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Creato da falcomenblu il 25/08/2013

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paranoia

Post n°38 pubblicato il 18 Ottobre 2013 da falcomenblu

Nel definire il significato del termine paranoia è opportuno innanzitutto distinguerne l'uso che se ne fa quotidianamente dal suo significato nel gergo medico-psichiatrico.
Nel linguaggio quotidiano il termine paranoia è spesso usato per definire condizioni non prettamente patologiche in cui una persona si ritiene vittima di persecuzioni o, ancora, per connotare persone più semplicemente caratterizzate da ansia e apprensione, intendendo quindi "paranoia" come una forma rafforzata di paura o angoscia.
Nel linguaggio psichiatrico il termine paranoia, ormai desueto e sostituito dal concetto di disturbo delirante (nel suo sottotipo persecutorio), può indicare una condizione psicotica in cui la persona elabora in modo lucido e sistematico un sistema di ideazioni e credenze incentrate sulla convinzione patologica di essere perseguitati o essere sottoposti a una minaccia concreta. Tale convinzione si manifesta in particolare con idee quali l'essere spiati, pedinati, essere vittime di complotti, attentati o avvelenamenti.
La condizione di paranoia, quando si presenta nella forma di disturbo delirante propriamente detto, si verifica in assenza di deliri bizzarri (riguarda cioè situazioni che possono effettivamente esistere nella vita reale) e il comportamento della persona non risulta particolarmente bizzarro o stravagante. Il funzionamento, inoltre, a parte per quanto consegue al delirio, non risulta compromesso in modo rilevante.
Una condizione di paranoia può però manifestarsi non solo come sottotipo persecutorio del disturbo delirante, ma anche a seguito di altre condizioni. Tra queste troviamo l'assunzione di sostanze stimolanti quali cocaina e anfetamine; la schizofrenia, che spesso presenta manifestazioni di bizzarria e allucinazioni uditive o visive, viceversa assenti nel disturbo delirante; in concomitanza di disturbi dell'umore (in questo caso con manifestazioni psicotiche); nel disturbo paranoide di personalità, in cui però le ideazioni paranoidi non sono altrettanto nette e persistenti di quelle presenti nella forma propriamente delirante.

 
 
 

l'amore si paragona non a un fiore ma.................

Post n°37 pubblicato il 11 Ottobre 2013 da falcomenblu

l'amore... non lo paragonerei ad un fiore, sia pure bellissimo, perché la bellezza di un fiore è effimera e ben presto sfiorisce e nemmeno ad un ortaggio che per quanto buono e nutriente una volta mangiato non c'è più.
Lo paragonerei invece ad un albero, magari ad una possente quercia, che da riparo e ristoro, così come dovrebbe fare l'amore.

 
 
 

torna a fiorire l'amore

Post n°36 pubblicato il 09 Ottobre 2013 da falcomenblu

come gocce di sereno d'un temporale finito
...or sei tra le mie labbra
e le tue mi fan vivere il piacere di te

Petali di perdono sono nelle carezze delle tue mani
...non aver paura d'amarmi
or che dell'inganno non battono le ali
baciami
sino a dimenticare sotto il sorriso di luna

Sì...ti ho tradita con la mela del serpente
ma sono uscito dal cuore dell'enigma
quel sapor non ho trovato che or mi dona a te
né del tuo respiro il caldo abbraccio

Perdonami...tornando a me come tornano l'onde a riva
chiedimi solamente quanto io t'amo...
non ci sarà giorno senza stringere il tuo corpo

sotto ogni stella la tua pelle col mio alito d'amore
sotto ogni stella la tua presenza e me

 

 
 
 

quando la depressione odia l'amore

Post n°35 pubblicato il 09 Ottobre 2013 da falcomenblu

Oh...

Sì. Sì...

Sì, la Depressione...

La Depressione odia l'amore.

La Depressione ha paura dell'amore.

La Depressione non tollera che tu possa dare tutta la tua attenzione all'amore.

Ecco... per caso, il tuo corpo si innamora. C'è lei. E' lì. Il tuo corpo dice: "Concedimi la sua vicinanza".

Il tuo corpo ti dice: "Ho bisogno del suo calore... vai vicino a lei, non avere paura. Dammi questa primavera".

E la Depressione, questo sentimento che si annida, che si nasconde, nel tuo cuore, si spaventa. E, allora, correndo con il tuo sangue, raggiunge l'anima e ti blocca.

La Depressione ti dice: "No. No. Tu hai paura dell'amore. E' meglio senza... è meglio una vita senza amore". E allora chiudi le finestre, smetti di parlare, scappi. Dici... meglio il Limbo della Depressione...

Il piacere di non fare nulla. Il piacere di stare sul letto... essere lì, un corpo disteso, vuoto, lontano dalla vita. La Depressione è così: è una tossicodipendenza. E' una dimensione fuori dal tempo. Non c'è più una citta oltre la finestra...

Non c'è vita vera. Non c'è un vero contatto con le persone. Non c'è un lavoro. Non ci sono bambini quando torni a casa, non c'è lei che ti guarda con i suoi occhi neri... e ascolti le tue canzoni ma cadi sempre in un pozzo più profondo. E Dio mio... l'amore è lì. Il tuo corpo ti dice: "Voglio l'amore... cazzo, l'amore... concedimi di vivere...". Ma il cuore, il tuo cuore, la tua identità, è legata dalle corde della Depressione.

Ed è come una fatica, come uno spossamento che non si può dire... dici... e ora? Uscire... fare l'amore (se sei depressa non vuoi fare sesso...)... divertirsi. Essere amata. Ecco... essere amati. Perché quando ami, una volta su dieci può accaderti di essere riamata. E allora ti spaventi. Ti spaventi... perché se sei Depressa, fin quando ami, la Malattia gioca in casa: te lo permette. (Traditrice... fottutissima traditrice...). Ecco: ti permette di amare. Ti permette di desiderare la felicità degli altri. Anzi: l'unica felicità ti viene dalla felicità degli altri (perché sei incapace di accettare la felicità per te stessa...).e per chi ti sta vicino e ti corteggia ....io saro sempre qui basta un tuo umile cenno

 

 
 
 

Se potessi con un gesto rendere eterno questo

Post n°34 pubblicato il 08 Ottobre 2013 da falcomenblu

Io lo farei
Ogni giorno lo farei
Sai.... Amore.... Mio
se potessi averti vicino.... con
ogni mio gesto
ogni mia parola
ogni mio sguardo
ogni mio respiro
ogni nostro attimo
Ti direi quanto T'Amo e renderei Eterno questo nostro amore
Amore......

 
 
 
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