Creato da annaxxxxx il 03/03/2009

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Sono al mondo per esistere. Finora ho solo vissuto, non mi sembra poco...

 

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Come il Granoturco

Post n°74 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da annaxxxxx

“Eppure il granoturco, che ha scelto di essere giallo, non si domanda niente, non ricorda...” 

Essere se stessi. In teoria niente di più facile, no ? Certo chi ti vede da fuori non si fa dubbi sul fatto che tu possa essere altro da ciò che si trova davanti, sei l’oggetto della sua esperienza. Ma spesso, nel segreto della notte e della solitudine, a molti, forse a tutti, viene il sospetto e si agita il tormento dell’essere diversi da se', dell’essere altro, del non essere se stessi. Eppure ciascuno è identificato inevitabilmente da un mucchio di ossa, carne, cartilagini, liquami ed escrementi, il tutto unito da una coscienza di se', da una sensazione che si chiama essere ciò che sei, di venire da qualcosa, da qualcuno e pure di andare addirittura da qualche altra parte. Però l'affanno e il desiderio, a volte inspiegabili, s’insinuano nelle nostre giornate scombinando le carte, pretendendo altro, reclamando soddisfazione, esigendo la realizzazione. Qualcosa chiede che finiscano i tanti problemi, le difficoltà di relazione ed azione si estinguano e la vita diventi il fiore profumato che tutti possano ammirare e NOI finalmente attuare con infinito compiacimento. E’ l’esperienza di tutti, forse è l’esperienza dell’essere vivi.

Ci formiamo negli anni, una serie di agenzie dopo la famiglia si incarica d'insegnarci chi siamo e come dobbiamo esserlo. La nostra casa si alza assorbendo i colpi di chi ha il compito di dettarne dimensioni e forme. Ci ritroviamo adulti alla ricerca della nostra libertà e realizzazione, non avendo potuto scegliere se evitare insegnamenti o indirizzi che forse hanno manipolato la nostra faccia facendola diventare quella che portiamo in giro. Il tormento lavora anche a nostra insaputa e ormai puoi agire solo negativamente o per farlo terminare.

Ed ecco che un giorno strano, ha appena finito di piovere e non fai caso a ciò che pensi, all’improvviso viene da chissà dove l’idea pazza che la fatica della libertà che ti fa tanto penare, la domanda interiore non richiesta che spinge a tante azioni e a più indesiderate conseguenze, tutto ciò che ti muove come una corrente interna alle tue stesse ossa, forse non appartiene alla sfera della tua propria realizzazione, magari è solo un conflitto indotto ed esterno alla sostanza della tua vera LIBERTA'. Si affaccia alla mente che la libertà di essere se stessi non sia una guerra per sconfiggere difficoltà esterne, ma solo la costruzione di una pace che significa cessazione di tutte le azioni e reazioni interne indesiderate, di lontana e sospetta provenienza.  Il dubbio lasciato sedimentare riesce a trasformarsi in una bellissima farfalla e dice ad alta voce il motto di Nietzsche: “Werde der du bist” – “Divieni ciò che sei”. Tutto si completa in una sensazione e diventa via via certezza. Diventare ciò che si è, un’azione che non vuole sforzo ma chiede piuttosto la nostra resa totale, la “rassegnazione infinita”. In questo modo e comprendendo che non abbiamo altra scelta, qualunque cosa ciò significhi e qualunque ne sia il prezzo, in quest’unico modo vivere (FORSE!) diventa facile e morire un salto sull’altra sponda del torrente, spensierato.  OOOOOppppp – la' !

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Commenti al Post:
fetus1971
fetus1971 il 28/10/09 alle 20:14 via WEB
Ecco la degna conclusione che mancava al libro che ho finito oggi (i commenti di Osho ai sutra yoga di Patanjali o qualcosa del genere...). Ciàpa la mano che scivoli !
 
 
annaxxxxx
annaxxxxx il 29/10/09 alle 15:50 via WEB
Mi stupisco che uno come te, sempre morigerato, riesca a dire tre parolacce in una sola frase: Sutra, Osho, Patanjali. Scherzi a parte, non mi piace molto il sincretismo religioso di Raineesh... E allora dove lo mettiamo il più grande avatar dei nostri tempi, Sai Baba ?(avrei un'idea dove metterlo, ma essendo devota alla memoria di B. Craxi, morto innocente in esilio, non lo dico...) Ciapàta in tempo la mano, la tengo stretta stretta. :D
 
   
fetus1971
fetus1971 il 29/10/09 alle 21:35 via WEB
A Sai Baba preferisco Giorgio Ariani... http://www.festivalvillabasilica.it/imgs/premiati%202009/giorgio%20ariani/ariani.jpg
 
     
velodimaia
velodimaia il 01/11/09 alle 15:16 via WEB
p.s. senza aver letto il commento mi è balenato agli occhi subityo l'OSHO nominato da fuset.... fuseeeeeeeeeeeeet da quando lo leggo io tu non fai altro ch3e parlarne, ma lo conoscevi già illo tempore bene?
 
     
velodimaia
velodimaia il 04/11/09 alle 17:46 via WEB
cmq Osho nn e` mica cosi` religioso.... quello che hai scritto tu e` quello che ho letto in un suo libro in pratica....o forse e` cio` che io sento e cerco che mi fa vedere il lato che interessa a me di osho... cmq... nn ho nulla da aggiungere stavolta al tuo post :)! clap clap
 
     
velodimaia
velodimaia il 04/11/09 alle 17:50 via WEB
(p.s. secondo me la liberta` e` la liberta` di essere, ma e` nascosta dietro le sovrastrutture che la storia, la societa`, la famiglia o anche il semplice volerle contrastare per forza, hanno messo a mo` di impalcatura = impalcatura chiamata ragione/razionalita`...x citarlo ancora "bisogna avere un caos dentro di se` per generare una stella danzante", forse basta liberare quel caos dai ns 'dobbiamo essere, dobbiamo fare'per essere finalmente delle stelle! okok adesso dirai : ca**o nn ce l'ha fatta a stare zitta, ma davvero, credo che il tuo post sia perfetto, ma poi i pensieri balenano e li libero.... uff, perdonami...)
 
 
xmolina
xmolina il 29/10/09 alle 19:11 via WEB
è come leggere un trattato enciclopedico sulla pedalata di pantani... Osho per spiegare il silenzio spendeva fiumi di parole ... solo per dar l'opportunità al suo pubblico di non parlare
 
xmolina
xmolina il 28/10/09 alle 21:24 via WEB
è proprio così.... in teoria tutto molto semplice ... un abbandono totale a se stessi senza alcuna resistenza ... così racconta chi ha poi realmente vissuto questa esperienza.... semplice come un batter di ciglia per chi è consapevole di possedere gli occhi
 
 
annaxxxxx
annaxxxxx il 29/10/09 alle 15:54 via WEB
Oppure come il volo di un aliante, senza motore e senza rumore, inquinamenti e consumi, che segue governa e sfrutta le correnti che trova. E' proprio vero che la semplicità è dei grandi e che la lentezza racchiude in sé tutte le velocità. E' proprio vero che spogliarsi e alleggerirsi ti mette in condizione di volare...
 
soltanto_sergio
soltanto_sergio il 29/10/09 alle 16:38 via WEB
..........qualcuno me la spiega per favore??
 
xmolina
xmolina il 29/10/09 alle 19:05 via WEB
a volte coltivo l'attitudine di svuotare le tasche della mente, per darmi l'opportunità di contenere nuove e migliori cose ... magari fugaci magari briciole ... l'importante che rimanga sempre un po di posto per metterci le mani e ritrovare se stessi quanto tutto intorno ti smentisce
 
bisius_87
bisius_87 il 29/10/09 alle 23:26 via WEB
Mi sembra di essere libero quando aspetto che accada qualcosa.
 
non.sono.io
non.sono.io il 30/10/09 alle 11:57 via WEB
Ma tu ci pensi che i cani non hanno questi problemi?
 
 
facim_kesmor
facim_kesmor il 30/10/09 alle 19:50 via WEB
..sicuro?
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 31/10/09 alle 03:12 via WEB
Ma da dove ti è venuto questo meraviglioso pensiero? Addirittura l'ho stampata e ora me lo porto a letto...Ciao Super Anna xxxx
 
velodimaia
velodimaia il 01/11/09 alle 15:15 via WEB
saluto veloce. STOP. ripasserò per leggere. STOP. no tempo ora. STOP. incazzatina e scazzatina pure. STOP. buon domenica :)
 
jackiejacqueline85
jackiejacqueline85 il 01/11/09 alle 21:41 via WEB
Il genio e' colui che assomiglia piu' a se' stesso
 
latynloko
latynloko il 28/06/15 alle 00:00 via WEB
sei uno splendore più unico che raro.. <3 ich liebe dich
 
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