Creato da arianna_leggera il 12/12/2006

Novità_in_arrivo

"The best is yet to come"

 

 

La genesi

Post n°136 pubblicato il 04 Marzo 2009 da arianna_leggera

"Usi obbedir tacendo e tacendo morir"

 
 
 

"Lascia tutto e seguiti"

Post n°135 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da arianna_leggera

A volte mi capita di risentire il profumo di sapone di Marsiglia che aleggiava a casa di mia nonna. Un odore stampato nella memoria, che porta con sé un prezioso patrimonio di immagini, scene di vita vissuta, suoni, risate, abbracci e che ha il potere di scacciare immediatamente ogni ansia. Ricordo che, soprattutto d’estate, quel profumo si mescolava con gli aromi dell’immensa pianta di rosmarino che cresceva rigogliosa sul terrazzo, creando una miscela d’aromi impossibile da descrivere o da ricreare, ma avvolgente e rassicurante.

Mi tornano in mente infiniti pomeriggi passati a leggere o a giocare, spesso da sola, non per mancanza di compagnia, ma per scelta: ho sempre amato la solitudine, quello stato privo di malinconia ma pieno solo di me, dei miei pensieri e dei miei sogni. Prendendo spunto dai miei libri preferiti, inventavo storie incredibili, a volte esageratamente romantiche e melense, altre volte avventurose e ricche di colpi di scena. Complice l’ingenuità dell’infanzia, ero semplicemente me stessa. Esitavo a raccontare le magie di quei giochi ai miei genitori o ai compagni di scuola, ma vivevo il mio mondo con pienezza e gioia, senza inibizioni né paure, senza il timore di essere giudicata o di non essere compresa.

Ecco perché il ricordo di quel profumo di Marsiglia è capace di spazzare via tutte le negatività. Perché mi permette di riprendere per mano quella bambina che ancora cammina accanto a me, giorno dopo giorno, e che non ha mai smesso - nemmeno per un istante - di reclamare attenzione.

La strada per arrivare a stringere di nuovo quella manina è stata lunga e tortuosa, disseminata di ostacoli, alcuni dei quali mi sono sembrati insormontabili. Ma sono arrivata a destinazione. E quei muri che un tempo apparivano invalicabili sembrano adesso pareti di panna montata!

Come potevo non tornare qui, dove abita la parte più fragile e scintillante di me? Un giardino che è rimasto intatto nella sua bellezza, nonostante le razzìe di idioti barbari che hanno tentato di carpirne il segreto.


Guardate le donne ritratte nella foto qui sopra, scattata quest’estate durante il mio viaggio in Madagascar. Una mattina afosa di luglio a Morondava, strade polverose e dissestate, uomini su carretti trainati dagli zebù, decine di bambini a piedi nudi che corrono vociando, galline e capre che scorrazzano in libertà. Queste figure camminano con incedere fiero, spargendo raggi di colore con i loro abiti sgargianti. Ed emanano un fascino che va oltre ciò che possiedono o indossano. Laggiù, in quel pezzo d’Africa, ho visto villaggi dove i bambini hanno un solo vestito, giocano nel fango e la notte vanno a dormire in capanne con tetti di foglie. Ma non ho mai visto un viso triste. Solo sorrisi, solo gioia. E dal giorno in cui sono tornata a casa, vivo in uno stato di grazia!

 

 
 
 

Lavori in corso

Post n°134 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da arianna_leggera

Gentili utenti,
la primavera sta per tornare sul vostro blog preferito. Ancora poche ore e si concluderanno i lavori di ristrutturazione che cambieranno faccia al regno del "The best is always yet to come".
Nuova gioia, stessa donna di quasiunmetroeottanta. Stesso indirizzo, ma dotato di un innovato sensore che banna automaticamente le negatività.

Dotatevi di abbondanti dosi di popcorn, mettetevi comodi e abbandonate i cattivi pensieri.

Novità fresche in arrivo!

 
 
 

La favola di Arianna

Post n°133 pubblicato il 24 Giugno 2008 da arianna_leggera

Quando il bello arriva, non fa rumore.
E chi ha seminato raggi scintillanti di sole raccoglie fiori di una bellezza insperata.
Mentre la grigia pece ricopre con un velo pietoso la superficialità.

"Più si sale, più si resta soli", mi disse una volta qualcuno.
Su questa vetta, ora, provo gioie inaspettate, per la prima volta nella mia vita.

Cammino su sentieri vergini, costruiti con le mie mani. Metro dopo metro.
E porterò sempre con me le voci e le parole di chi ha saputo cogliere il mio scintillìo.

 
 
 

Abbraccio interetnico

Post n°132 pubblicato il 22 Aprile 2008 da arianna_leggera

Domenica 4 maggio Arianna sarà stretta in un kilometrico abbraccio con i Fratelli della Stazione.
Tutti Fratelli, senza distinzione di colore, razza o religione.
Perchè per noi la diversità è sinonimo di inesauribile ricchezza, da condividere giorno dopo giorno.
Prendete un treno, quattro ruote, una bici....e unitevi alla festa!

Perchè a cicere a cicere s'énghje 'a pegnate!

 
 
 

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