Creato da antonellangela il 13/09/2008 |
IL CIELO HA UNA PORTA SOLA
Adesso, che non sono più capace di sognare un tuo ritorno, perchè il silenzio si è dilatato troppo e la distanza è una lacerazione, non so qual è la tua espressione, quali pensieri l'hanno plasmata, corretta o modificata, quale nuovo gesto hai imparato o le parole che hai smesso di pronunciare, per cancellare ogni traccia di me, di questo amore. Non so più nulla di te, ed è come aspettare uno sconosciuto, più lontano ed estraneo di chi non ho mai incontrato. Il sentimento si combatte con la ragione, non c'è altro modo, lo si espone alla sua luce impietosa, che seziona e dissacra, scopre e deride, dubita e nega, minimizza o dilata. La ragione, che uccide il bello di ogni cosa, che stana le illusioni e le strappa alla penombra del cuore. Così nego di amarti e lo ripeto, come un mantra silenzioso, perchè diventi vero. (AntonellaEsse) |
Lasciami come albero rugoso in questo luogo taciturno, cui giungo a scavare angoli accoglienti, fuggendo il mio cuore trasparente. Scelgo, nell'aria fosforescente, che la mia bocca errante spezza, l'illusione danzante che si srotola come rugiada umida: si stacca la tua assenza così grave che occulta quegli echi dimenticati, così distanti. (AntonellaEsse) |
Mi tuffo nelle verdi acque della giovinezza, immergo tutta me stessa in quella dimensione di spensieratezza, scendo nei fondali di quel mare profondo smuovo quel liquido di linfa vitale e nuoto…nuoto… grandi e possenti bracciate mi riportano in superficie riemergo dall’apnea e respiro a pieni polmoni aria nuova… pulita… mi rimpossesso di quella energia, dell’essenza originale, mi sento, sono io, padrona di me del mio volere, del potenziale, mi sento grande nel corpo e nell’anima non sogno più chimere… sono decisa, so quel che voglio, non scendo più a compromessi barattati su un foglio per cogliere solo insuccessi tra ansie ed attese e vivere di elemosine d’amore. No! Oggi non attendo più, conosco la strada per approdare sull’isola felice fatta di me, di come sono, della mia luce che brilla e s’illumina la finestra del cuore che oggi vive di vero amore. (Angela Mulas) |
Vorrei che queste parole avessero una forza misteriosa, un suono che comunichi dolcezza. da sussurrare appena sulla bocca. fatto di giorni affannati e fragili, di quando cerco di fare lo sgambetto al tempo che se ne fugge in fretta. proprio adesso, su queste righe incerte e passeggere, sul senso profondo che, dolorosamente, non riesco a trasmettere. perchè funzionino come specchi, a riflettere ciò che ho dentro, ciò che ho sempre tradotto malamente, in modo vago e imperfetto. Con questo timore ti chiedo di che colore sono le nuvole, e dove inizia la strada che conduce alle stelle. dove vanno a finire? (AntonellaEsse) |
Aveva i fianchi rotondi e la vita sottile, il seno florido e le gambe nervose. Non era bella da farti voltare, la sua bellezza era discreta e infantile, si nascondeva agli sguardi rapidi e distratti, agli occhi avidi di forme chiassose. La sua bellezza emergeva poco a poco, si insinuava con un sorriso inaspettato attraverso gli occhi neri e curiosi ai quali il tempo non aveva rubato il candore. Ines, ha lasciato crepe invisibile nel mio cuore. E mi teneva stretto tra i fianchi, dentro un giardino in miniatura, in uno spazio che sentivo familiare, e inviolato, malgrado le sue disavventure. La sua innocenza, nessuno la poteva rubare. Che ne sapevano gli altri del nostro amore, se nessuno di noi sai chi è e come agire, meno ancora sa come fiorire, in questa giungla di cuori senza spazio né colore. Che ne sapevano gli altri chiusi nel grigiore delle loro vite integre e assonnate. Sul suo petto, la sentivo respirare, se ne stava in silenzio ore ed ore, un codice complesso e misterioso che non sapevo decifrare. Ines, se ne è andata senza far rumore. dentro quel silenzio, mentre mi stringe e con le mani mi disegna il cuore. (AntonellaEsse)
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Dietro la corteccia di alti alberi ti nascondi e filtra la tua flebile luce tra i fitti rami. Freme l’anima svelata e come fiammella di candela al vento avanzi tremolante nella brulla terra. Scricchiolii di aride foglie segnano i passi incerti e il pudore di quella vulnerabile nudità ti paralizza al mio cospetto. Abbagliato dall’immensa luce resti inerme e io luna delle tue notti ti guarderò dall'alto (Angela Mulas) |
Si posa su una lacrima la tua allegria, ed è bacio di farfalla che non vola via: morbide labbra placano l'attesa, sfiorando piano l'anima sospesa. Il tuo sguardo mi stringe nel fruscio di un caldo abbraccio cancellando quell'addio. Mi accarezza l'anima come acqua di sorgente e come piuma sulla mia pelle ardente stimola l'ironia. E ride in te l'allegria che è sguardo di bambino che consola curiosità d'abbraccio che innamora. E' un bacio piccolino sale d'eccitazione fino a spiccare il volo, carezza di bambino sorridente d'ironia, palpita il mio cuore e dopo, gioia mia, è come una canzone fino all'apice, stimolo eccitazione dell'amore. Curiosità e avventura, è questa la sorpresa: che non ho più paura di questa lunga attesa. (Angela Mulas e AntonellaEsse) |
Ascolto il tuo respiro, (AntonellaEsse) Di questa poesia puoi vedere il video: visita la mia videogallery! |
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Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura...
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