futuro
possibilmente un futuro bello per le nuove generazioni,una speranza per un mondo pulito,onesto, politicammente senza corruzioni e malaffare
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Post n°1543 pubblicato il 29 Agosto 2016 da annainfuriata
il terremoto è un affarone d'oro per l'industria della pietà,ma poi dove finiscono questi soldi, a chi vanno e come vanno e che percentuali si pigliano quelli che fanno il lavoro di raccolta, nessuno lo sa, invece sappiamo che è una fregatura c'è sempre, sotto riporto un pezzo dell'articolo del :Fatto quotidiano" del | 16 giugno 2012 dove i soldi raccolti dal 2009 al 2012 sono nelle banche,cioè rendono interessi alle banche e non solo,un terremotato che voglia dei soldi in prestito appunto per la sua casa,e attività o altro deve dare garanzie, cioè che cacchio di garanzia deve dare, mica sono soldi di correntisti,di depositi,sono soldi donati e allora? Ci siamo ,nessuno controlla, e c'è compiacenza, direi pure complicità da parte della politica per le truffe col marchio della pietà, io quest'anno non do nulla, forse ,magari tramite il m5s, ma mi chiedo è catastrofe naturale e i soldi li deve trovare lo stato, senza tutto questo schifo, si gioca sulla pelle della gente e su raccolte truffa, insomma si arricchiscono i soliti criminali, le etichette sono tantissime, insomma i 2 euro per il piatto alla amatriciana,ma chi controlla che vanno ai terremotati,magari fa bene al ristoratore, la verità è che la pietà è un business , tutti quelli che come me danno quel poco di soldi per pietà lo devono sapere che poi vanno in tasche che sono solo di criminali,L'unica è mettere controlli,ma poi se i controllati sono i controllori come accade in Italia va da se che l'affare carità e pietà rende a chi non ha pietà per nessuno
Economia
Dalla Croce Rossa alle banche, dall'associazione dei dentisti agli armatori: la macchina della solidarietà va a pieno ritmo. "Ma in Italia non esiste l'accountability, cioè l'abitudine di dar conto dei risultati che si ottengono con i soldi spesi", dice l'economista Stefano Zamagni, presidente della Fondazione italiana per il dono. "Serve una supervisione. Peccato che l'agenzia che poteva occuparsene sia stata abolita". La Protezione civile raccoglie 10 milioni con il 45500. Ma sul sito non specifica che non serviranno per ricostruire case e aziende
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