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"vita, libertà, sicurezza"“A questo punto non ci resta che coordinare le prossime iniziative in Europa”

 

Messaggi del 08/10/2017

Catalogna – Radicali: Europa federale come antidoto ai nazionalismi e alle rivendicazioni identitarie e secessioniste

Post n°333 pubblicato il 08 Ottobre 2017 da iusprecari
 

Dichiarazione di Riccardo Magi, Valerio Federico e Zeno Gobetti, segretario e dirigenti di Radicali Italiani:

Solo un’unità federale europea delle città, delle Regioni e degli Stati può disinnescare alla base nazionalismi e rivendicazioni identitarie/secessioniste quali quella catalana. Serve un assetto federale che preveda una distribuzione equilibrata della sovranità tra i vari poteri e livelli istituzionali, una distribuzione di competenze esclusive. Il referendum catalano, seppure illegale alla luce della costituzione spagnola, mette in evidenza il conflitto tra il diritto all’autodeterminazione e il principio dell’integrità territoriale degli stati sovrani. Da federalisti riconosciamo il diritto all’autodeterminazione dei popoli che può essere garantito in un assetto realmente federale dove l’integrità territoriale della federazione sarebbe in ogni caso e comunque garantita. Le forme di repressione violenta utilizzate dal governo di Madrid sono inaccettabili e non vanno nella direzione di un inevitabile compromesso che andrà ricercato con la Generalitat.

 
 
 

LOMBARDIA.Il 2015 in Consiglio: 45 leggi in 45 sedute, nelle Commissioni ricevuti oltre mille soggetti

Post n°332 pubblicato il 08 Ottobre 2017 da iusprecari
 


La riforma sociosanitaria, nuove leggi su imprese, lavoro, territorio, sburocratizzazione e turismo. E poi atti di indirizzo, di controllo e le audizioni, grazie alle quali si dà voce e ascolto ai territori, agli enti locali, alle professioni, alle categorie e alla società. Significative anche le numerose iniziative di Palazzo Aperto, con oltre 5mila studenti che hanno visitato l’istituzione regionale.
"Il rendiconto della nostra Assemblea regionale chiude con risultati positivi – ha sottolineato questo pomeriggio in Consiglio regionale il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo durante il brindisi per gli auguri natalizi con i giornalisti-. Sono dati che sottolineano un potenziamento delle attività su più fronti. Il nostro Consiglio regionale quest’anno è stato protagonista anche durante i mesi di Expo e ha incrementato il proprio lavoro all'interno delle sedi europee: in particolare voglio ricordare come Milano abbia ospitato con successo a fine ottobre il primo Forum mondiale delle Assemblee legislative regionali. Per quanto riguarda l'attività legislativa e delle Commissioni, il Consiglio ha basato la sua attività sull'ascolto del territorio e sugli interventi per risolvere le criticità: sottolineo che molti provvedimenti sono stati approvati all’unanimità, dimostrazione di come questo parlamento regionale cerchi sempre attraverso il confronto di trovare una sintesi comune e condivisa".
All’incontro erano presenti anche il Vice Presidente del Consiglio Fabrizio Cecchetti e i Consiglieri Segretari dell’Ufficio di PresidenzaDaniela Maroni e Eugenio Casalino: la Vice Presidente Sara Valmaggi era invece impegnata nella seduta concomitante della Commissione Sanità.

In 12 mesi il Consiglio regionale ha “prodotto” questi risultati: 45 sedute di Consiglio regionale, compresa l'ultima del 29 dicembre, 45 leggi approvate, 101 mozioni, 150 ordini del giorno, 27 risoluzioni, 2 proposte di referendum, 1 proposta di legge al parlamento, 11 atti amministrativi, 24 atti di nomina, 1 proposta di regolamento e 13 provvedimenti di riorganizzazione interna, per un totale di 378 atti, confermando così una costante e significativa crescita del proprio lavoro, che emerge anche dal confronto con l’anno precedente. Nel 2014infatti l’Assemblea regionale aveva approvato complessivamente 11 leggi e 14 atti in meno. 
Le otto Commissioni permanenti e le quattro Commissioni speciali nel 2015 si sono riunite 334 volte approvando 237 atti tra cui 43 progetti di legge: hanno tenuto 340 audizioni e incontri che hanno visto presentarsi nelle varie sale delle Commissioni 1.050 soggetti.
 
Le principali leggi approvate
Tra le leggi approvate, la più importante è sicuramente la riforma della governance del sistema sociosanitario con la quale viene superata la separazione tra servizi sanitari e socioassistenziali. Un pacchetto di provvedimenti significativi è stato dedicato al commercio, dalla legge sui prodotti equosolidali a quella sulla manifattura tecnologica e sulla cooperazione, ed è stata interamente rivista la normativa regionale del comparto turistico. Legate al tema di Expo sono le leggi sul diritto al cibo, sul risparmio energetico e sugli orti didattici e sociali. Per la prima volta in Italia una Regione ha formalizzato una propria legge antimafia e di contrasto alla criminalità organizzata, approvata all’unanimità.

Expo e Forum mondiale: Consiglio protagonista
Il 2015 è stato l’anno di Expo anche per il Consiglio regionale lombardo, che ha dato il proprio contributo alla Carta di Milano e che è stato protagonista in numerosi appuntamenti e iniziative istituzionali, dall’Europe Day alla Settimana della Sassonia. E al sito dell’esposizione universale hanno fatto visita lo scorso 24 ottobre anche i circa 250 rappresentanti dei parlamenti regionali di Europa, America, Asia e Africa giunti a Milano per il primo Forum mondiale delle Assemblee legislative regionali e subnazionali, conclusosi con l’approvazione delManifesto di Milano, una carta dei diritti della democrazia che ribadisce la centralità delle comunità regionali in ogni processo decisionale.

Costi della politica
Un altro importante capitolo riguarda il tema della trasparenza e delle spese: l’Assemblea regionale è nuovamente intervenuta per continuare l’azione finalizzata a contenere i costi della politica, che ha confermato la Lombardia come la regione italiana con i costi della politica più bassi (2,66 euro soltanto per ogni cittadino). La razionalizzazione ha interessato anche l’organizzazione della struttura consiliare, dove la dotazione di dirigenti è diminuita di altre tre unità e scesa da 24 a 21. Nel 2016 si prevede un risparmio ulteriore di un milione di euro, confermando lo stanziamento di 507mila euro per i tirocini formativi e le borse di studio.

 
 
 

Ius soli: Sciopero della fame con insegnanti per approvare legge su cittadinanza e unire forze per #EroStraniero

Post n°331 pubblicato il 08 Ottobre 2017 da iusprecari
 
Foto di iusprecari

 

RICEVIAMO E VOLENTIERI DIFFONDIAMO

«Ringraziamo Luigi Manconi per averci proposto da subito di aderire allo sciopero della fame a favore dello Ius soli, a sostegno del digiuno intrapreso dagli “Insegnanti per la cittadinanza”, legando il suo appello anche alla nostra legge di iniziativa popolare “Ero straniero – L’umanità che fa bene” per superare la Bossi-Fini», lo annunciano in una nota il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi e la presidente Antonella Soldo.

«La mobilitazione degli insegnanti, lanciata per l’anniversario della strage di Lampedusa del 3 ottobre, è anche l’occasione di unire le forze sull’obiettivo su questa legge popolare che chiede innanzitutto la creazione di canali sicuri e legali di ingresso in Italia: una campagna sostenuta da centinaia di organizzazioni che hanno promosso quella sulla cittadinanza», proseguono Magi e Soldo.

«Così come quella legge popolare ha consentito di aprire nel nostro Paese un dibattito ampio sullo ius soli, con “Ero straniero” possiamo imporre alla politica e alla società un racconto sull’immigrazione diverso da quello demagogico che oggi domina il dibattito pubblico. Per cogliere questa opportunità dobbiamo raccogliere ancora almeno 10mila firme in 20 giorni. Se ce la faremo, potremo tagliare in sicurezza il traguardo e portare all’attenzione del Parlamento proposte concrete, ragionevoli e sostenibili per governare il fenomeno dell’immigrazione.

Alla base delle legge “Ero straniero” ci sono diritti e doveri certi per gli stranieri che vogliano venire a lavorare in Italia. Anche la legge sullo ius soli vuole garantire diritti e fissare doveri, ma per chi in Italia è nato e ha studiato. Proposte diverse, ma ugualmente fondate sul buon senso, sulla legalità e sull’umanità che fa bene a tutti», concludono il segretario e la presidente di Radicali Italiani.

QUI è possibile aderire allo sciopero.

Roma, 3 ottobre 2017

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