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Messaggi del 13/04/2017

 

Gli Sciti -Un popolo guerriero

Post n°401 pubblicato il 13 Aprile 2017 da cielostellepianeti

Solitamente viene dato poco spazio nei libri di storia a questo popolo originario della Russia meridionale, nonostante sia il progenitore delle etnie che attualmente vivono in molte regioni dell'Europa orientale e della stessa Germania.
Sulla sua storia e conquiste oggi possediamo una conoscenza abbastanza approfondita grazie alle ampie trattazioni di Ippocrate e soprattutto di Erodoto, il quale parlò nei suoi scritti in modo approfondito sulla cultura di questo popolo, non solo guerriero ma anche artefice di una cultura di un certo livello.
Altre chiarificazioni nel corso del XIX secolo, sono state rese possibili dai ritrovamenti avvenuti specialmente per quel che concerne i ritrovamenti tombali, relativi alla cultura funeraria di quei popoli, il cui studio ha analizzato in modo eccezionale la conoscenza di un'intera civiltà. Tali scoperte sono state fatte soprattutto nella Russia ma anche in Bulgaria, Romania, Ungheria, Polonia, Germania, per estendersi pure in territori dalla Siberia alla Cina. Qualsiasi considerazione sugli sciti, deve comunque partire dalle argomentazioni di Erodoto, per il quale la regione da cui essi si dipartirono fu la Scizia, regione inclusa fra il Danubio e il Don. In seguito, dagli storici europei fu identificata con la Dobrugia, il territorio cioè destinato a diventare provincia romana sotto il governo di Diocleziano.
Gli sciti iniziarono l'opera di conquista cacciando i cimmeri, un altro popolo nomade, dal territorio che poi avrebbero occupato, costruendo alleanze con gli assiri creando a una grande potenza intorno alle coste del Mar Nero, senza smettere scorribande e incursioni fino all'Egitto. Da veri maestri della guerra, riuscirono a infiltrarsi in Siria e in Palestina, imprese accennate anche dai profeti ebrei Geremia e Sofonia.
L'opera di conquista degli sciti ebbe fine nel secolo II a.C., quando questo popolo fu cacciato anche dalle terre tra il Don e il Dnepr, non rimando altro che ritirarsi in Crimea, dove, con il re Sciluro, avrebbero conosciuto gli ultimi anni di potere e prosperità. Alla morte del monarca, il figlio Palaco, non fu in grado di respingere l'attacco di MitridateVI Eupatore, il quale distrusse quest'ultimo Stato sciitico, riducendolo a gruppi etnici isolati.
Del loro antico predominio nelle terre della Russia e dell'Asia minore rimase solo un ricordo..

                          

 
 
 
 
 

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