Creato da amnerisdgl1 il 11/09/2011

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Le voci

Post n°11 pubblicato il 07 Ottobre 2011 da amnerisdgl1

E' del 2 di questo mese una notizia raccapricciante...E' domenica mattina, in una chiesa di Viareggio c'è la messa, all'improvviso un uomo seduto in fondo alla chiesa, si alza e SI STRAPPA GLI OCCHI!!! In mezzo allo shock generale, viene soccorso e ricoverato in ospedale dove subisce un intervento chirurgico per bloccare l'emorragia. A nulla serve però che gli infermieri raccolgano e conservino gli occhi in soluzione fisiologica, perchè è impossibile riimpiantarglieli, purtroppo resterà cieco. Trasferito poi nel reparto psichiatrico l'uomo fornisce le sue generalità, era già in cura per problemi psichiatrici, cura che probabilmente ha interrotto; lucidamente aggiunge" è stata una voce che mi ha detto cosa dovevo fare..." La cronaca racconta come al momento del fatto fosse così agitato da dover essere tenuto da quattro uomini..."sembrava indemoniato"...precisa il parroco...

Le voci...sentire delle voci...un fenomeno assai frequente nei malati psichiatrici, che per secoli ha avuto come rimedio solo preghiere e acqua santa. Senza voler togliere nulla a queste pratiche religiose, certo è che i risultati sono stati sempre scarsi, non per niente i manicomi erano pieni di malati veramente pazzi! persone con un'enorme sofferenza aggiunta anche al senso di colpa di essere "cattivi" tanto da esser stati preda del demonio! Ancora oggi restano pregiudizi del genere che spesso tengono nascosti malati e familiari, ancora oggi in cui è possibile porre rimedio definitivo a quelle che sono solo allucinazioni.

Tre brevi storie

Sara è una giovane donna, sposata, con due bambini, ha un lavoro soddisfacente, è colta, razionale. Arrivò imbarazzata da un'amica a raccontarle che era un anno che sentiva delle voci. Le voci le ordinavano di fare cose banali...spegni la tv...sposta la sedia...preparati per uscire...La vergogna l'aveva bloccata e non ne aveva parlato con nessuno decidendo di risolvere la cosa da sola. Aveva quindi contattato una sensitiva con la quale parlava quasi tutti i giorni e della quale seguiva scrupolosamente i consigli come preghiere e visite in chiesa. Aspettava con pazienza che le voci sparissero, quando incominciarono ad arrivare le bollette del telefono con cifre sempre più alte. All'inzio riuscì a pagarle, poi fu costretta a rivelare tutto al marito. Abbandonata la sensitiva, il marito stesso l'accompagnò da un prete. Sì, era assodato...era il diavolo che le parlava...era indemoniata, così ricominciò con preghiere e visite in chiesa, ma le voci ancora non se ne andavano. L'amica la trascinò dallo psichiatra e in capo ad un paio di mesi le voci sparirono così pure la depressione, che nel frattempo era comparsa. Ancora oggi Sara ammette che la paura di esser presa per matta l'ha portata ad un comportamento assurdo...Ora sa che dovrà tener conto della sua rivelata fragilità.

Jessica adesso sta bene, ma anche se ha 30 anni vive ancora con i suoi genitori; purtroppo ha bisogno di avere intorno la sua grande e amorevole famiglia, non potendo neanche lavorare. Aveva 18 anni quando le diagnosticarono la schizofrenia. Sentiva delle voci, aveva crisi di depressione, di panico, bulimia, passava la notte a farsi la doccia fredda... All'inizio non riconosceva nemmeno i suoi familiari, e cercava di scappare pensando che la volessero uccidere, così pure tentava di evadere da tutti i luoghi di ricovero e se arrivava ad un telefono chiamava il 113 dicendo che l'avevano rapita. Anche quando riprese a riconoscere i suoi, mantenne l'idea che il padre non fosse il suo ma quello di una famosa attrice, diceva a tutti...questo è il mio padre finto...e così per due anni. Dovette purtroppo cambiare spesso terapia e medici prima che le riconoscessero il disturbo bipolare e riprendesse a star bene, ma dopo quasi 10 anni di terapie sbagliate, sono rimasti degli strascichi, come la fragilità fisica, come il bisogno di essere consigliata anche nelle scelte più banali, come la presenza ancora delle voci. Jessica le controlla finchè restano in sottofondo, ma ogni tanto deve correggere la terapia. Ma dice che il vantaggio di questa malattia è che quando si è felici, lo si è più di tutti gli altri...

Giulio è un ragazzo semplice, figlio di contadini lavora sodo tanto che i genitori pensano di lasciare a lui la conduzione dell'azienda di famiglia. Ma Giulio inizia a diventare irrequieto, trascura il lavoro e poi inzia a sentire la Madonna, solo sentire, che vedere lo dice solo per far colpo sugli amici del bar. Qualche volta sente anche Dio...Con molta semplicità racconta ai fratelli..."La prima volta era il giorno del mio compleanno..."e cosa ti ha detto Dio?"...Auguri...cosa doveva dirmi?...Una sera poi mi son dimenticato di salutare gli amici e Dio l'ha fatto per me...."E cosa ha detto???"..."E cosa volete che abbia detto...Ciao ha detto...Ciao..." La mamma a sentir di quelle storie non perde tempo e lo accompagna dallo psichiatra. Ma la terapia non fa altro che intontire Giulio, così è necessario cambiare e cambiare fino a trovare il medico che da la terapia giusta. I colloqui col cielo spariscono e Giulio riprende a lavorare, ma resta sotto l'ala protettiva dei genitori e dei fratelli, per la sua fragilità non potrà guidare l'azienda familiare ma niente può pagare il suo ritrovato sorriso.

liberamente tratto da "Storie di ordinaria resurrezione" di Serena Zoli

La storia di Carmela la conosco direttamente, così come conosco e ricordo Carmela che con la gemella Concetta giocava ancora per il corso, quando io già andavo alle scuole medie. Poi l'ho persa di vista e ho risentito parlare di lei quando anch'io stavo male. Concetta s'era sposata, l'unico fratello pure e Carmela era rimasta con la madre vedova. Affetta da psicosi, stava di male in peggio, ogni tanto un ricovero, ma la situazione non cambiava, a casa restava tutto il giorno a letto e pregava...pregava, il rosario sempre nelle mani, pregava per allontanare il diavolo che continuamente le parlava. A chiunque l'andasse a trovare raccontava del suo terrore, e chiedeva conferma di quello che sentiva e di quello che faceva...pregare e pregare e parlava e farneticava tutto il giorno. Un giorno Cristina che già si occupava di assistenza domiciliare per conto della Asl,mi disse che la madre di Carmela era morta, si era ammazzata buttandosi dal balcone, non aveva retto a stare dietro alla figlia. Adesso Carmela è ricoverata in una struttura protetta, ma chissà se sta sempre male...chissà. Questo non ha fatto che confermare la mia poca fiducia negli psichiatri che la seguivano, che ha portato alla disperazione la madre. Eppure Sara, Jessica, Giulio stanno bene e non sentono più le voci e neanch'io oggi sento più le voci. Dire che una o più pastigline abbiano fatto la differenza sembra troppo semplice, eppure è così...nessuna magia...nessun esorcismo...solo la giusta terapia medica e psichiatrica.

 
 
 
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