Creato da amnerisdgl1 il 11/09/2011

DIVERSA-MENTE

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2003

Post n°21 pubblicato il 17 Gennaio 2012 da amnerisdgl1

Vi sono notti in cui l'avvenire si abolisce e, di tutti i suoi momenti, sussiste soltanto quello che sceglieremo per non più essere.

Emil Cioran

Era il dodici di maggio. Erano passati cinque anni ed un mese. E quanto contava quel mese! ma bisognava non pensarci più. "Questa volta però sarò bella...mi dissi...e perfettamente in ordine con il mio vestito nero a grandi rami bianchi...". In realtà avrei voluto mettere un abito di chiffon color lavanda, indossato una sola volta, ma che ora mi andava stretto, e non potevo, e non volevo, certo pensare che ci sarebbe stata un'altra occasione. E ormai cosa poteva importarmi se non comunque partire per andare a trovare un cielo diverso. In fretta, in fretta, dovevo solo fare in fretta e mandare giù l'acqua e a mandare giù le mie pastigline, le mie caramelle bianche e celesti...Ma improvviso un flash nella testa...Un lampo bianco che accende e brucia i pensieri... Forse troverò un cielo peggiore di questo...

Sono contenta. Finalmente, dopo sei mesi terribili. Non c'è angoscia e non piango. Anzi rido. Rido e mi sorrido.Sottovoce Senza far rumore. La spuma sui capelli. Il rosso sulle labbra. Il rosa sulle unghie. Gli occhi ombreggiati. Un pò di profumo. Il mio bel vestito e i sandali con il tacco alto. E poi sul divano, seduta comodamente. Ecco me ne vado e son contenta. Le mie pastigline vanno giù piano piano, anche se l'acqua fa un pò fatica a passare e si blocca in gola facendomi male...Un lampo nella testa e un brivido...Mi guardo intorno a cercare da dove arriva questo freddo... Perchè ho freddo, improvvisamente ho freddo. Queste notti di maggio sono calde come se l'estate fosse arrivata troppo presto...eppure ho freddo, terribilmente. Ed ho paura. Ho paura di sentirmi così...gelata e terrorizzata...E non riesco a far altro...anche se questo mi spaventa forse di più...Mi metto due dita in gola...Ancora...Ancora....Ancora. E intanto piango. Con rabbia. Con disperazione. Con vergogna perchè non ce l'ho fatta e forse non ce la farò mai più. E piango inginocchiata davanti alla tazza del wc...Poi, come un automa, non posso far altro che lentamente spogliarmi. E lentamente infilarmi nel pigiama con quell'odore di muffa vago e sicuro. E lentamente distendermi sul divano a grandi foglie e fiori colorati. E non mi rimane altro che cercare di dormire per poter almeno sognare di non svegliarmi più.

Flash di luce. Flash di buio. Ho dormito profondamente e mi sto svegliando. Questa volta me la racconto io questa storia. Questa volta non la dimentico. Metà, sono arrivata a metà ad ingoiare le mie buone caramelle, che ho buttato fuori, come se fossero cattive, come se potessero farmi del male. Mi vergogno ma ormai inutilmente. E sono arrabbiata, arrabbiata con me stessa oltre che con il mondo. Cerco di aprire gli occhi ma gira tutto. La mia camera. Sì, è la mia camera. Quì dentro vivo da tanto tempo. Solo quì dentro. Tutto mi ruota attorno, soffitto e pareti e l'armadio e il letto, tutto con i contorni sfocati e deformati...E sto male ma voglio alzarmi. E da sola. Senza l'aiuto di nessuno. Sento il mio braccio che si solleva e la mia mano che afferra l'aria. Eppure il letto è quì sotto di me. Non riesco, E ti chiamo o almeno ci provo. Non vorrei chiederti di aiutarmi, ma non posso fare diversamente se non rivolgermi a te. Eppoi che senso avrebbe adesso...

Sento una voce che mi chiama. Ma non è la tua...Tua madre! E' la voce di tua madre! Sento, come da lontano, che mi dice che non ci sei...che sei andato a lavoro. Malgrado tu mi abbia trascinato dal divano al letto...? Malgrado tu abbia visto il mio sonno pesante...? Sei andato ugualmente al lavoro...E mi hai affidato a tua madre...Ma come hai potuto farmi questo? Ma lo sapete che vi odio? Ma avete ragione voi, sempre voi, in fondo non ho fatto niente di nuovo, quindi perchè agitarsi tanto...Anche questa volta me la son cavata, anche questa volta non ricorderò nulla, anche questa volta non mi chiederete niente...E allora è come se non fosse successo...anzi non è successo davvero niente...E il film continua...Mi sento cadere...cadere...cadere...


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Commenti al Post:
kantyos
kantyos il 22/08/12 alle 15:40 via WEB
Un pugnale mi sta attraversando il cuore, non volevo commentare qui..č sufficiente il video, ma forse no.. la sofferenza peggiore per l'essere umano, č sentirolo solo in mezzo alla gente.. un fiume di folla.. che scorre, senza preoccuparsi neppure se affoghi.. bruci.. o casa altro.. non tutti siamo cosė, mo9lti i pių.. tendono la mano, solo che in certi casi, come per esempio la mia mano, qui non sarebbe servita, non ho mai avuto la suffiecenza..
 
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