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Messaggi di Maggio 2014

Diario di viaggio: Boxing day

Post n°566 pubblicato il 24 Maggio 2014 da angolo.acuto

Il 26 dicembre è il "Boxing day", è il giorno in cui si celebra il ruolo centrale del barbecue (BBQ) nell'australian lifestyle.
Per dire, abbiamo visto un negozio che vendeva solo barbecue di qualsiasi foggia e dimensione, nonchè tutto quanto di correlato potesse occorrere per la liturgia di questa messa laica devotamente imbandita da questi fantastici "aussies". Per le strade di campagna, nei parchi e nelle riserve naturali ci sono ovunque bbq "pubblici", perfino a gas, disponibili in ogni piazzola di sosta e in ogni radura, tutti perfettamente manutenuti e funzionanti, ma soprattutto utilizzati!
Sono stato iniziato al vero, inequivocabile "barbie" da Mr. John, grande maestro della specialità che per l'occasione mi ha investito della carica di "international chef", dotandomi di parannanza, forchettone e di bottiglietta di birra. Insomma, un tripudio di pollo, salsicce, polpette e spiedini, tra fumi e deliziosi profumi, mentre tutti, uomini e donne, ragazzi e nonnetti, bevono birra come fosse acqua minerale, hanno sempre la bottiglia in mano, qualcuno con il portabottiglia (lo "stubbies holder"), John ne ha uno a forma di sacca da golf, sport di cui è grande appassionato. Lo sport è il loro argomento preferito. Ti chiedono sempre quale sport pratichi, devi inventarti sportivo per forza, racconti che vai in bicicletta (anche fosse solo per andare al supermercato), che fai trekking, footing... non esiste che stai seduto sul divano a guardare le partite per dirti sportivo! Gli autraliani sono sempre in movimento, la forma fisica è il loro pallino fisso, non fatevi ingannare dalle stazze che farebbero pensare al contrario...
Mrs. Janet intanto prepara la Pavlova con le fragole, quest'enorme meringona dal contenuto molliccio che deve il suo nome ad una celebre ballerina russa che all'inizio del novecento fece una tourneé in Nuova Zelanda e Australia durante la quale un pasticcere di Wellington creò questo dolce in suo onore.
Nel Boxing day (ovvero "il giorno delle scatole", quelle che devi buttare dei regali di Natale o quelle che ti sei rotto in qualche triste pranzo familiare) c'è la televisione perennemente accesa: guardano tutti il cricket che, a detta di tutti, è lo sport più "boring" (noioso) che ci sia, ma tant'è. Il 26 dicembre c'è sempre la partita Australia vs Inghilterra giocata nell'ambito di un torneo bilaterale che viene chiamato "Ashes" perchè chi vince portava a casa un po' delle ceneri dei tre paletti ("stumps") della porta della prima partita giocata (contenti loro...), ora le ceneri però sono finite e non ho capito bene con cosa sono state sostituite. 
John e Janet hanno un souvenir di Venezia appeso alla parete, risale al loro viaggio di nozze in Europa, mentre facciamo onore alle carni arrostite, i consuoceri ci raccontano del recente viaggio al Lago Trasimeno, del cibo e del vino...
Alla TV intanto scorrono ancora le immagini della partita di cricket... non sappiamo ancora che sarebbe durata 5 (cinque!!) giorni... ma allora è proprio vero, che gran rottura di scatole!
P.S. "Australia won by 8 wickets" ... esticazzi!

 
 
 

Buon sangue non mente

Post n°565 pubblicato il 19 Maggio 2014 da angolo.acuto

Personaggi:

N. è la mia vicina di casa ottantenne (di simpatie comuniste).
S. e M. sono i suoi fratello e sorella.
S.M. è un loro cugino, più volte parlamentare col MSI (su posizioni Rautiane), ora avvocato con studio a Roma, ancora in attività nonostante l'età avanzata.
V. è la nipote di S.M., candidata di Forza Italia.

N. ieri mi ha fatto leggere una lettera ricevuta da suo cugino:

A N., S. e M.

Carissimi,
Vi è nota di certo la candidatura di mia nipote e Vostra parente V. nella lista FORZA ITALIA, per il rinnovo del Consiglio Comunale di X con voto per il prossimo 25 maggio.
In passato credo di aver potuto disporre quanto meno della Vostra solidarietà morale, in forza del legame di sangue che ci unisce, ed è per questa ragione che Vi chiedo il favore di appoggiare questa candidature, tanto più che si tratta di elezioni amministrative.
Voi conoscete bene e sapete che è persona di valore, affettuosa e perbene. Può dare un contributo fattivo a risolvere i problemi della nostra città, così come ha già dimostrato generosamente nel corso degli ultimi cinque anni.
Peraltro, la legge consente di dare un doppio voto di preferenza, uno ad un uomo e uno ad una donna e consente, altresì di votare un candidato sindaco di altra lista ma di dare la preferenza ad un candidato di una lista diversa.
E' una battaglia difficile per V. a fronte di circa 500 candidati e anche un solo voto è essenziale.
Ve lo chiedo con il cuore anche perchè sapete quanto bene Vi voglio. Da sempre!
In ogni caso potete aiutarla sensibilizzando e diffondendone il nome fra coloro che Voi conoscete quali elettori di FORZA ITALIA, utilizzando il materiale che Vi allego.
Grazie, comunque, di cuore per quello che deciderete di fare.
Vi abbraccio.

S.M.

N. è molto oculata nella raccolta differenziata: stamattina era tutto regolarmente nel bidone della carta!

 
 
 

Arash, il nonno e le mandorle

Post n°564 pubblicato il 11 Maggio 2014 da angolo.acuto

Arash fa il ricercatore all'Università di Padova, torna in Iran una volta l'anno e non manca mai di andare a far visita a suo nonno.
Suo nonno abita in un piccolo villaggio a nord di Teheran e per vivere coltiva un fazzoletto di terra dietro casa.
Arash, quando arriva al villaggio del nonno, torna indietro nel tempo, alla sua infanzia, quando passava con i nonni lunghi periodi di vacanza.
Nell'orto del nonno c'è un vecchio mandorlo che allieta la vista con la sua fioritura quando l'inverno sta finendo e sulle montagne intorno c'è ancora qualche traccia dell'ultima neve, e offre poi abbondanti i suoi frutti in autunno.
Lo scorso autunno Arash era da suo nonno. Una mattina gli ha chiesto di aiutarlo a raccogliere le mandorle, da mettere ad asciugare per i dolci invernali.
Arash ha battuto i rami con una lunga pertica, seguendo le istruzioni del vecchio e poi ha raccolto da terra, minuziosamente, ogni mandorla caduta.
Il nonno guardava con quanta cura il nipote eseguiva il lavoro, ma quando Arash gli porta il cesto pieno dei frutti raccolti, lo riprende severamente.
Negli occhi del vecchio si leggeva una grande delusione.
"Perchè nonno non sei contento?" chiede Arash.
Arash aveva raccolto tutte le mandorle, l'albero era spoglio di frutti e per terra non ce n'era nemmeno una.
"Come pretendi che la vita di quest'angolo di mondo possa continuare, se ti appropri di tutti i frutti cresciuti su questo albero. Noi possiamo fare a meno di qualche mandorla, ma gli animali, gli scoiattoli, i piccoli roditori del bosco, di cosa si ciberanno? Andranno a cercare da mangiare altrove e la nostra terra verrà abbandonata, il suo ciclo vitale verrà compromesso per sempre per colpa della nostra ingordigia e della nostra avarizia." spiega il nonno.
Questa è solo una piccola storia che Arash mi ha raccontato, possiamo cambiarci i personaggi, i luoghi, le cose, ma l'atteggiamento umano, di quegli umani cresciuti come noi in questa parte di mondo e in questo tempo, rimane lo stesso e si ripete continuamente ogni giorno, in ogni azione che facciamo.
Il nonno di Arash è l'ultimo testimone di un'umanità che aveva preso in consegna il mondo e voleva consegnarlo intatto, e forse migliore, alle future generazioni.
Arash ha imparato la lezione. E noi?

 
 
 

DIARIO DI VIAGGIO: "Australian food"

Post n°563 pubblicato il 07 Maggio 2014 da angolo.acuto

Non possiamo dire che esista una vera e propria cucina australiana. Questo paese è un crogiolo di razze e culture, ma è evidente che la giovane storia non ha ancora permesso una riuscita mescolanza delle tradizioni culinarie, come per esempio è avvenuto nei secoli nel nostro meridione, creando invece delle mostruosità tipo la pizza all'ananas o la torta Pavlova. 
Melbourne si vanta dell'enorme quantità e dell'eccellente qualità dei suoi ristoranti. Mentre posso confermare la numerosità dei locali dove si mangia, non ho sufficienti elementi per farne una valutazione qualitativa. 
Se escludiamo le grandi catene di fast food, in genere di qualità tra il mediocre e il pessimo, si possono trovare ristoranti di cucina tipica di ogni angolo della terra, così puoi scegliere di mangiare libanese oppure magrebino, puoi spaziare dall'Argentina all'Anatolia, dal Messico all'Indonesia, dal Tibet alla Lituania... di Australia ben poca. Anche se in qualche pub è comunque possibile assaggiare i loro piatti caratteristici; l'eccellenza è rappresentata, non fatevi ingannare dal nome, dal Chicken Parmigiana (confidenzialmente detto "Parma"): una fettina fritta di petto di pollo in pastella, sormontata da una grossa fetta di prosciutto cotto, salsa di pomodoro e una fetta di formaggio fuso (tipo sottiletta, ma molto più spessa)... mmmmmh (provate a digerirlo senza averlo innaffiato con un paio di birrette!). Poi, evviva la fantasia, c'è pur sempre il Fish & Chips! Il nostro primo (ed ultimo) F&C australiano l'abbiamo ordinato, e anche qui non fatevi ingannare dal nome, alla Cooperativa Pescatori di San Remo (!) proprio difronte a Phillip Island, un family pack comprendeva due enormi scartocciate di frittura mista, a lenta digestione, ma veramente buona, con limonata e salse in abbondanza. 
Comunque devo dire che abbiamo spesso mangiato a casa nostra, combinando gli ingredienti locali per arrangiare una cucina il più possibile vicina a quella italiana (non per snobbismo, ma per praticità ed economicità!), oppure siamo stati ospiti di famiglie australiane (grazieaddio di quelle che ancora cucinano!). Uno va lì e si aspetta che mangino bistecche di canguro o spezzatino di opossum e invece mangiano per lo più grigliate di comunissima carne di manzo, di pollo e di agnello e abbondanza di pesce. E offrono un merlot locale buonissimo!
Curiosare tra i banchi del supermercato è pure un interessante passatempo mentre fai la spesa: ecco la Nutella della Ferrero, ma australian made, dentro a barattoli di plastica e con un gusto simile (ma non uguale)... il latte nei fusti della candeggina e i succhi di frutta nei contenitori del detersivo per i piatti... e poi l'esasperato salutismo, gli Omega3 nelle fette da toast, "less fat" e vitamine aggiunte dappertutto, il latte "permeate free", il burro con tracce di burro, il biologico ossessivo ("organic or nothing"), la maionese senza uova, senza olio e il 99% di grassi in meno (forse non è maionese?!)... la San Pellegrino che costa quanto una bottiglia di whisky... e infine il ghiottissimo "VEGEMITE" (un composto di lievito di birra e complesso vitaminico B, da spalmare con il burro sul pane), di orgogliosa produzione australiana, confezionato in ogni taglia, dal tubetto da 80 grammi al secchiello da due chili.
Un giro infine al Victoria Market è una vera esperienza di vita, in questo immenso mercato coperto nel centro della città, in un'inimmaginabile commistione di profumi di essenze, di dolci speziati e odori pungenti, trovi qualunque cosa, dalla burrata pugliese al chili messicano, dal caffè equadoregno al roquefort, dai salumi austriaci agli involtini primavera, montagne di frutta di ogni forma e colore, ciliegie confezionate come gioielli (e anche con lo stesso prezzo!), grossi pesci oceanici, granchi e aragoste, bistecche esposte come foulard di Hermès, lunghe collane di salsicce... persino, pensate un po', carne di canguro!

 
 
 
 
 

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