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ANTI INTER

Blog Bianconero contro la 2^squadra di Milano : articoli, considerazioni ed immagini riguardanti la storia calcistica dell'inter : Ridicoli dal 1908

 

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SERIE A TIM 2013/2013 12° GIORNATA DI RITORNO : PRESCRITTI - ATALANTA 3 - 4

Post n°885 pubblicato il 08 Aprile 2013 da blade223

TUTTO COME AI BEI TEMPI : LA PRESCRITTESE PERDE CON I NERAZZURRI BERGAMASCHI ED A FINE PARTITA L'EX SCHELOTTO FESTEGGIA CON UNA MEGA RISSA

L'ALLEGRA FAMIGLIA

denisLa prescrittese si inchina alla tripletta di Denis e ad un’Atalanta che a San Siro compie una clamorosa rimonta dal 3-1 al 4-3, trascinata dal Tanque.Il terzo posto sembra ormai un miraggio per la squadra di Straminkioni, partita folle, mentre l’Atalanta ha praticamente ipotecato la salvezza.Un po’ troppo lenta la prescrittese nell’impostare la manovra, Cassano e Guarin tengono troppo palla facendo il gioco dell’Atalanta. 

Il primo tiro è di Guarin (punizione centrale), poi si fa male anche Cassano (dentro Alvarez) e per l’Inter è emergenza pura. Anziché abbattersi, però, gli uomini di Straminkioni aumentano i colpi: Rocchi pericoloso in due occasioni, poi sul corner di Pereira (43’) l’ex attaccante della Lazio firma il 100^ gol in serie A anticipando Del Grosso sul corner battuto da Pereira. E l’Atalanta? Con Bonaventura a fare raccordo con Denis, l’unica conclusione è firmata Carmona: attento Handanovic. 

In apertura di ripresa la prescrittese sembra partire meglio ma all’11’ l’Atalanta trova il pari: lo realizza Bonaventura, che approfitta di un’amnesia della difesa interista per trasformare nell’1-1 l’assist del neoentrato Livaja. Neanche sessanta secondi dopo Prescritti di nuovo avanti: erroraccio di Canini dopo un contatto Rocchi-Stendardo, bravo Alvarez a crederci e a firmare il 2-1. Guarin ci prova col destro, quindi Alvarez scatenato: al 16’ gran numero dell’argentino, che fa ammattire Stendardo con una serie di finte e col sinistro fredda Polito. È 3-1, ma non è finita, perché Gervasoni concede un rigore a dir poco dubbio all’Atalanta per un presunto contatto tra Ranocchia e Livaja: dal dischetto Denis non sbaglia e riapre i giochi. Al 26’ l’Atalanta completa la rimonta: Denis vince un paio di rimpalli, poi dall’interno dell’area fredda Handanovic, clamoroso 3-3. Ti aspetti la Prescrittese all’arrembaggio, invece arriva addirittura il quarto gol dell’Atalanta: lo firma ancora Denis, approfittando dell’ennesima giocata di Bonaventura. San Siro gelato. Nel finale espulso Raimondi per una manata a Schelotto, ma il risultato non cambia più perché Ranocchia spreca l’impossibile a porta vuota e allora l’Atalanta centra l’impresa.

IO SONO INTERISSA : Sono bastati pochi mesi all'ex atalantino Schelotto per entrare negli schemi " rissosi " della sua nuova squadra. Al termine della partita che ha visto la sua ex Atalanta battere le Prescrittese ha infatti pensato bene di "festeggiare" l'evento redendosi protagonista di una rissa venendo alle mani con il suo ex compagno di squadra Cigarini sono venuti alle mani e scatenando una rissa in mezzo al campo fortunatamente sedata subito con l’intervento, in primis, di Cordoba e Colantuono. I due giocatori se le “erano promesse” anche durante l’incontro, forse per antiche ruggini sfociate poi in un corpo a corpo che non ha avuto conseguenze fisiche per alcuno dei “contendenti”.

schelotto

 

 
 
 

PRESCRITTESE - CAMPIONI D'ITALIA : 1 - 2

Post n°884 pubblicato il 31 Marzo 2013 da blade223

Vendetta Juve, l’Inter crolla a San Siro Quagliarella e Matri stendono i nerazzurri - BUONA PASQUA

INTER - JUVENTUS 1 - 2

Può capitare di andare subito in vantaggio, di farsi recuperare e di perdere la partita. Può capitare una volta, non di più. E la Juve ha già dato. Quindi, chi al gol immediato di Quagliarella ha pensato alla gara di andata e alla rimonta nerazzurra, ha fatto male i suoi conti. E infatti questa volta la Juve tiene il vantaggio e lo ritrova immediatamente dopo il pareggio dell’Inter, tanto che il gol di Palacio sembra più  che altro un incidente di percorso.

Come all’andata la Juve passa subito. Questa volta ci mette un minuto in più, visto che il cronometro segna già 2’30’’ quando Quagliarella riceve al limite e spara il destro nell’angolino alto alla destra di Handanovic, ma già dal fischio d’inizio i bianconeri avevano fatto chiaramente capire

le loro intenzioni, prendendo possesso della metà campo nerazzurra. Il gol costringe l’Inter a cercare qualcosa di più del contropiede e, visti i piedi buoni di cui dispone, le giocate riescono. Cassano al 12’ prova il rasoterra dal limite e trova anche una deviazione, ma Buffon si allunga e mette in angolo. Gigi fa il fenomeno anche un minuto dopo, quando trova il riflesso giusto per respingere sulla linea il colpo di testa di Palacio.

I due spaventi scuotono la squadra di Conte e la gara prende una piega ben definita, con la Juve padrona del campo e l’Inter che torna a giocare di rimessa. Matri arriva per due volte alla conclusione, angolando troppo i tiri e Vidal arriva a tu per tu con Handanovic, ma controlla male e permette il recupero del portiere. Quando l’Inter si porta in avanti, Barzagli e compagni chiudono senza grandi difficoltà. Quando attacca la Juve, Handanovic ha il suo bel da fare e al 40’ deve allungarsi per respingere il destro di Pirlo dal limite e mandare i suoi al riposo sotto solo di un gol.

A inizio ripresa l’Inter però ha un’altra marcia, la Juve inizia a perdere un po’ troppi palloni in fase di impostazione e subisce il pareggio al 9’. Pirlo sbaglia un tocco a metà campo, i nerazzurri ripartono in velocità  e con la coppia Cassano-Palacio arrivano al gol. Il primo serve l’assist, il secondo si inserisce tra Barzagli e Bonucci e batte Buffon.

La Juve non si scompone, anzi, si ricompone e riparte immediatamente a macinare gioco. Padoin impegna Handanovic con un esterno destro improvviso, Matri lo supera subito dopo con un imparabile tocco ravvicinato: Quagliarella scatta in posizione regolare, arriva sul fondo e mette in mezzo un pallone d’oro, sul quale si avventa il compagno di reparto che ristabilisce le distanze.

Non è finita però: le accelerazioni di Kovacic, la fisicità di Guarin, in campo da inizio ripresa, la fantasia di Cassano tengono la difesa bianconera sul chi vive. La Juve arretra e Conte alza il muro, con Peluso e Pogba al posto di Asamoah e Matri.

Quagliarella esce poco dopo, stanchissimo, lasciando spazio a Giovinco, mentre Stramaccioni butta in campo il tridente, con Rocchi al posto di Gargano. E’ una gara tesa, combattuta sino all’ultimo, con l’Inter che ci mette l’anima. La Juve ci mette tattica, tecnica e la maturità della squadra campione d’Italia.  La frustrazione dell’Inter è tutta nell’entrata killer di Cambiasso su Giovinco a gara conclusa. La gioia bianconera è tutta nell’esultanza della squadra che va a festeggiare sotto lo spalti riservati al proprio pubblico. Tutti uniti, mano nella mano in un unico balzo, che inizia a San Siro e si conclude all’Allianz Arena.

INTER-JUVENTUS 1-2

RETI: Quagliarella 3’ pt, Palacio 9’ st, Matri 15’ st

INTER

Handanovic; Ranocchia (21’ st Cambiasso), Samuel, Chivu; Zanetti, Gargano (35’ st Rocchi), Kovacic, Pereira; Alvarez (1’st Guarin); Cassano, Palacio.

A disposizione: Carrizo, Belec, Silvestre, Nagatomo, Kuzmanovic, Jonathan, Schelotto, Pasa, Benassi.
Allenatore: Stramaccioni.

JUVENTUS
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah (19’ st Peluso); Quagliarella (37’ st Giovinco), Matri (29’ st Pogba).

A disposizione: Storari, Rubinho, Marrone, De Ceglie, Lichtsteiner, Giaccherini, Anelka, Giovinco.
Allenatore: Conte.

ARBITRO: Rizzoli

ASSISTENTI: Niccolai, Giordano

QUARTO UFFICIALE: Padovan

ARBITRI D’AREA: Bergonzi, Valeri

AMMONITI: 16’ pt Gargano, 2’ st Pereira, 18’ st Ranocchia, 23’ st Barzagli, 44’ st Chiellini, 45’ st Giovinco

ESPULSI: 49’ st Cambiasso

 
 
 

EUROPA LEAGUE : PRESCRITTESE - TOTTHENAM 4 - 1

Post n°883 pubblicato il 15 Marzo 2013 da blade223

PIU' CHE UNA REMUNTADA UNA REINCULADA : I PRESCRITTI VENGONO ELIMINATI DAL CAMPIONATO EUROPEO DI SERIE B


sfiora l'impresa con il 4-1, ma passa il Tottenham

 
 
 

SERIE A TIM - 9°GIORNATA DI RITORNO : PRESCRITTESE - BOLOGNA 0 - 1

Post n°882 pubblicato il 11 Marzo 2013 da blade223

IL Bologna batte la Prescrittese 1-0 (0-0) nel posticipo della 28/a giornata del campionato di Serie A. Il gol di Gilardino spinge i nerazzurri al centro di una crisi spaventosa. Fischi e contestazioni a San Siro.

GIRLARDINO

Il calcio, come la vita, è fatto di priorità. In casa Inter quella assoluta è la qualificazione in Champions, lo sanno anche i sassi. Il problema per Stramaccioni, dopo la sconfitta per 1-0 col Bologna, è che se l’Inter è questa diventa utopia parlare di qualunque obiettivo. Stanchezza fisica, con la sensazione che gli avversari, si chiamino Gareth Bale o Lazaros Christodoulopoulos, ne abbiano sempre di più. Gioco prevedibile, a una sola velocità. L’Inter, dopo un primo tempo che fa arrabbiare anche la parte più tranquilla dei tifosi, prova a metterci intensità. Ma fa una fatica tremenda a creare occasioni, sia centralmente che dagli esterni.

QUASI A SPECCHIO — Le due squadre sono messe a 4 dietro, due mediani davanti alla difesa, una punta centrale e un trequartista, Guarin e Diamanti, a interpretare il ruolo in maniera diversa. Alino fa cantare la palla con quel sinistro da eletto del calcio, il colombiano vorrebbe prendere e andare in porta coi suoi strappi. La partenza del Bologna sembra quella del Tottenham giovedì scorso. La differenza è che gli emiliani non fanno gol. Carrizo battezza l’esordio nerazzurro con un’uscita a farfalle, non punita da Sorensen di testa. Gabbiadini, ammirevole per come ripiega a sinistra su Zanetti, spreca col destro. E Gilardino, messo in porta da un no look alla Magic Johnson di Diamanti, calcia fuori di poco.

INTER, DOVE SEI? — Dice bene all’Inter, lo 0-0 dell’intervallo. Curci si scalda in un paio di uscite tranquille. Perché la produzione offensiva dell’Inter è pari a quella di cocco in Siberia. Il nulla. Benassi, classe 1994 piazzato a sinistra, non è ancora pronto per questi livelli, Schelotto non ne azzecca una e Palacio non ha una palla giocabile. Gargano serve solo quando devi recuperare palla e Stankovic è al 2% della condizione.

BREVE FIAMMATA — Strama riparte nella ripresa con Cassano per Benassi, mentre Pioli deve cambiare Sorensen, acciaccato, con Naldo. L’Inter sembra metterci più voglia. Conquista un paio di corner, chiude il Bologna in area. Questione solo di minuti però. Diego Perez, migliore in campo, mette sul destro di Gilardino la palla dell’1-0. Il Gila, in posizione dubbia, incrocia col destro e fa 1-0. Pioli si copre subito con Krhin per l’uomo-partita. Taider avanza nella posizione di trequartista, la prima in cui si è fatto apprezzare in A e Gabbiadini fa il centravanti. Stramaccioni leva Stankovic e Schelotto per Kovacic e Cambiasso. Nessuno riesce a dare la svolta. Il croato vede il gioco, ma con gli spazi chiusi crea pochino. Cassano offre solo un paio di fiammate. Curci si guadagna il voto con le parate sul destro di Guarin e sul colpo di testa di Cambiasso. Mentre Carrizo si fa vedere con la respinta su Krhin. Il Bologna si mette al riparo: non che rischiasse qualcosa, ma a 35 si sta proprio sereni. L’Inter, visto che il treno Champions pare più l’accelerato della Val Gardena, resta in corsa per il terzo posto. A guardare solo i numeri però: se il livello da qui alla fine sarà quello di stasera le speranze sono pari a zero.

Fonte : Il giornale di famiglia ( la gazzetta dello sport )

 
 
 

RIDICOLI INTERNAZIONALI : TOTTENHAM - PRESCRITTI 3 - 0

Post n°881 pubblicato il 08 Marzo 2013 da blade223

Disastro Inter in Europa Il Tottenham la umilia 3-0

 


È notte fonda per l'Inter a Londra, una notte da incubo: a White Hart Lane il Tottenham travolge i nerazzurri ipotecando la qualificazione ai quarti. Alla vigilia Andrea Stramaccioni aveva ammesso che l'Europa League non era una priorità per la sua squadra. Con ogni probabilità tra una settimana non sarà più neppure un appuntamento infrasettimanale. Perché il verdetto emesso questa sera è impietoso per i nerazzurri, affondati da tre gol che potevano essere anche di più. Enorme il divario tecnico-tattico tra le due squadre, nerazzurri distanti anni luce dagli inglesi per motivazioni e condizione fisica, ordine tattico e aggressività. E le molte assenze non possono giustificare la scoraggiante partita dell'Inter, a tratti imbarazzante per pochezza di idee e remissività. Incapace di arginare le folate inglese, ancor meno di imbastire azioni manovrate.

Fulmineo il vantaggio dei padroni di casa, alla prima vera accelerazione: sul cross dalla sinistra di Gylfi Sigurdsson, Gareth Bale insacca di testa. Il più atteso, il più temuto, viene colpevolmente dimenticato dalla difesa nerazzurra al centro dell'area, e può così insaccare la sua quarta rete personale all'Inter. Partenza in salita, nerazzurri sotto shock, Tottenham in trance agonistica: Jermaine Defoe confonde Andrea Ranocchia ma Samir Handanovic respinge con i pugni.

Stramaccioni perdona Antonio Cassano e lo schiera dal primo minuto. Ma l'attaccante di Bari Vecchia gioca la sua personale partita nella partita, avulso quanto abulico. La timidissima reazione dei nerazzurri passa dai piedi di Ricardo Alvarez che libera Mateo Kovacic: conclusione alta. Inevitabile arriva così il raddoppio: veronica di Defoe, Handanovic respinge come può ma Sigurdsson non può sbagliare. C'è solo il Tottenham, con le sue vertiginose triangolazioni sulle corsie laterali, l'asfissiante fraseggio a centrocampo. Casuale l'unica vera palla-gol dell'Inter: Cassano libera nello spazio Alvarez ma solo davanti a Brad Friedel l'argentino non inquadra la porta. Stramaccioni azzarda nella ripresa e passa alla difesa a tre, inserendo anche Rodrigo Palacio. Ma al di là dell'impianto tattico è l'Inter ad apparire inadeguata, lenta e imprecisa, insufficiente per intensità ed corsa.

E con pochissima concentrazione. Perché solo così si spiega il terzo gol degli Spurs: sull'angolo di Bale, Jan Vertonghen schiaccia indisturbato in rete, sotto gli occhi della difesa nerazzurra immobile. Spettatrice non pagante. Il Tottenham non rallenta e cerca il poker, solo Handanovic evita l'umiliazione: prima su Defoe quindi in uscita bassa su Aaron Lennon. L'Inter ha un sussulto con Rodrigo Palacio che si divora una clamorosa occasione. Ma sarebbe stato un premio immeritato per questa Inter.

 
 
 

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