Creato da anpigcollegno il 24/02/2009
Lotta Partigiana e valori fondamentali della Costituzione

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Lettera del Sen. Manzi presidente A.N.P.I. Collegno

Post n°1 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da anpigcollegno
 

A.N.P.I. Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Sezione M.O. “Renzo Cattaneo”

P.zza Cavalieri SS. Annunziata 7

10093 Collegno (Torino)

 

A tutti gli iscritti

della sezione ANPI

di Collegno

 

Cari compagni e care compagne, cari amici,

nel primo numero di Patria di gennaio è pubblicato un resoconto delle decisioni e degli orientamenti assunti dal comitato nazionale dell’ANPI che chiama alla lotta tutti gli antifascisti. Credo sia giusto parlarne anche tra noi.

La gravità del decadimento politico che si sta consumando è innegabile. Anche se non è fascismo nel senso tradizionale del termine, siamo di fronte ad un regime politico che stabilizza le forme del potere e cristallizza i luoghi di produzione del consenso: un’ondata di regime oligarchico con una forte impronta populista. Questo nuovo regime politico, basato su un’illusoria semplificazione dei grandi e complessi problemi che incombono sulla vita del nostro Paese, è tutto estraneo al modello politico di democrazia partecipata voluto dalla Costituzione. Ancora una volta è bene ribadire, come già affermato nel documento approvato dal consiglio nazionale il 4 giugno 2008, che l’ANPI valuterebbe positivamente la trasformazione della destra italiana o di una parte di essa, in una destra democratica che si riconosce nei valori dell’antifascismo sanciti dalla nostra Costituzione. Ciò non toglie, anzi più che mai ribadisce, la necessità di essere intransigenti – in nome del drammatico passato che ha dovuto subire il nostro Paese e l’Europa intera sotto il dominio nazista e fascista – con il revisionismo parafascista che, da tempo è in atto e tende ad alterare e persino a capovolgere la storia della Liberazione dell’Italia dal dominio totalitario. Un revisionismo che troppo spesso si manifesta con l’uso della violenza squadristica, accentuatasi con l’insediamento del nuovo governo di destra.

Siamo in una situazione di crisi della democrazia sulla quale occorre richiamare l’attenzione di tutte le forze più consapevoli del nostro Paese, a cominciare da quelle che hanno lottato per fondare il nostro sistema democratico, affinché, nell’ambito di un nuovo disegno generale di rinnovamento della società e della politica, concretamente operino per garantire all’Italia un reale progresso democratico e sociale.

Risulta sempre più evidente che il governo Berlusconi ricorre troppo spesso a provvedimenti o progetti che possono essere definiti a-costituzionali e in alcuni casi decisamente anticostituzionali; è quindi necessario che confluisca nell’ANPI le energie di tanti giovani e meno giovani che, consci della crisi che l’Italia sta vivendo, sempre più numerosi affluiscono già nelle nostre file, per costruire l’unità di tutte le forze progressiste al fine di operare al rinnovamento della politica e rendere sempre più operanti i principi e i messaggi che provengono dalla Costituzione, bussola del nostro sistema democratico. Anche se la visione di una società futura può essere diversa e non del tutto omogenea fra le forze dello schieramento di centro-sinistra e fra i partiti che le rappresentano, la precondizione necessaria per un confronto democratico costruttivo e lungimirante è quella di salvare il nostro Paese dalla deriva populistica e tendenzialmente autoritaria alla quale sopra mi sono riferito.

Il principale messaggio di cui la nostra Associazione si fa portavoce è di unire tutti gli antifascisti perché così potremo vincere questa destra populista e para fascista ma è anche necessario che l’ANPI, se intende svolgere una effettiva azione di coscienza critica della nostra democrazia, sviluppi tante iniziative, manifestazioni, confronti con tutte le forze democratiche del centro-sinistra e contribuisca ad elaborare e a diffondere, il più ampiamente possibile, la piena consapevolezza della posta in gioco per il futuro della nostra democrazia e, quindi, di quello che sarà il destino della collettività nazionale.

Soprattutto l’ANPI giovani deve mobilitarsi a favore delle iniziative assunte o annunciate dai partiti tra cui quelle che vogliono contrastare e abolire il “lodo Alfano” diretto ad escludere la perseguibilità penale, anche per processi in corso, nei confronti delle quattro alte cariche dello Stato (provvedimento manifestamente volto a tutelare la situazione personale di Silvio Berlusconi) e il referendum popolare di abrogazione degli interventi su scuola e Università, a cui si aggiunge una decisa battaglia contro l’intenzione di riconoscere ai repubblichini della Repubblica di Salò il titolo di difensore della Patria premiandoli con l’Ordine del Tricolore. Se il governo vuole finalmente riconoscere i sacrifici dei combattenti con questa operazione, ben venga l’iniziativa, ma non strumentalizzata per riconoscere ai fascisti il titolo di combattente della Patria.

Infine è necessario consolidare la nostra organizzazione per renderla il più possibile operativa e in particolare incrementare la campagna di adesione all’ANPI in forza delle modifiche statutarie che hanno aperto le porte del nostro sodalizio a tutti coloro che condividono gli ideali della Resistenza, della Costituzione e della nostra politica.

Sperando di essere stato utile per capire la posizione dell’ANPI, vogliate gradire cordiali saluti

 

 

Il Presidente

Sen. Manzi Luciano

 

Collegno   26/ 01 / 2009

 
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