Creato da ironwoman63 il 26/03/2010

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e io pago!!!!

Post n°797 pubblicato il 16 Aprile 2012 da ironwoman63

Pagheremo di più la benzina per finanziare la Chiesa?

Protezione Civile Benzina Mario Monti Accise Chiesa Vaticano Terremoto Ricostruzione L'Aquila Claudio Messora Byoblu Byoblu.com

articolo di Valerio Valentini per Byoblu.com

Insomma, se i conti dello Stato non tornano, ci toccherà foraggiare la Protezione Civile con 5 centesimi di nuove accise sul costo della benzina. Del resto, l'oro verde non costava ancora abbastanza. Di solito però, quando un cittadino finanzia qualcosa, si chiede dove finiscono i soldi e come vengono spesi. E allora siamo andati a spulciare il bilancio della Protezione Civile del 2011.

L’anno scorso, al Dipartimento della Protezione Civile sono state assegnate risorse per un totale di 1.897.972.867 euro. Siccome però la crisi colpisce tutti, il 30 luglio 2011 sono state apportate delle riduzioni di spesa pari a poco più 3 milioni di euro (3.193.527 euro). Su quasi due miliardi, il taglio non è stato certo determinante. Di questa enorme somma, circa il 63% (1.197.593.000 ) è stato assegnato alle varie Regioni per finanziare gli interventi di ricostruzione nelle zone in cui, negli anni passati, si erano verificate calamità naturali, oppure per l’organizzazione dei “Grandi Eventi”. Già questa prima voce del bilancio è poco chiara: perché si mettono sotto un unico capitolo di spesa due tipi di intervento profondamente diversi tra loro? Un conto è finanziare la ricostruzione, un conto è spendere per allestire grandi passerelle scenografiche per le comparsate televisive di autorità della politica, della religione e dello spettacolo.

Non si capisce ad esempio perché, tra quelli che vengono ritenuti Grandi Eventi organizzati tra il 2010 ed il 2015 - e che noi dovremmo contribuire a pagare - ci siano “Il congresso Eucaristico Nazionale” ed il “VII Incontro mondiale delle famiglie”. Senza dimenticare che nel precedente periodo – quello che va dal 2001 al 2009 – i nostri soldi sono stati sperperati per realizzare iniziative di dubbio interesse nazionale: si va dalle visite di Benedetto XVI ad Assisi, Genova, Savona, Brindisi e Santa Maria di Leuca all’Anno Giubilare Paolino, o all’Esposizione di San Pio da Pietrelcina. E poi ancora, sempre a titolo di esempio, c’è l’Incontro tra il Santo Padre e gli aderenti ai movimenti ed alle comunità ecclesiali, l’Agorà dei giovani italiani, la Celebrazione del IV centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino ed il vertice intergovernativo Italo-Russo.

Veniamo adesso al tema della ricostruzione. Oltre alla parte di soldi contenuti in quei 2 miliardi scarsi, a questa voce vanno aggiunti i 350 milioni (il 18% del totale) per gli interventi di ricostruzione in Abruzzo a seguito del terremoto del 6 Aprile 2009. La Protezione Civile, infatti, sempre più si configura come quell’organismo che interviene dopo le tragedie per mettere le toppe e cercare di salvare il salvabile. Tanto che solo il 13% di quei 2 miliardi scarsi è stata spesa, nel 2011, per la prevenzione e la cura del territorio. Infatti poco più di 145 milioni (145.100.000) sono stati destinati al fondo per la prevenzione del rischio sismico e quasi 104 milioni (103.667.840) alle attività istituzionali di prevenzione e previsione delle emergenze. Tuttavia, a quest’ultimo gruzzoletto, va sottratta una parte (che non si sa a quanto ammonti) utilizzata per le spese di funzionamento del Dipartimento della Protezione Civile.

Sarebbe molto più intelligente finanziare in misura sufficiente la messa in sicurezza del territorio italiano, che è quasi interamente soggetto a rischio idrogeologico. Questa logica, oltre a salvare centinaia di vite innocenti (solo le vittime causate da frane e alluvioni, senza contare i terremoti, sono circa 7 al mese) porterebbe anche un bel risparmio nelle casse dello Stato. Ecco cosa emerge da uno studio del 2010 del Ministero dell’Ambiente: "il fabbisogno necessario per la realizzazione degli interventi per la sistemazione complessiva delle situazioni di dissesto su tutto il territorio nazionale è stimato in circa 40 miliardi di euro”. Che non è poco, ma che costerebbe molto meno di quanto costa, in realtà, intervenire ogni volta per riparare i danni. Infatti, lo stesso studio, poco più avanti precisa: “Per ogni milione speso per prevenire, ne abbiamo spesi 10 per riparare i danni della mancata prevenzione”.

Del resto il caso di L’Aquila è emblematico: si dovranno spendere decine di miliardi di euro per ricostruire la città e le frazioni limitrofe, ma non s’è fatto nulla per prevenire il rischio sismico e mettere in sicurezza gli edifici. Anzi, L'Aquila, indicata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ad alta pericolosità sismica, era stata in seguito inspiegabilmente classificata nella “zona due”, cioè di media pericolosità, nella Carta della classificazione sismica. Questo ha permesso di costruire edifici utilizzando tecniche applicate in città nelle quali il terremoto non rappresenta un grave pericolo. Col risultato, infatti, di palazzi sbriciolati come biscotti e 309 morti ammazzati.

Poi c’è un’altra voce nel bilancio 2011 che parla di 30 milioni di euro per il pagamento del canone annuale del termovalorizzatore di Acerra, che oltre ad aver avvelenato l’aria ha funzionato poco e male, con continue interruzioni e guasti imprevisti.

Ma servono davvero nuove tasse, insomma, se prima non si cambiano le regole di base e le strategie direttive? Mettere acqua in un colabrodo, è utile a qualcuno, tranne che ai soliti noti?

Valerio Valentini

fonte blog di byoblu

Commenti al Post:
nonna.fra
nonna.fra il 16/04/12 alle 16:58 via WEB
no..non servono ..vogliono solamente che abbassiamo la cresta..stringi la foto che non si legge tutto..ciao..
 
paperino61to
paperino61to il 16/04/12 alle 17:02 via WEB
titolo appropriato Lulù..ma gisuto così è brutto a dirsi ma dovrebbero fare ancora peggio, tanto siamo italioti no ? parlo della massa generale sia chiaro..purtroppo è quella che conta ..ciaoooo smackkkkk
 
jeromedgl5
jeromedgl5 il 16/04/12 alle 17:10 via WEB
Che la protezione civile, nata per prevenire, ed intervenire in caso di calamità naturali, va bene, ma non capisco, oppure capisco fin troppo bene che è una macchina per dare l'opportunità agli amici degli amici (leggasi casta o cricca)di ingrassare a nostre spese. Ma quello che dà veramente fastidio sono i soldi spesi per manifestazioni inutili come quelli da te citati! Il Vaticano le sue manifestazioni deve pagarsele, oppure chieda i soldi ai suoi fedeli e non allo Stato Italiano!
 
INSURMOUNTABLE
INSURMOUNTABLE il 16/04/12 alle 17:17 via WEB
Concordo con Jerome soprattutto per l'aspetto del vaticano . Inconcepibile ! ogni santo un piatto di minestra in meno a famiglia ! viva san Precario in Pompa Magna .
 
anna1952b
anna1952b il 16/04/12 alle 17:34 via WEB
troppi soldi spesi per cose incompiute....per il vaticano se li tirassero fuori loro i soldi ne hanno tanti visto che opere di bene niente....tanto sempre noi cittadini paghiamo....facciamo pagare alla chiesa le tasse sulle proprietà che ha per giunta ricchissime...e visto che è molto avida non aiuta nessuno.....Anna
 
idro56
idro56 il 16/04/12 alle 18:39 via WEB
Anche se non servono Monti governa solo a suon di tasse... Ciao Lulu buona serata..
 
martinaby
martinaby il 16/04/12 alle 20:23 via WEB
non servono nuove tasse, le tasse NON servono ma il popolo PAGA...sarebbe ora di cambiare ma il potere è come una droga, ricchezza e potere sono sempre andati insieme...purtroppo, vedere la storia dell'uomo...:-(((
 
aesop50
aesop50 il 16/04/12 alle 21:43 via WEB
Ciao Lulù...un proverbio recita: pagare e sorridere...se trovo chi lo disse....una magica serata tutta tua...Albino.
 
nagi51
nagi51 il 16/04/12 alle 23:35 via WEB
Tira che ti tira prima o poi la corda si romperà ...non capisco i grandi eventi del vaticano ?anche loro si approfittano !!...rinunciare ha tutti quei soldi no vero !!!buonanotte ..*_*
 
valerioborghetti
valerioborghetti il 16/04/12 alle 23:49 via WEB
Ciao Lulu, ormai la borsa è vuota e se dovremo pagare ancora per divertire pochi truffatori potremo pensare a qualcosa di diverso, un abbraccio Valerio
 
astrale50
astrale50 il 17/04/12 alle 09:18 via WEB
il vaticano si paga da solo ? visto che è lo stato più ricco del mondo non potrebbe risparmiare sui lussi, viaggi costosi ed orpelli in oro zecchino, stole di ermellini ( povere bestie ) ed aiutare concretamente a dare una mano alla Nazione che non ce la fa più a mangiare e pagare pagare pagare, mah
 
Redendacc
Redendacc il 17/04/12 alle 10:57 via WEB
Che dire? Il problema non è mettere nuove tasse, perchè se la situazione drammatica lo richiede non si può fare altrimenti, il problema è farle pagare a quel 10% di straricchi e a tutti gli evasori, invece dei soliti noti.
 
skipper007
skipper007 il 17/04/12 alle 12:48 via WEB
Che brutta fine fanno i nostri soldi, gli anziani e pensionati se lo tolgono dalla bocca per potere pagare questa voragine senza fine... e quanto costa un termovalorizzatore più del futuro stretto di Messina??? Che magna magna ed io pago!!!
 
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Non lo sai Stanno parlando di una Rivoluzione Sembra un sussurro Non lo sai Stanno parlando di una Rivoluzione Sembra un sussurro Mentre fanno la coda per il sussidio Piangendo alla porta degli eserciti della salvezza Sprecando tempo agli uffici di collocamento Aspettando una promozione La povera gente si ribellerà E si prenderà la sua parte La povera gente si ribellerà E si prenderà ciò che le appartiene Non lo sai faresti meglio a correre, correre, correre Ho detto che dovresti Correre, correre, correre Finalmente la situazione si capovolgerà Parlando di Rivoluzione

 

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