CHI MUORE NN CAPISCE COSE LA VITA
CHI MUORE (Ode alla vita)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
il vosto amico angelobianco
in questi giorni un po' buii per me...
proteggimi.
in questi giorni dove tutto mi sembra
così confuso, così sporco, così tetro...
proteggimi.
ascolta le mie preghiere...
ascolta il mio pianto...
dammi la forza per andare avanti...
dammi il coraggio di restare calma...
dammi la voglia per andare avanti...
dammi la voglia di sorridere ancora...
giò...tutto è cambiato, tutto!!!
te non ci sei più....e
oltre alla forza ch dobbiamo mettere per andare avanti
senza te...
dobbiamo avere anche tanta forza
per tutto quello che ci sta attorno...
stammi vicino...
x sempre nel mio cuore....
Post n°83 pubblicato il 23 Luglio 2010 da angelobianco1920
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Post n°82 pubblicato il 16 Luglio 2010 da angelobianco1920
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Post n°81 pubblicato il 08 Luglio 2010 da angelobianco1920
"Si. Sei con me! E il peso |
Post n°80 pubblicato il 30 Giugno 2010 da angelobianco1920
Il mio rapporto col matrimonio è iniziato a cambiare in seguito a due importanti eventi: 1) l'assoluta insofferenza del mio ex ex (ex al quadrato, insomma) per il solo pensiero di dover partecipare, un giorno, alla "tortura" suddetta; 2) il fatto di aver presenziato a centinaia di nozze, da una prospettiva per la maggior parte di voi inedita... ma assolutamente illuminante: quella offerta dal tavolo dei fotografi. Non che io sia uno fotografo (in verità dovevo essere assente il giorno in cui il Creatore distribuì il senso pratico...ho quindi poca dimestichezza con tutto ciò che consti di più di due, tre pezzi e che funzioni con un qualche tipo di energia artificiale...figuratevi, quindi, se possa tenere in mano una Reflex!!). Sono però una cantante che, dunque, si trova spesso ad allietare il ricevimento di perfetti estranei (rigorosamente appellati come se li conoscessi da sempre) con il solito repertorio-da-matrimonio (in cui non possono mancare La ragazza di Ipanema e almeno un pezzo di Mina...sennò a fine serata non ti pagano), e a consumare frettolosamente stralci del succulento pasto nuziale al tavolo condiviso con i fotografi. Che, tra uno scatto in posa "Oh, quanto siamo felici oggi" e l'altro in modalità "Mi fanno un male cane i tacchi, ma devo far finta che sia lo stesso il giorno più bello della mia vita", ti raccontano - con una buona dose di ridanciano sarcasmo ed allegro cinismo - gli aneddoti nuziali più strani che gli siano capitati. Si va dalla sposa sorpresa in bagno in compagnia del testimone (ma no, le teneva solo il velo mentre faceva la pipì...!) a quella che litiga con la suocera e si ritira in albergo nel bel mezzo dei festeggiamenti; C'è poi la categoria "Fumi dell'alcool" che vede gli sposi - ubriachi come due spugne - litigare furiosamente o, all'opposto, lasciarsi andare in effusioni sfrenate davanti a tutti gli invitati. La mia categoria preferita, però, è quella dei "Servizi fotografici non ritirati", tra le ire dei poveri professionisti dell'immagine che - oltre a spappolarsi il fegato perchè, da 20-30 anni, mangiano quasi ogni giorno "il" trittico di antipasti fumè e "il" risotto con crema di asparagi e scampi (fateci caso, nei menù di nozze le pietanze hanno tutte l'articolo determinativo, per distinguerle dalle equivalenti pietanze consumate nella singletudine o nella peccaminosa convivenza) - devono pure mettere in mezzo l'avvocato per ricevere il saldo delle foto che, non ancora sistemate nell'album in pelle (pesante più o meno una tonnellata), ritraggono un "amore" che già non esiste più. |
Post n°79 pubblicato il 02 Giugno 2010 da angelobianco1920
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ELISA-SEMPRE QUESTO BRANO E PER TE AMORE
mi guardi,
scruti il mio cuore
con occhi pungenti
ma colmi d'amore
il mio cuore s'infiamma:
gli occhi, quegli occhi,
sono della mia mamma.