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Messaggi di Ottobre 2017

Pensioni, la ricongiunzione gratuita dei contributi è più vicina

Post n°334 pubblicato il 11 Ottobre 2017 da iusprecari
 
Tag: CUMULO

Arrivato l’ok del Ministero del Lavoro per andare in pensione con il cumulo gratuito dei contributi pagati a Casse diverse. Ecco come funziona.

E alla fine il via libera è arrivato. Il Ministero del Lavoro ha dato l’ok alla possibilità di andare in pensione grazie al cumulo gratuito dei contributi previdenziali accantonati nel tempo e versati a Casse diverse. Una possibilità contemplata dalla Legge di Stabilità e contenuta in una circolare Inps che, però, attendeva il semaforo verde dal Ministero.

La novità è che da questo momento chi ha fatto domanda potrà ricevere l’assegno della pensione grazie al cumulo gratuito, cioè mettendo insieme i contributi pagati a Enti diversi dall’Inps oppure allo stesso Istituto di previdenza ma tra gestioni diverse. Un’operazione che era già possibile fare a pagamento (ed il conto era piuttosto salato) ma che da oggi è possibile effettuare in modo gratuito.

Che cos’è il nuovo cumulo gratuito per la pensione

Il cumulo gratuito consiste, dunque, nella possibilità di sommare i contributi versati in casse previdenziali diverse per raggiungere il diritto alla pensione.

Per dirla in modo semplice: i contributi sono sommati solo per raggiungere una determinata anzianità contributiva. Ad esempio, se un lavoratore ha 66 anni e 7 mesi di età, 10 anni di contributi versati all’Inps e 10 anni all’Inpdap e non vuole ricongiungerli in un’unica cassa, perché la ricongiunzione è costosa, senza il cumulo non potrebbe andare in pensione, perché per la pensione di vecchiaia sono richiesti 20 anni di contributi. Utilizzando il cumulo, però, raggiunge i 20 anni di anzianità contributiva richiesti e può andare in pensione: l’Inps liquiderà la sua quota di pensione e lo stesso farà l’Inpdap.

Con il vecchio cumulo, però, si potevano sommare i contributi solo per ottenere la pensione di vecchiaia; inoltre, non era possibile sommare i contributi versati nelle casse professionali.

Con il nuovo cumulo, invece, è possibile ottenere anche la pensione anticipata, d’inabilità e indiretta (ai superstiti).

Il cumulo presenta dei vantaggi sia rispetto alla ricongiunzione sia alla totalizzazione dei contributi.

La ricongiunzione, difatti, consiste nella possibilità di riunire tutti i contributi in un’unica cassa, ma a titolo oneroso, con costi anche ingenti; la totalizzazione, invece, comporta il ricalcolo contributivo di tutte le quote di pensione maturate presso le gestioni in cui il lavoratore ha i contributi: si tratta di un sistema di calcolo fortemente penalizzante, perché si basa sulla contribuzione effettivamente accreditata e non sulla media degli ultimi stipendi, come il sistema retributivo.

Il calcolo della pensione con il cumulo, invece, non è effettuato per forza con il sistema contributivo, come avviene per la totalizzazione: ecco perché il cumulo viene chiamato anche totalizzazione retributiva.

La determinazione della pensione è effettuata secondo l’anzianità contributiva complessiva (cioè contando tutte le casse) dell’interessato, ma ogni cassa liquida la quota di propria competenza. In particolare il calcolo è:

  • retributivo sino al 31 dicembre 2011 per chi possiede oltre 18 anni di contributi (considerando tutte le casse) al 31 dicembre 1995, poi contributivo;

  • retributivo sino al 31 dicembre 1995 per chi possiede meno di 18 anni di contributi (considerando tutte le casse) al 31 dicembre 1995, poi contributivo: si tratta del calcolo misto;

  • esclusivamente contributivo, per chi non possiede contributi anteriori al 1996.

    Cumulo gratuito: per quali pensioni?

    Dal 2017, come abbiamo detto, il cumulo può essere utilizzato per la contribuzione presente in qualsiasi cassa, comprese le gestioni previdenziali dei liberi professionisti e consente di ottenere la pensione anticipata. In particolare, il cumulo serve per raggiungere:

  • la pensione anticipata;

  • la pensione di vecchiaia;

  • la pensione d’inabilità;

  • la pensione ai superstiti.

    I requisiti da applicare, per accedere alla pensione sommando i contributi di fondi diversi, sono quelli di vecchiaia o anzianità contributiva più elevati tra i requisiti di tutti gli ordinamenti che disciplinano le singole gestioni. Vale a dire che se la cassa professionale, ipoteticamente, consente di ottenere la pensione di vecchiaia con 65 anni di contributi, ma il professionista possiede contribuzione anche nel fondo pensione per i lavoratori dipendenti, potrà ottenere la pensione di vecchiaia solo a 66 anni e 7 mesi di età, perché è il requisito più alto tra quelli previsti dai diversi fondi.mulo gratuito e Per quanto riguarda la possibilità di ottenere la pensione anticipata, la Legge di bilancio 2017 menziona esplicitamente soltanto la pensione anticipata raggiungibile con le regole Fornero, come abbiamo detto.

    Nel caso in cui la cassa professionale consenta di raggiungere la pensione anticipata con meno di 42 anni e 10 mesi di contributi e il professionista voglia fruire del cumulo, dovrà dunque attendere il possesso di 42 anni e 10 mesi di contributi per pensionarsi (o di 41 anni e 10 mesi, se donna).

    Sono escluse dal cumulo, inoltre, tutte le tipologie di pensione di anzianità. Niente cumulo, dunque, per:

  • tutte le pensioni di anzianità ottenibili nelle gestioni dei liberi professionisti;

  • la pensione di anzianità con opzione donna (con un minimo di 57 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi);

  • la pensione di anzianità per i beneficiari dell’ottava salvaguardia;

  • la pensione di anzianità per il comparto difesa e sicurezza;

  • la pensione a 64 anni con il salvacondotto per i nati sino al 1952;

  • la pensione di anzianità per gli addetti ai lavori faticosi e pesanti.

    Per quanto riguarda, invece, la possibilità di usare il cumulo per ottenere la pensione anticipata con 41 anni di contributi (per i lavoratori che possiedono almeno 12 mesi di contributi da lavoro effettivo versati prima del compimento del 19° anno di età), si attendono chiarimenti da parte dell’Inps e del Ministero del lavoro, anche se, a una prima lettura del testo, la possibilità di sommare i contributi sembrerebbe riferirsi alla sola pensione anticipata con i requisiti «integrali» della Legge Fornero.

 
 
 

Catalogna – Radicali: Europa federale come antidoto ai nazionalismi e alle rivendicazioni identitarie e secessioniste

Post n°333 pubblicato il 08 Ottobre 2017 da iusprecari
 

Dichiarazione di Riccardo Magi, Valerio Federico e Zeno Gobetti, segretario e dirigenti di Radicali Italiani:

Solo un’unità federale europea delle città, delle Regioni e degli Stati può disinnescare alla base nazionalismi e rivendicazioni identitarie/secessioniste quali quella catalana. Serve un assetto federale che preveda una distribuzione equilibrata della sovranità tra i vari poteri e livelli istituzionali, una distribuzione di competenze esclusive. Il referendum catalano, seppure illegale alla luce della costituzione spagnola, mette in evidenza il conflitto tra il diritto all’autodeterminazione e il principio dell’integrità territoriale degli stati sovrani. Da federalisti riconosciamo il diritto all’autodeterminazione dei popoli che può essere garantito in un assetto realmente federale dove l’integrità territoriale della federazione sarebbe in ogni caso e comunque garantita. Le forme di repressione violenta utilizzate dal governo di Madrid sono inaccettabili e non vanno nella direzione di un inevitabile compromesso che andrà ricercato con la Generalitat.

 
 
 

LOMBARDIA.Il 2015 in Consiglio: 45 leggi in 45 sedute, nelle Commissioni ricevuti oltre mille soggetti

Post n°332 pubblicato il 08 Ottobre 2017 da iusprecari
 


La riforma sociosanitaria, nuove leggi su imprese, lavoro, territorio, sburocratizzazione e turismo. E poi atti di indirizzo, di controllo e le audizioni, grazie alle quali si dà voce e ascolto ai territori, agli enti locali, alle professioni, alle categorie e alla società. Significative anche le numerose iniziative di Palazzo Aperto, con oltre 5mila studenti che hanno visitato l’istituzione regionale.
"Il rendiconto della nostra Assemblea regionale chiude con risultati positivi – ha sottolineato questo pomeriggio in Consiglio regionale il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo durante il brindisi per gli auguri natalizi con i giornalisti-. Sono dati che sottolineano un potenziamento delle attività su più fronti. Il nostro Consiglio regionale quest’anno è stato protagonista anche durante i mesi di Expo e ha incrementato il proprio lavoro all'interno delle sedi europee: in particolare voglio ricordare come Milano abbia ospitato con successo a fine ottobre il primo Forum mondiale delle Assemblee legislative regionali. Per quanto riguarda l'attività legislativa e delle Commissioni, il Consiglio ha basato la sua attività sull'ascolto del territorio e sugli interventi per risolvere le criticità: sottolineo che molti provvedimenti sono stati approvati all’unanimità, dimostrazione di come questo parlamento regionale cerchi sempre attraverso il confronto di trovare una sintesi comune e condivisa".
All’incontro erano presenti anche il Vice Presidente del Consiglio Fabrizio Cecchetti e i Consiglieri Segretari dell’Ufficio di PresidenzaDaniela Maroni e Eugenio Casalino: la Vice Presidente Sara Valmaggi era invece impegnata nella seduta concomitante della Commissione Sanità.

In 12 mesi il Consiglio regionale ha “prodotto” questi risultati: 45 sedute di Consiglio regionale, compresa l'ultima del 29 dicembre, 45 leggi approvate, 101 mozioni, 150 ordini del giorno, 27 risoluzioni, 2 proposte di referendum, 1 proposta di legge al parlamento, 11 atti amministrativi, 24 atti di nomina, 1 proposta di regolamento e 13 provvedimenti di riorganizzazione interna, per un totale di 378 atti, confermando così una costante e significativa crescita del proprio lavoro, che emerge anche dal confronto con l’anno precedente. Nel 2014infatti l’Assemblea regionale aveva approvato complessivamente 11 leggi e 14 atti in meno. 
Le otto Commissioni permanenti e le quattro Commissioni speciali nel 2015 si sono riunite 334 volte approvando 237 atti tra cui 43 progetti di legge: hanno tenuto 340 audizioni e incontri che hanno visto presentarsi nelle varie sale delle Commissioni 1.050 soggetti.
 
Le principali leggi approvate
Tra le leggi approvate, la più importante è sicuramente la riforma della governance del sistema sociosanitario con la quale viene superata la separazione tra servizi sanitari e socioassistenziali. Un pacchetto di provvedimenti significativi è stato dedicato al commercio, dalla legge sui prodotti equosolidali a quella sulla manifattura tecnologica e sulla cooperazione, ed è stata interamente rivista la normativa regionale del comparto turistico. Legate al tema di Expo sono le leggi sul diritto al cibo, sul risparmio energetico e sugli orti didattici e sociali. Per la prima volta in Italia una Regione ha formalizzato una propria legge antimafia e di contrasto alla criminalità organizzata, approvata all’unanimità.

Expo e Forum mondiale: Consiglio protagonista
Il 2015 è stato l’anno di Expo anche per il Consiglio regionale lombardo, che ha dato il proprio contributo alla Carta di Milano e che è stato protagonista in numerosi appuntamenti e iniziative istituzionali, dall’Europe Day alla Settimana della Sassonia. E al sito dell’esposizione universale hanno fatto visita lo scorso 24 ottobre anche i circa 250 rappresentanti dei parlamenti regionali di Europa, America, Asia e Africa giunti a Milano per il primo Forum mondiale delle Assemblee legislative regionali e subnazionali, conclusosi con l’approvazione delManifesto di Milano, una carta dei diritti della democrazia che ribadisce la centralità delle comunità regionali in ogni processo decisionale.

Costi della politica
Un altro importante capitolo riguarda il tema della trasparenza e delle spese: l’Assemblea regionale è nuovamente intervenuta per continuare l’azione finalizzata a contenere i costi della politica, che ha confermato la Lombardia come la regione italiana con i costi della politica più bassi (2,66 euro soltanto per ogni cittadino). La razionalizzazione ha interessato anche l’organizzazione della struttura consiliare, dove la dotazione di dirigenti è diminuita di altre tre unità e scesa da 24 a 21. Nel 2016 si prevede un risparmio ulteriore di un milione di euro, confermando lo stanziamento di 507mila euro per i tirocini formativi e le borse di studio.

 
 
 

Ius soli: Sciopero della fame con insegnanti per approvare legge su cittadinanza e unire forze per #EroStraniero

Post n°331 pubblicato il 08 Ottobre 2017 da iusprecari
 
Foto di iusprecari

 

RICEVIAMO E VOLENTIERI DIFFONDIAMO

«Ringraziamo Luigi Manconi per averci proposto da subito di aderire allo sciopero della fame a favore dello Ius soli, a sostegno del digiuno intrapreso dagli “Insegnanti per la cittadinanza”, legando il suo appello anche alla nostra legge di iniziativa popolare “Ero straniero – L’umanità che fa bene” per superare la Bossi-Fini», lo annunciano in una nota il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi e la presidente Antonella Soldo.

«La mobilitazione degli insegnanti, lanciata per l’anniversario della strage di Lampedusa del 3 ottobre, è anche l’occasione di unire le forze sull’obiettivo su questa legge popolare che chiede innanzitutto la creazione di canali sicuri e legali di ingresso in Italia: una campagna sostenuta da centinaia di organizzazioni che hanno promosso quella sulla cittadinanza», proseguono Magi e Soldo.

«Così come quella legge popolare ha consentito di aprire nel nostro Paese un dibattito ampio sullo ius soli, con “Ero straniero” possiamo imporre alla politica e alla società un racconto sull’immigrazione diverso da quello demagogico che oggi domina il dibattito pubblico. Per cogliere questa opportunità dobbiamo raccogliere ancora almeno 10mila firme in 20 giorni. Se ce la faremo, potremo tagliare in sicurezza il traguardo e portare all’attenzione del Parlamento proposte concrete, ragionevoli e sostenibili per governare il fenomeno dell’immigrazione.

Alla base delle legge “Ero straniero” ci sono diritti e doveri certi per gli stranieri che vogliano venire a lavorare in Italia. Anche la legge sullo ius soli vuole garantire diritti e fissare doveri, ma per chi in Italia è nato e ha studiato. Proposte diverse, ma ugualmente fondate sul buon senso, sulla legalità e sull’umanità che fa bene a tutti», concludono il segretario e la presidente di Radicali Italiani.

QUI è possibile aderire allo sciopero.

Roma, 3 ottobre 2017

LEGGI TUTTO :

 
 
 

Rifugio Griera

Post n°330 pubblicato il 06 Ottobre 2017 da iusprecari
 
Foto di iusprecari

il rifugio “griera vecchia” collocato nello splendido contesto naturalistico del monte legnone (unico ambiente veramente alpino della provincia di lecco) a quota 1700 slm appena più a monte dell’alpe campo (1641 m ) e dell’alpe vesina (1431 m) due noti centri di produzione estiva di derivati del latte locale.
il rifugio si colloca in una conca naturale, sul versante sud del legnone in un’ area fino ad ora sprovvista di strutture d’appoggio per gli amanti della montagna.
Il panorama da lassù a quota 1700 è spettacolare: a nord si può osservare il legnone (2610 mt)e tutta la splendida costa sud della catena, a ovest e sud – ovest lo sguardo di apre verso le maestose alpi valtellinesi e svizzere e in lontananza nei giorni più limpidi s’intravede la catena del monte rosa e la punta del cervino, guardando in basso poi, un ripido pendio e il vuoto ci separano dalla valvarrone da una piccola fetta del lago di como e dai paesi che si affacciano sulle sue sponde, a est, sud- est infine la visuale è splendida sul pizzo dei tre signori (2554 mt) e sulla grigna settentrionale (2410 mt).
Se il panorama è mozzafiato altrettanto incredibile è la varietà di fauna e di flora che popola questi luoghi ed è sempre possibile fare qualche incontro interessante (stambecchi, camosci, caprioli, marmotte etc…). Alcune specie vegetali tipiche di un ambiente alpino sono rintracciabili solo qui, almeno per quanto riguarda la provincia di lecco.
realizzato con muratura in sassi a vista, piotte per il tetto e legname per gli infissi l’edificio si inserisce perfettamente nell’ambiente circostante, oltre che per i materiali di costruzione impiegati anche per le sue caratteristiche di eco – sostenibilità.
Le soluzioni adottate per l’approvvigionamento idrico, elettrico, per il riscaldamento e per lo scarico delle acque reflue sono, infatti, tecnologicamente all’avanguardia e rispettose dell’ambiente.

LINK Rifugio Griera

 

 

 
 
 

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