Creato da iusprecari il 16/11/2008

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"vita, libertà, sicurezza"“A questo punto non ci resta che coordinare le prossime iniziative in Europa”

 

 

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PAPA: DIRITTI UMANI FRAGILI SE NON FONDATI SU DIO

Post n°46 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da iusprecari
 
Foto di iusprecari

IUSPRECARI:"A questo punto non ci resta che coordinare le prossime iniziative"
 ROMA - Nel giorno del sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, adottata dall'Assemblea Generale dell'Onu il 10 dicembre 1948, un leit motiv ha caratterizzato le tante celebrazioni e iniziative svoltesi in Italia: quanto finora fatto non è abbastanza; le violazioni sono ancora tante ed ovunque.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un messaggio, ha ricordato la necessità di garantire il primato della persona e della sua dignità su basi di libertà e di eguaglianza, sottolineando però "il profondo divario che ancora oggi separa le enunciazioni dei diritti dal loro effettivo esercizio".

"La doverosa constatazione dell'insufficienza degli sforzi sinora compiuti - ha aggiunto - impone un rinnovato e più forte impegno da parte delle istituzioni, delle associazioni e dei singoli" e il Parlamento " può dare certamente un impulso cruciale in tale direzione".

Papa Benedetto XVI ha detto che i diritti umani vanno promossi ma anche ridefiniti ed ha chiesto che si intensifichi lo sforzo per garantirne il rispetto."I diritti umani sono fragili se non sono fondati su Dio" ha rilevato il Papa, secondo il quale "un lungo cammino è stato già percorso, ma
ne resta ancora un lungo tratto da completare", perché a "centinaia di milioni di persone" non sono ancora garantite "vita, libertà, sicurezza", non sempre "é rispettata l'uguaglianza tra tutti, né la dignità di ciascuno, mentre nuove barriere sono innalzate per motivi legati alla razza, alla religione, alle opinioni politiche o ad altre convinzioni".

Il pontefice ha parlato durante l'incontro in Vaticano per celebrare la ricorrenza, concluso da un concerto cui ha assistito il capo dello stato Napolitano.  

All'insegna delle celebrazioni sì e aperta anche la seduta del Senato, dove sono partiti i lavori della nuova commissione Diritti umani. 

Un richiamo ai "doveri umani, estremamente urgenti di fronte a problemi come la bomba atomica e ai disastri ecologici" è stato fatto dal premio Nobel Rita Levi Montalcini, intervenuta al convegno "Stand up for human rights" sullo stato degli obiettivi del millennio, promosso dalla rappresentanza della Commissione europea a Roma e l'ufficio delle Nazioni Unite, all'università Roma Tre.

Molti anche i cortei ed i sit-in in diverse città: a Torino l'avvio della campagna nazionale contro il razzismo promossa, tra l'altro, dal Gruppo Abele, Acmos, Terra del Fuoco, Libera, il Museo Diffuso della Resistenza, è stato celebrato con un corteo, che ha toccato alcuni luoghi in cui - hanno detto gli organizzatori - diritti acquisiti e diritti negati entrano in tensione: l'ospedale Molinette, l'Università, la Thyssengrupp, Porta Palazzo e la sede Rai.

Un sit-in per chiedere un maggiore spazio a questi temi nelle trasmissioni radiofoniche e televisive si è svolto davanti alla Rai, a Roma, rganizzato dal "tavolo permanente della pace". L'associazione nazionale italiana diversamente abili (Anida) ha promosso una protesta di fronte al ministero
del Lavoro a Roma, per chiedere l'applicazione della legge sull'inserimento e l'integrazione nel mondo del lavoro.

Non ha potuto raggiungere Merano, per ricevere il premio Human Rights International, per il suo impegno per i diritti per le donne, la difesa dei bambini maltrattati e per i minorenni condannati a morte, l'avvocatessa iraniana Nasrin Sotudeh Langroudi bloccata dalle autorità del suo paese. Contro le impiccagioni, torture e lapidazioni in Iran l'associazione Nessuno tocchi Caino ha promosso una conferenza al Senato.

Tra le iniziative nella Capitale, anche l'incontro-spettacolo "cibo per tutti" all'Auditorium Parco della Musica pensato per sensibilizzare i più giovani. Alle nuove generazioni si è rivolto durante una tavola rotonda a palazzo Farnese l'ambasciatore di Francia in Italia Jean-Marc de la Sabliere.
"Il futuro della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - ha detto - è nelle mani dei giovani che dobbiamo rendere coscienti della grandezza di questo testo e al contempo della sua fragilità, perché oggi è minacciato proprio nella sua essenza: l'universalità ". (Fonte Ansa)

 
 
 
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