. Non esiste debolezza animale, esistono scelte.
E anche se nessuno ti ha costretto, tu qualcuna l'hai fatta.
Perchè quello che so è un dato di fatto: stavi con me se lei non c'era, e mi hai abbandonato quando è arrivata.
Quindi ha ragione mia sorella, ci sei quando sei solo, ci sei quando ti servo, ci sei quando hai bisogno, e TU LO SAI.
Che me ne fotte di dirti che hai ragione a urlarmi di avere il cellulare spento, se tanto lo sai il male che mi stai facendo.
Convinci te stesso quanto ti pare che io non provo nulla, che tra noi è tutto un gioco, tanto LO SAI come ti guardo.
Con gli occhi tristi, per ora. Sempre tristi.
E più li guardavi più vedevo come diventavano tristi anche i tuoi.
Puoi mentire a me, ma a te stesso no.
Hai giocato, scavato a fondo e ora la ferita è brutta anche da vedere.
Quindi hai ragione, bravo.
Però nemmeno il prio.. hai ragione.. checcazzo.

'ci graffiamo per non far guarire i segni'

Arrivati al momento che temevo e che tanto desideravo.
Il confronto da cui sono uscite parole vuote.
La tua difesa, solo quella.
E non mi importa quanto può essere valida o no, se posso avere torto o no, se abbiamo un rapporto destinato a morire o no.
Mi hai distrutto.
Hai continuato ad attaccare, difendendola.
Ma certo, sono io che non ti capisco. Sono io l'immatura, sono io che faccio discorsi ridicoli, che 'tali paranoie nemmeno per Irene'.. Irene, altra coltellata, carino a ricordarmela.. carino a ricordarmi di come io fossi così ferita a quei tempi da non riuscire nemmeno a reagire.
Questo rapporto è cresciuto su emozioni che provavo solo io, e davvero è il caso di smetterla.
Ti faccio incazzare? Ma hai una lontana idea di come possa sentirmi io?
Della situazione in cui mi sto ritrovando? Del dolore che sento?

Mi manchi, come faccio a dire di no?
E ti odio, sul serio, ti odio.
Ogni cosa che fai, ogni cosa che ci riguarda, ogni volta che siamo 'noi', in effetti sei tu.
Ci sei sempre solo tu, è tutto fatto per te, e i litigi, i chiarimenti, sono a discapito dei tuoi sensi di colpa, l'amicizia è forte secondo quanto tu ne hai bisogno, le tenerezze e i baci, esistono per soddisfare le tue voglie.
NOn per me. Io non ho spazio.
Di me forse non ti resta nulla in effetti, non sono mai riuscita a darti niente che tu non avessi già deciso di prenderti.
Dio, non ti rendi nemmeno conto di come in parte mi stia inventando questo litigio pur di non sopportare tutta la sofferenza del saperti con lei. Di come io abbia bisogno di starti lontano, anche se ho forse scelto il modo peggiore per farlo.
Spero solo che in Francia, che in questo mese, che nella distanza, io possa ritrovare qualcosa di me.
E tu possa capire che forse esisteva un noi.
NOi nulla, noi della comitiva, noi amici, noi compagni di letto,
noi qualsiasi cazzata eravamo.  



'Ovunque sei, ti mancherà la mia complicità
ovunque sei, qualunque faccia mi somiglierà
ovunque sei, ti impegnerai per non amarmi più
testardo io che quella fede non l'ho persa mai..
accetterò da te qualunque verità..
quello che vuoi, ma questo cuore sanguina, lo sai'
Felice estate.

l'apparenza del grigio

'Portati via'..
come al solito le canzoni a volte sembrano leggerti dentro.
Guardo la pagina bianca di internet in attesa di capire cosa dovrei scrivere, ma non c'è nulla da dire a me stessa che me stessa non sappia già.
A che serve ripetere che sono delusa e amareggiata? Forse nemmeno lo sono.
Sono solo triste.. triste perchè non sta accadendo a me, triste perchè era quello che desideravo, e devo vederlo da lontano, triste perchè non so che fare, non so come comportarmi, come affrontarla e triste perchè non è giusto essere così tristi.
Ma soprattutto non sono sicura di potere andare avanti.. non sono sicura che basterà smettere di pensarci, quando tutto dentro di me sta urlando 'Milano'.
NOn credo nemmeno che fissarsi inutilmente con altre persone sia la cosa giusta, non credo di reggere, non credo di farcela, non credo di poter uscire e sorridervi ancora.
Non penso, non credo, non sono sicura.. non ho più certezza di nulla.
Mi sono vista tolto tutto in un secondo, e da una situazione insostenibile sono passata ad un'altra situazione che oltre a essere insostenibile è anche tragica.
Si può solo tentare il gioco degli attori..
..oppure smettere di vederti 'non si capisce bene per quale ragione'
E rinunciare a tutto.
Mi distruggerò con le mie stesse mani, sia in un modo che nell'altro.
Ma la cosa più brutta è che tutto quello che ho scritto è soltanto la facciata del problema, soltanto l'analisi critica di cosa è accaduto e di come poterlo superare.
Dentro.. dietro, c'è un mondo di pensieri grigi che vorrebbero solo essere lasciati andare tra le lacrime e i nervi, uno dietro l'altro.
Qui non si tratta solo di come uscirsene da questa situazione, e non si tratta nemmeno di rendersi conto che è finita, o di accettare che hai preferito lei.
Quello che io non riesco a fare è chiudere tutte le emozioni che provavo assieme a te, nel passato. Non fanno che tornarmi in mente i momenti in cui ti sentivo mio, le tue espressioni, le tue parole, le nostre giornate, le nostre notti assieme. E odio, mi uccide pensare che, per motivi diversi, in certi momenti, quello che abbiamo immaginato entrambi e desiderato io, adesso tu lo immagini con lei.
Se penso a questo, certe lacrime, le peggiori, salgono involontarie, nonostante tutti i miei sforzi..



Quello che ho dentro è un mondo che nessuno, per quanto mi voglia bene, per quanto pensa di potermi aiutare, nessuno vorrebbe vedere. Non voglio vederlo nemmeno io.
E' che non so quanto riuscirò a tenerli rinchiusi.
Per fortuna, non sono, ma so apparire forte e non mostrare nulla.
E spero che questa sia la mia salvezza e la tua condanna.