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UNA DONNA PERDUTA

chissà dove l'avro' messa.....

Messaggi del 21/10/2014

La teoria delle finestre rotte

Post n°716 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da angeligian

Nel 1969, presso l'Università di Stanford (USA), il professor Philip Zimbardo ha condotto un esperimento di psicologia sociale. Lasciò due auto abbandonate in strada, due automobili identiche, stessa marca, modello e colore. Una la lascio' nel Bronx, quindi una zona povera e conflittuale di New York, l'altra a Palo Alto, una zona ricca e tranquilla della California. Due identiche auto abbandonate, due quartieri con popolazioni molto diverse e un team di specialisti in psicologia sociale a studiare il comportamento delle persone in ciascun sito.

Si è scoperto che l'automobile abbandonata nel Bronx ha cominciato ad essere smantellata in poche ore. Tutti i materiali che potevano essere utilizzati sono stati presi, e quelli non utilizzabili sono stati distrutti. Dall’altra parte, l'automobile abbandonata a Palo Alto, è rimasta intatta. Tuttavia, l'esperimento non finì lì: quando la vettura abbandonata nel Bronx fu demolita e quella a Palo Alto dopo una settimana era ancora illesa, i ricercatori decisero di rompere un vetro della vettura a Palo Alto. Il risultato fu che scoppiò lo stesso processo, come nel Bronx di New York : furto, violenza e vandalismo ridussero il veicolo nello stesso stato come era accaduto nel Bronx.

Perché il vetro rotto in una macchina abbandonata in un quartiere presumibilmente sicuro è in grado di provocare un processo criminale? Non è la povertà, ovviamente, ma qualcosa che ha a che fare con la psicologia, col comportamento umano e con le relazioni sociali.

Un vetro rotto in un'auto abbandonata trasmette un senso di deterioramento, di disinteresse, di noncuranza, sensazioni di rottura dei codici di convivenza, di assenza di norme, di regole, che tutto è inutile. Ogni nuovo attacco subito dall'auto ribadisce e moltiplica quell'idea, fino all'escalation di atti, sempre peggiori, incontrollabili, col risultato finale di una violenza irrazionale.

In esperimenti successivi James Wilson e George Kelling hanno sviluppato la teoria delle finestre rotte, con la stessa conclusione da un punto di vista criminologico, che la criminalità è più alta nelle aree dove l'incuria, la sporcizia, il disordine e l'abuso sono più alti.

Se si rompe un vetro in una finestra di un edificio e non viene riparato, saranno presto rotti tutti gli altri. Se una comunità presenta segni di deterioramento e questo è qualcosa che sembra non interessare nessuno, allora lì si genererà la criminalità. Se sono tollerati piccoli reati come parcheggio in luogo vietato, superamento del limite di velocità o passare col semaforo rosso, se questi piccoli “difetti” o errori non sono puniti, si svilupperanno “difetti maggiori” e poi i crimini più gravi.

Se parchi e altri spazi pubblici sono gradualmente danneggiati e nessuno interviene, questi luoghi saranno abbandonati dalla maggior parte delle persone e questi stessi spazi lasciati dalla comunità, saranno progressivamente occupato dai criminali.

Questa teoria delle finestre rotte può essere un'ipotesi valida a comprendere la degradazione della società e la mancanza di attaccamento ai valori universali, la mancanza di rispetto per l'altro e la corruzione. La mancanza di istruzione e di formazione della cultura sociale, la mancanza di opportunità, generano un paese con finestre rotte, con tante finestre rotte e nessuno sembra disposto a ripararle.

La “teoria delle finestre rotte” è stata applicata per la prima volta alla metà degli anni ottanta nella metropolitana di New York City,che era divenuto il punto più pericoloso della città. Si cominciò combattendo le piccole trasgressioni: graffiti che deterioravano il posto, lo sporco dalle stazioni, ubriachezza tra il pubblico, evasione del pagamento del biglietto,piccoli furti e disturbi. I risultati sono stati evidenti: a partire dalla correzione delle piccole trasgressioni si è riusciti a fare della Metro un luogo sicuro.

Successivamente, nel 1994, Rudolph Giuliani, sindaco di NewYork, basandosi sulla teoria delle finestre rotte e l'esperienza della metropolitana, ha promosso una politica di tolleranza zero. La strategia era quella di creare comunità pulite ed ordinate, non permettendo violazioni alle leggi e agli standard della convivenza sociale e civile. Il risultato pratico è stato un enorme abbattimento di tutti i tassi di criminalità a New York City.


 
 
 

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