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Citazioni nei Blog Amici: 163
 

Messaggi di Giugno 2015

Auguriii

Post n°2664 pubblicato il 30 Giugno 2015 da ninograg1

scusa per il ritardo.... spero ti piaccia e ancora tantissimi auguri

 
 
 

Tantissimi Auguri..!!! paperino !!

Post n°2663 pubblicato il 30 Giugno 2015 da romina05

 

 
 
 

buon compleanno da parte di Letizia

Post n°2662 pubblicato il 30 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

auguriauguriprincipesse Disney

 

 

 
 
 

auguri da parte di Sonia

Post n°2661 pubblicato il 30 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

buon compleanno

 
 
 

festa di compleanno

paperino giffesta di compleannopaperino quarantunenneoggi e il mio compleannoincredibile mezza vitagrazie amici cin cin glitteruna fetta di torta gelato glitteri regalini sono graditibuon divertimento

30 06 1974

Paperino


 

 
 
 

conosci la differenza tra un anima e un manga?

Post n°2659 pubblicato il 26 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

scritta manga e anime

Sembra inverosimile per un intenditore ma la maggiorparte della gente non conosce la differenza tra anime e manga.

Il fascino esercitato dalla cultura giapponese spinge ogni anno milioni di europei ad appassionarsi al mondo dei fumetti e i cartoni animati del Sol Levante.

Spesso, pero, non sono chiare alcune differenze tra le varie tipologie di fumetto e le serie animate che i grandi autori giapponesi producono con la loro maestria di disegnatori. Questi artisti sono tutti considerati indistintamente dei fumettisti meravigliosi, ma produttori di che opera in particolare? Che differenza c’è, ad esempio, tra un manga e un anime? E’ giunto il momento di scoprirlo, partendo dall’ A B C!

Il termine manga nasce con l’autore giapponese Rakuten Kitazawa e deriva da due ideogrammi cinesi: man (immagine) e ga (veloce), dunque immagine veloce. Il manga vuole dare l’idea di una sequenza di immagini rapide che, come possiamo renderci conto noi stessi con molta facilità, caratterizza i fumetti cartacei giapponesi.

Anime, significa invece animazione. E’ un termine che venne utilizzato a partire dagli anni ’70 per indicare le serie televisive animate, trasmesse in tv, da cui molto spesso vengono tratti gli stessi fumetti. In questa definizione Oriente e Occidente s’incontrano, la nostra cultura ha infatti recepito interamente con il termine anime questo specifico tipo di produzione giapponese.

Leggere un manga vuol dire invertire il nostro modo di lettura! Il fumetto va letto al contrario, cioè partendo dall’ultima pagina e da destra verso sinistra. Nulla invece cambia con gli anime, cartoni solitamente tratti dal manga stesso.

Nulla esclude, infine, che in riferimento ad una particolare serie prodotta in Giappone, non possa esistere sia una versione manga che una anime.

Chiara la differenza?

Anime è quel che noi definiamo cartoon, mentre manga è semplicemente il nostro affezionato fumetto. moroboshi.eu di Chiara Borzi


 
 
 

ragazze manga a Palermo

Post n°2658 pubblicato il 25 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

manga sexy

ciao a tutti siamo 2 ragazze manga e siamo in Italia x una settimana in questo momento siamo a Palermo vogliamo divertirci qui sopra potete vedere le foto

cerchiamo una barca x visitare tutte le coste Italiane

ovviamente tanti uomini scusa cara anche le donne

aspettiamo tante chiamate se siete belli avete la precedenza

contatti telefono 339.......

che ridere qualcuno ci casca ahahah

 
 
 

Caitlyn Jenner per i diritti dei transgender

Caitlyn Jenner diventa un Simpson per i diritti dei TransgenderCaitlyn Jenner diventa un Simpson per i diritti dei TransgenderCaitlyn Jenner diventa un Simpson per i diritti dei TransgenderCaitlyn Jenner diventa un Simpson per i diritti dei TransgenderCaitlyn Jenner diventa un Simpson per i diritti dei TransgenderCaitlyn Jenner diventa un Simpson per i diritti dei TransgenderCaitlyn Jenner diventa un Simpson per i diritti dei TransgenderCaitlyn Jenner diventa un Simpson per i diritti dei TransgenderCaitlyn Jenner diventa un Simpson per i diritti dei Transgender

L'opera è quella inconfondibile di AleXsandro Palombo, artista contemporaneo e attivista di cui abbiamo già parlato quando ha trasformato Anna Frank in un Simpson e ri-disegnato i personaggi femminili dei cartoni animanti in donne operate di cancro al seno.

L'attenzione di Palombo ora è rivolta ai diritti dei transgender e nella sua nuova opera di sensibilizzazione dal titolo "Call me Wonder Caitlyn" ha utilizzato l'immagine del patrigno di Kim Kardashian "simpsonizzata" partendo proprio dalla celebre copertina di Vanity Fair.
Caitlyn Jenner entra nel mondo dei Simpson e con lei anche Homer e Bart diventano paladini dei diritti civili. Ecco i disegni.

 

"Al giorno d'oggi, i cittadini transessuali sono ancora emarginati e costretti a vivere in una situazione sociale molto difficile. Sono vittime di pregiudizi, discriminazione e in molti casi criminalizzati e vittime di violenza. Nonostante tutto questo, la politica di molti paesi continua ad essere sorda di fronte ai loro diritti. Dobbiamo combattere questo pregiudizio medievale e l'intolleranza, perché tutti meritano di vivere con dignità e condurre una vita che corrisponde alla propria identità sessuale" ha dichiarato AleXsandro Palombo.

41 anni, salentino trapiantato a Milano, Palombo è conosciuto per le sue opere satiriche, riflessive e irriverenti che tendono ad alterare i personaggi più iconici dei cartoni animati per porre l’attenzione sugli aspetti sociali della società, la diversità e i diritti umani. deejay.it di Elena Giubilei

 
 
 

Zombi Baturzo

Post n°2656 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

Zombi Baturzo

Tra le tante stramberie che riguardano Eta Beta e ciò che ruota intorno a lui, un piccolo spazio se l'è ritagliato anche Zombi Baturzo, un "Uranide" dalla forma squadrata, creato da Guido Martina e Luciano Gatto per un ciclo di cinque storie, tutte firmate da Martina. Zombi ha molte similitudini con Eta Beta, infatti ha una dieta atipica... basata sul metallo. Poi ovviamente sa anche rendersi invisibile, emettere raggi infrarossi e rilevare impronte digitali solo mordicchiando un oggetto. Insomma si tratta di un personaggio che porta avanti quell'idea di "alieno" sulla base della quale anche lo stesso uomo del futuro è stato inventato.

Città:

è un “Uranide” che viene dallo spazio.

Prima apparizione nei fumetti:

nella storia Eta Beta e le favolose imprese di Zombi di Guido Martina e Luciano Gatto pubblicata su Topolino 1146 del 13 novembre 1977.

Segni particolari:

bizzarro esemplare alieno di razza baturzo, segue una dieta “ferrea” nel vero senso della parola (mangia solo metallo!). topolino.it

 
 
 

zia Topolinda

Post n°2655 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

zia Topolinda

Non è un mistero per nessuno che nelle due città del Calisota i personaggi siano raggruppati secondo due nuclei di natura diversa: a Paperopoli predomina il modello familiare, mentre a Topolinia il gruppo di amici. E sebbene di parenti per Pippo e Minni nel corso degli anni ne siano stati inventati a iosa, Topolino non aveva mai avuto una famiglia nota... almeno fino a quando Romano Scarpa non decide di creare per lui zia Topolinda, una vivace zia campagnola che esordisce in Topolino e la collana Chirikawa.

Di lei si sa che in passato ha più volte ricevuto in affidamento il piccolo Topolino, ma che una volta, per una sua disattenzione se l'è visto portare via da due giovanissimi malfattori: Gambadilegno e Trudy in versione bambini! Per fortuna tutto finì bene, ma da allora zia Topolinda ha sempre avuto sensi di colpa e un atteggiamento... fin troppo protettivo nei confronti di Topolino. Il personaggio è stato usato poco nel corso degli anni, quasi sempre all'interno di seguiti ideali della mitica avventura scarpiana, ma di recente è stato sdoganato e adesso appare regolarmente nelle storie Disney come personaggio ricorrente. Bruno Sarda le ha persino dato un fratello, lo scanzonato e truffaldino Zio Jeremy!

Città:

vive lontano da Topolinia, ma la visita ogni tanto per andare a trovare Topolino.

Prima apparizione nei fumetti:

nella storia Topolino e la collana Chirikawa di Romano Scarpa pubblicata su Topolino 230 del 10 marzo 1960.

Segni particolari:

allegra e vivace, è fin troppo protettiva nei confronti del nipote Topolino!topolino.it

 
 
 

zia Tessie

Post n°2654 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

zia Tessie

I Pippidi sono tanti, tantissimi. Nel corso degli anni abbiamo visto cortometraggi sportivi in cui intere squadre di Pippidi si affrontavano, abbiamo conosciuto parenti e alter ego di Pippo di ogni tipo, come Indiana Pipps, Sport Goofy, George Geef, Max, Gilberto e tutto l'esercito di bis-bis correlati. Ma nessuno di loro è mai stato travolgente quanto la bislacca zia Tessie che viene affiancata a Pippo in alcune storie estere.

Zia Tessie non è ovviamente la tipica “vecchina” convenzionale, ma è la proiezione nella terza età di tutto ciò che significa essere un pippide: è ottimista, stravagante e imprevedibile al punto che persino suo nipote Pippo la percepisce come stramba e si preoccupa quando la sente arrivare. Il personaggio è stato recentemente utilizzato anche in alcune storie italiane, grazie a Giorgio Salati che l'ha affettuosamente adottata e affiancata nuovamente a Pippo... con sua somma gioia!

Città:

vive lontano da Topolinia, ma ogni tanto fa visita al nipote Pippo.

Prima apparizione nei fumetti:

nella storia Disney Studio Goofy's Great Aunt Tessie (Pippo e la prozia ciclonica) di Ed Nofziger e Owen Fitzgerald pubblicata sull’Almanacco Topolino 240 del dicembre 1976.

Segni particolari:

ottimista e imprevedibile, talvolta gira a bordo di uno scooter.topolino.it

 
 
 

zio Sfrizzo

Post n°2653 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

zio Sfrizzo

È nell'epopea a strisce firmata da Floyd Gottfredson che Topolino ha vissuto le sue avventure più incredibili, ma quando negli anni Quaranta a Floyd viene affiancato il grandissimo e visionario Bill Walsh, il tono della striscia vira sul surreale. Dopo aver inventato un personaggio folle come Eta Beta, il duo di autori introduce Sfrizzo, uno zio di Pippo con il pallino delle invenzioni. Ovviamente il personaggio rispetta in tutto e per tutto la tradizione di famiglia. Dimostra infatti di non avere il pieno controllo di ciò che crea, lanciando Topolino in una strampalata avventura a spasso nel tempo. L'avventura in questione si intitolava La macchina tic-toc di zio Sfrizzo e deve essere rimasta nel cuore di molti, visto che zio Sfrizzo è stato occasionalmente ripreso anche in storie italiane, firmate soprattutto dal filologo Luca Boschi.

Città:

Topolinia

Prima apparizione nei fumetti:

nella striscia di Mickey Mouse Uncle Wombat's Tock Tock Time Machine (La macchina tic-toc di zio Sfrizzo) di Bill Walsh e Floyd Gottfredson pubblicata sui quotidiani statunitensi dal 22 ottobre 1951 al 19 gennaio 1952.

Segni particolari:

appartiene alla famiglia de Pippis. È uno strambo inventore, che però crede di essere un genio assoluto!

topolino.it

 
 
 

Zio Mortimer

Zio Mortimer

Pochi lo sanno, ma anche Minni ha uno zio ricco, del quale figura come futura erede. Si tratta dello zio Mortimer, un ricco proprietario terriero. Il suo ranch ha fatto da setting a molte avventure western di Topolino e soci, appartenenti all'epopea a strisce di Gottfredson. Ma zio Mortimer non è solo un pretesto per cambiare aria. È un personaggio con una sua personalità, come dimostra già al suo esordio, nella seconda storia a fumetti Disney di sempre Topolino nella valle infernale. In quella storia zio Mortimer... arrivava al punto di simulare la propria scomparsa, agendo nell'ombra nei panni del misterioso "The Fox" per far uscire allo scoperto i suoi nemici. E considerando che è grazie a lui che Gambadilegno finì per la prima volta al fresco, insieme al suo “mentore”, l'avvocato Lupo, si può senza dubbio affermare che è uno che sa quello che fa. Col passare degli anni ha messo su un po' di pancia. Infatti nelle storie successive la grafica del personaggio cambia. Stazza considerevole e basette a cespuglio diventano i suoi tratti distintivi.

Città:

vive in un ranch in America.

Prima apparizione nei fumetti:

nelle strisce Mickey Mouse in Death Valley (Topolino nella valle infernale) di Walt Disney, Floyd Gottfredson, Jack King e Win Smith pubblicate sui quotidiani statunitensi dal 1 aprile 1930 al 20 settembre 1930.

Segni particolari:

ricco proprietario terriero, è un tipo tosto che sa il fatto suo!topolino.it

 
 
 

Zio Jeremy

Post n°2651 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

Zio Jeremy

Zio Jeremy è un cialtrone. Bruno Sarda lo inventa nel 2000 e lo utilizza saltuariamente, spesso in coppia con Massimo De Vita, in alcune storie che mettono in luce le differenze di vedute tra il personaggio e suo nipote Topolino. L'onestà e la dirittura morale di Topolino non trovano infatti alcun riscontro nello zio che invece preferisce vivere di espedienti, compiendo azioni al limite del disonesto. Vive in una barca ormeggiata al porto di Topolinia in compagnia del fido pappagallo. Del suo passato si sa poco... e quel poco è fin troppo per Topolino.

Sempre pronto a inseguire tesori e successo facile, Zio Jeremy pare essere fratello di Zia Topolinda ed è una sorta di "pecora grigia" per la famiglia Mouse. Ma anche se gli piace giocare a fare lo scanzonato mercenario, si vede a occhio nudo che è un buon diavolo. Infatti Topolino gli vuole un gran bene ed è disposto a chiudere un occhio sui suoi comportamenti sopra le righe.

Città:

abita in una barca ormeggiata al porto di Topolinia.

Prima apparizione nei fumetti:

nella storia Topolino e il tesoro di Alligator Bay di Bruno Sarda e Massimo De Vita pubblicata su Topolino 2345 del 7 novembre 2000.

Segni particolari:

ha viaggiato a lungo in tutto il mondo, vive di espedienti poco onesti tanto da essere considerato la “pecora grigia” della famiglia dei Topi! topolino.it

 
 
 

Zenobia

Zenobia

Quel rubacuori di Pippo! È curioso che a differenza di Topolino e Paperino allo strampalato Pippo non sia stata data una fidanzata fissa. Eppure, forse proprio per questo, nel corso degli anni Pippo ha acquisito un fascino tutto suo e non sono state poche le donne capaci di cadere ai suoi piedi, tanto che è stato l'unico personaggio disneyano al quale sia mai stata data discendenza diretta, nella persona dell'adolescente Max. Nelle strisce americane di Gottfredson negli anni Cinquanta, Pippo veniva spesso affiancato dalla bionda Glory Bee, desiderosa di coinvolgerlo in un rapporto di coppia convenzionale, i cui tentativi venivano spesso frustrati dalla stravaganza di Pippo. Il personaggio era da tempo sparito dalle scene quando in Italia Romano Scarpa realizza Topolino e la regina d'Africa, nella quale la sovrana di uno staterello africano, Zenobia, lascia il trono per seguire Pippo negli USA. L'intento di Scarpa è quello di creare per Pippo una nuova fidanzata, capace di tirare fuori il meglio di lui. E così avviene anche nelle successive avventure Topolino e le rane saltatrici e Topolino dietro il sipario, nelle quali Zenobia è ormai perfettamente integrata nello scenario topolinese.

Zenobia appare inoltre nel ciclo delle strip-story, quattro lunghe avventure che Scarpa realizza per omaggiare l'epopea di Gottfredson. In queste storie Pippo appare "più posato" e meno incline a seguire Topolino nelle sue avventure. Sarà forse questo il motivo che spingerà Scarpa a far uscire di scena Zenobia: nell'ultima storia del ciclo Ciao Minnotchka, dopo una trasferta francese del gruppetto di amici di Topolino, Zenobia annuncia che rimarrà a Parigi per aiutare l'ex re di Selvanja, Ilja Topòvich, a gestire un albergo. Dato che tra ex regnanti ci si intende... Pippo non può far altro che acconsentire. Ma Zenobia non ha mai dimenticato Pippo. Gira voce che quando possibile lei lo torni a trovare, come dimostra Miseria e nobiltà di Lello Arena, Francesco Artibani e Giorgio Cavazzano: dopo aver recitato sul palcoscenico del teatro Alambrah, Pippo trova nel suo camerino un mazzo di fiori con la dedica: "Sei sempre il migliore. Zenobia".

Città:

vive in Africa, poi si trasferisce a Topolinia.

Prima apparizione nei fumetti:

nella storia Topolino e la regina d’Africa di Romano Scarpa pubblicata su Topolino Più 6 del 1° settembre 1983.

Segni particolari:

è innamorata di Pippo, tanto da lasciare il suo Paese e il suo popolo per seguirlo. topolino.it

 
 
 

Professor Zapotec

Post n°2649 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

Professor Zapotec

In Topolino e l'enigma di Mu, storia scritta e disegnata da Massimo De Vita, Topolino e Pippo fanno la conoscenza del professor Zapotec. Descritto inizialmente come un semplice studioso di archeologia dalla rassicurante barba bianca, il personaggio apparirà molto spesso nelle avventure di Topolino incentrate su antiche civiltà e misteri legati alla storia umana, sia per mano di De Vita sia di altri autori.

Dopo alcune storie dalla sua prima apparizione, Zapotec rivela ai suoi due amici l'esistenza di una Macchina del Tempo, nascosta nei sotterranei del museo di Topolinia, e del suo creatore, il professor Marlin. Da quel momento in poi cambia tutto. Il personaggio sarà quasi esclusivamente utilizzato nell'ambito di questo filone, apparendo sempre in coppia con Marlin, per spedire Topolino e Pippo a indagare su alcuni misteri archeologici... in diretta! Sono queste le pagine più esaltanti della sua carriera, anche perché spesso e volentieri gli autori Disney si divertono a mostrarci la natura litigiosa di Zapotec facendolo azzuffare con l'amico Marlin, sia per questioni futili sia per divergenze d'opinione di carattere scientifico.

Città:

Topolinia

Prima apparizione nei fumetti:

nella storia Topolino e l’enigma di Mu di Massimo De Vita pubblicata su Topolino 1238 del 19 agosto 1979.

Segni particolari:

intelligente, saggio e gentile, ama la musica classica ed è un appassionato studioso di archeologia. topolno.it

 
 
 

Vito Doppioscherzo

Post n°2648 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

Vito Doppioscherzo

Attenzione ai dissapori scolastici, a volte certi malumori che si credono da tempo sopiti esplodono in età adulta, creando situazioni davvero incontrollabili. È il caso del bizzarro criminale Vito Doppioscherzo, creato da Casty e Massimo De Vita in Topolino e il magnifico Doppioscherzo. Questo ex compagno di scuola di Topolino è pronto a tutto pur di vendicarsi di lui, screditandolo e facendolo apparire invidioso. Il personaggio ricorda non poco certi suoi rivali come Mortimer, ma ha anche qualcosa del Joker di Batman come dimostrano i suoi pazzeschi e surreali piani di conquista, messi in atto in Topolino e gli scherzodollari e Topolino e la dilagante scherzelletta.

Vito Doppioscherzo riesce a mettere Topolino in crisi proprio perché ogni sua strategia si basa su presupposti assurdi, impossibili da prevedere con razionalità, infatti in Topolino e le regolissime del Guazzabù riesce a soggiogare l'intera città facendola cadere vittima di un gioco di ruolo capace di distorcere la visione della realtà di chi vi partecipa. Con la sua quinta storia, Topolino e la neve spazzastoria, il personaggio esce di scena: un suo piano per riscrivere a suo vantaggio la memoria storica delle persone, si rivolta infatti contro di lui, procurandogli un’amnesia che lo trasforma in un troglodita. Ma anche se attualmente le sue facoltà mentali sono regredite, l'odio ancestrale che nutre per Topolino non è affatto cessato e potrebbe in futuro permettergli di tornare in scena!

Città:

Topolinia

Prima apparizione nei fumetti:

nella storia Topolino e magnifico Doppioscherzo di Casty e Massimo De Vita pubblicata su Topolino 2535 del 29 giugno 2004.

Segni particolari:

specializzato in truffe & affini, ha manie di grandezza e si diverte a giocare a Guazzabù. topolino.it

 
 
 

Trudy

Post n°2647 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

Trudy

Quando Romano Scarpa la introduce in Topolino e la collana Chirikawa intende regalare finalmente a Pietro una compagna che possa fargli da complice, facendone emergere nel contempo il lato tenero. Pietro inizialmente preferisce avvalersi unicamente dell'aiuto di quella che considera solamente un'amica d'infanzia, liquidando le sue attenzioni come smancerie indesiderate. E infatti, poche storie dopo, non esita a mettere nuovamente gli occhi addosso alla ben più graziosa Minni. Ma Trudy non è d'accordo e successivamente si impone di nuovo come sua dolce metà. Da lì in poi il buon vecchio Gamba è in trappola, senza possibilità di evasione.

Col passare degli anni, però, anche lui ha capito che non c'è nulla da fare: non esiste al mondo nessuna donna più adatta a lui della massiccia gattona, che adesso lui stesso considera affettuosamente "la sua colombella". E Trudy dal canto suo ha smesso di accompagnare il partner nelle sue imprese criminose, preferendo attenderlo a casa per sfamarlo a suon di deliziosi manicaretti. Insomma, il personaggio, anno dopo anno, ha subito un lento processo di positivizzazione e non sono stati rari i casi in cui l'abbiamo vista frequentare Minni, come se si trattasse di una delle sue tante amiche del tè. Certo, dovendo scegliere, lei prenderà sempre le parti dell'amato Gamba, ma dopotutto... al cuor non si comanda!

Città:

Topolinia

Prima apparizione nei fumetti:

nella storia Topolino e la collana Chirikawa di Romano Scarpa pubblicata su Topolino 230 e 231 del 10 e 25 marzo 1960.

Segni particolari:

criminale incallita e fidanzata gelosa, Trudy coniuga le imprese ladresche alla vita casalinga in cui ama coccolare il suo amato Pietruccio… tra una rapina e l’altra!topolino.it

 
 
 

Topesio

Post n°2646 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

Topesio

Nel corso degli anni sono tanti i rivali con i quali Topolino ha dovuto confrontarsi, molto spesso rappresentati come grossi topi dal naso allungato o all'ingiù, simili a sgradevoli ratti. L'illusionista Bubbo Rodinì (Montmorency Rodent) che faceva il cascamorto con Minni è solo un esempio, come anche lo spregevole Felice (Mr. Slicker) che cercò di portarla all'altare ricattando la famiglia. Ma queste figure non vanno assolutamente confuse con quella di Mortimer, in Italia Topesio, che è l'unico di questi rivali a essersi guadagnato lo status di personaggio ricorrente. Nel cortometraggio Mickey's Rival Mortimer piomba a infastidire Topolino durante un picnic con Minni, di cui pare essere un amico d'infanzia. In breve tempo Topolino si accorge che Topesio è una di quelle persone che basano tutto il loro successo sociale sull'umiliazione di una vittima che scelgono come anello debole della compagnia. A farne le spese stavolta è Topolino, ma la situazione si ribalta quando Minni si ritrova inseguita da un toro e Topesio se la dà a gambe, facendole aprire gli occhi sul misero individuo che è.

Topesio sarebbe però tornato a fare il bullo in un ciclo di tavole domenicali e qualche anno dopo anche nei comic book americani, prima di essere messo da parte. La rinascita del personaggio avviene nelle due serie televisive Mickey Mouse Works e House of Mouse, dove è protagonista di alcune spassose vicende e in cui viene dotato di una risata-tormentone, che riecheggia quella del comico anni Trenta Jimmy Durante. Questo revival ha dato nuovamente modo al personaggio di apparire anche sulle pagine del settimanale, nella storia Topolino e l'anatema ridanciano nella quale un Topolino più complessato che mai si ritrova a fare a gara con lui per il titolo di miglior barzellettiere della compagnia!

Prima apparizione sullo schermo: nel cartoon Mickey’s Rival (Il rivale di Topolino) diretto da Wilfred Jackson del 1936.

Città:

Topolinia

Prima apparizione nei fumetti:

nelle tavole domenicali Mickey Mouse Mickey’s Rival (Quel mattacchione di un signor Felice) di Ted Osborne e Floyd Gottfredson pubblicate sui giornali statunitensi dal 5 gennaio 1936 al 26 gennaio 1936.

Segni particolari:

antipatico, prepotente e sotto sotto un po’ fifone, è il “rivale in amore” di Topolino.topolino.it

 
 
 

Tip e Tap

Post n°2645 pubblicato il 23 Giugno 2015 da paperinopa_1974
 

Tip e Tap

Nel 1932 Topolino riceve la visita della signora Fieldmouse che gli affida momentaneamente i suoi due gemellini, causandogli non pochi grattacapi vista l'eccessiva vivacità dei pargoli. Da quel momento in poi i due piccoli inizieranno ad apparire nella tavola domenicale di Mickey Mouse, da sempre adibita alle gag autoconclusive piuttosto che alle storie lunghe, appannaggio delle strisce giornaliere. Non si sa quale legame di parentela possa esserci con la succitata signora, fatto sta che i due terremoti verranno poi considerati a tutti gli effetti i nipotini di Topolino. Inizialmente si pensò di lanciare Tip e Tap anche nell'animazione, ma dopo il corto Mickey's Steam Roller si preferì rimpiazzare il duo con un esercito di pestiferi orfanelli decisi a dare del filo da torcere a Paperino e a Topolino, che ingenuamente cercavano di coinvolgerli organizzando per loro spettacoli e scampagnate di beneficenza.

Dopo qualche anno di permanenza nelle tavole domenicali, Tip e Tap crescono, si danno una calmata e iniziano ad apparire anche nelle strisce. Negli anni Quaranta viene presa la drastica decisione di eliminare Tap, per concentrarsi su un nipotino soltanto. Inizialmente l'idea era quella di differenziarli, spedendo Tap a studiare lontano da casa, per farlo riapparire successivamente in versione più intellettuale così da contrapporsi all'assai più concreto Tip. Ma quell'idea si è poi persa per strada. Nei comic book americani e nei fumetti italiani i due hanno continuato infatti ad apparire in coppia, evolvendosi in parallelo fino a diventare il corrispettivo Disney dei ragazzini di oggi, più studiosi e responsabili di un tempo, ma sempre allegri e vivaci.

Città:

Topolinia

Prima apparizione nei fumetti:

nelle tavole domenicali di Mickey Mouse Mickey’s nephews (I terribili nipotini di Topolino) di Floyd Gottfredson pubblicate sui giornali statunitensi dal 18 settembre 1932 al 6 novembre 1932.

Segni particolari:

allegri e vivaci, sono due nipotini davvero in gamba. Amano la scuola e lo sport e… sono sempre pronti a dare una mano a zio Topolino quando c’è bisogno di loro! topolino.it

 
 
 

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