La cucina senza non si vivrebbe

Post n°19 pubblicato il 06 Giugno 2013 da mattegio68

Oggi, tuttavia, ho l'impressione che la cucina ideale abbia caratteristiche totalmente diverse dal passato. Da alcune ricerche condotte, a dire il vero in maniera poco scientifica, emerge che la gente desidera in realtà una cucina confacente al proprio modo di vivere. "Grande e luminosa", "abbastanza ampia per abitarci comodamente e per ricevere gli amici", "con un grande tavolo su cui mangiare e lavorare", "con una porta che si apre sul giardino", "con tutto a portata di mano", "non troppo ordinata - con post-it e magneti attaccati sul frigorifero" sono state alcune delle risposte a questo sondaggio informale. Il quadro che ne deriva non è quello di una cucina ricalcata sui modelli dei cataloghi o delle riviste, ma quello di un luogo semplice, tranquillo e accogliente al centro della casa.

Questa nuova enfasi sulla cucina intesa come spazio in cui vivere non deve offuscare la sua funzione primaria. Per essere comoda e piacevole, questa deve, prima di tutto, funzionare alla perfezione, il che significa includere elettrodomestici che coniughino l'efficienza con l'estetica, offrire sufficienti spazi di conservazione e di preparazione dei cibi, essere illuminata in maniera corretta e rispondere a svariate esigenze di natura pratica.
Sotto innumerevoli aspetti, la vita ai giorni nostri è fin troppo complessa: la cucina dovrebbe essere uno di quei luoghi in cui ci si rilassa.

Contenitore di servizio posto al centro della casa, questo pensile sfrutta al meglio lo spazio, conferendogli continuità. Pannelli scorrevoli schermano le zone di lavoro quando non vengono utilizzate. Palesemente ispirati a un laboratorio scientifico, questi fornelli a gas inseriti su un piano rivestito di piastrelle, costituiscono una piastra di cottura dalla massima flessibilità. Si tratta di un prototipo.

 
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Arredare con dipinti contemporanei, moderni, astratti - Qual č la differenza

Post n°18 pubblicato il 12 Luglio 2012 da mattegio68
 
Tag: quadri

Arredare con dipinti contemporanei, moderni, astratti - Qual è la differenza?

Quando si parla di quadri moderni, astratti e contemporanei in ambito arredamento, si fa spesso un po’ di confusione, perché i termini "contemporaneo", "moderna" e "astratto" possono essere utilizzata in modo intercambiabile.

Cominciamo con l’analizzare "l’arte moderna". L'arte moderna è una classificazione del periodo d'arte iniziato intorno nel 1870 grazie all’opera di impressionisti, come Claude Monet. Resta inteso che gli artisti moderni sono coloro che hanno sperimentato nuovi modi di vedere, hanno espresso nuove idee, hanno utilizzato nuove metodi . Ma tecnicamente il movimento dell'arte moderna si è concluso intorno tra il 1960 e il 1970, quando il termine "postmoderno" cominciò ad essere utilizzato e l'arte pop è diventata la nuova corrente artistica.

L'arte astratta è uno stile di pittura che esula dalla realtà. L'astrazione nella pittura ha iniziato a fare la prima comparsa nella scena artistica nel periodo di maggior sviluppodell’ arte moderna, infatti l’astrattismo è uno stile di pittura classificato nel movimento dell'arte moderna. I primi dipinti astratti cominciarono ad apparire in Europa realmente agli inizi del 1900 ad opera di artisti del calibro di Pablo Picasso e dagli altri del cubismo. Quindi, a differenza di quanto si crede, l'arte astratta non è nata in America dopo il 1940 da Jackson Pollock, timoniere del movimento dell'espressionismo astratto oltreoceano. L'arte astratta è uno stile di pittura e non una classificazione di un periodo d'arte, per questo motivo tanti pitturi continuano, ancora oggi, a dipingere quadri astratti.

La contemporaneità è ciò che ci porta nel periodo del nostro vissuto. Usiamo il termine "contemporaneo" per definire opere d'arte create nella nostra vita o nel momento presente. Cosìtutte le opere in fase di creazione in questo momento sono dipinti contemporanei, non importa quale sia lo stile. L’errore più comune è che le persone utilizzano generalmente il termine "arte contemporanea" per descrivere opere d'arte dal 1970 in poi.

Conoscendo ora le differenze dei diversi stili di pittura, spero che queste informazioni ti abbiano aiutato e non confuso ancora di più nella scelta del quadri per arredamento che meglio è in sintonia con il resto dell’arredo.

 
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Arredamento per esterni

Post n°17 pubblicato il 09 Maggio 2012 da mattegio68

Arredamento per esterni

Chi ha la fortuna di possedere un giardino tutto per sé sa bene che è fondamentale studiare accuratamente la disposizione degli spazi per poterlo sfruttare al massimo, soprattutto nel periodo estivo. A partire dagli ultimi anni, poi, l'arredamento per esterni sta ricoprendo un ruolo sempre più importante all'interno di una casa, paragonabile, quasi, a quello per interni; ciò è dovuto, principalmente, al cambiamento a cui si è assistito in questo settore, prima solo alla portata di poche persone, ma adesso sempre più diffuso, anche per chi vive in città ed è alla ricerca di un'oasi di tranquillità.

L'importante, infatti, non sono le dimensioni di un giardino, bensì la capacità di saper ottimizzare gli spazi al fine di sapersi ritagliare un piccolo angolino di pace ovunque vi troviate; se vi trovate all'inizio e non sapete come procedere, è sempre consigliato farvi supportare da un esperto del settore, che vi aggiornerà al meglio non solo riguardo alle ultime tendenze nell'ambito dell'arredamento per esterni, ma anche sulla disposizione degli elementi.

Ciò su cui sicuramente stanno puntando sempre più i designer outdoor living, sono la ricerca dei materiali e delle forme: da una parte, infatti, si stanno affermando in questo campo materiali sempre nuovi, come il polipropilene, il teak, il rattan, il pvc e diverse fibre sintetiche con effetto simile al midollino, al giunco ed al legno, tutti in grado di resistere all'usura del tempo e dell'aria aperta ma, allo stesso tempo, di forte impatto estetico e qualitativo.

Anche il design è sempre più all'avanguardia: i classici mobili da giardino lasciano spazio a veri e propri divani, poltrone, tavolini e sedie, tutti elementi utilizzati, solitamente, per l'arredamento degli interni. Sempre più di tendenza, infatti, è ricreare in giardino un ambiente minimal e moderno tipico dell'indoor living, ma con materiali e tessuti studiati appositamente per essere lasciati all'aria aperta senza preoccupazioni. I confini della casa si fanno sempre più labili, confondendosi tra loro.

Grande importanza, nell'arredamento di un giardino esterno, continuano a ricoprire sia le tende sia i gazebo, che le pergole, tutti elementi che non possono mancare soprattutto durante l'estate per proteggersi dal sole; anche in questo ambito la ricerca dei materiali si svolge continuamente per cercare soluzioni ottimali e ad un prezzo conveniente.
Sempre più persone, poi, desiderano vivere il giardino anche d'inverno, trovando soluzioni ottimali per creare pareti e tettoie che riparino dalla pioggia e dal freddo: via libera, quindi, al pvc, al policarbonato, alla tegola canadese o alle onduline, soluzioni che offrono il vantaggio di riparare dalle intemperie e, all'occasione, di essere anche rimosse.

Da non sottovalutare, infine, l'importante ruolo dell'illuminazione, fondamentale per tutti coloro che desiderano cenare o passare una serata all'aperto: lasciatevi conquistare dalla moltitudine di lampade da terra, proprio come se foste seduti tranquillamente sul divano di casa vostra. In alternativa, via libera a torce e lampioncini moderni e assolutamente di design.

 
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Pouf

Post n°16 pubblicato il 03 Gennaio 2012 da mattegio68

Pouf

Oggi scegliere un pouf significa acquisire molto di piu' della semplice comodità. Tutto si rivoluziona e cambia forma,aumenta il comfort e soprattutto aumentano le funzionalità. Dai semplici pouf, quelli che vengono scelti per il relax, ovvero per appoggiare i piedi, si passa ai pouf trasformabili, ovvero quelli che in poche mosse si trasformano in divani. Il pouf infatti permette anche di avere piu' posti a sedere e serve anche come contenitore. Usati anche come piani d'appoggio, possono essere coordinati a tessuti e divani. Possono anche essere dotati di ruote e trasportati da una stanza all'altra con estrema facilità.
Esistono vari modelli e vari linee tra cui la  linea di pouf che si può facilmente abbinare a divani sia classici che moderni. Si puo' ad esempio scegliere l'eleganza della finitura capitonnè oppure  la sobrietà della finitura liscia che possono essere arricchite da un piccolo schienale che rende il pouf una seduta.
In alternativa si possono anche scegliere pouf per camerette. Morbido e adattabile alla forma del corpo. Pensato per i bambini, dispobibile in una vastissima gamma di colori,in cotone, facili da pulire e anallergici. Sempre di moda il Muffin pouf poltroncina, il pouf poltroncina riempito di poliestere espanso, rivestimento sfoderabile in tessuto.La semplicità della forma tonda si rapporta alla ricchezza dei tagli come segni grafici, utilizzabili inoltre come tasche porta oggetti. Una tasca per la versione in dimensioni ridotte, due per la versione più accogliente.
Per gli amanti del cioccolato anche nelle stagioni calde, Muffin si presenta come una simpatica seduta, atta a comunicare le nostre propensioni naturali. Così come il pouf in ecopelle.
Il pouf è visto anche come il complemento d'arredo più versatile che c'è. Puoi usarlo come seduta, o come comodino, o come porta riviste, o non mettere limite alla fantasia, grazie a molteplici misure, forme, finiture, tessuti o pelli di rivestimento.

 
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Cosa sono le barriere architettoniche

Post n°15 pubblicato il 26 Ottobre 2011 da mattegio68
 
Foto di mattegio68

Cosa sono le barriere architettoniche? Si tratta di tutti quegli ostacoli non solo fisici, ma anche legati alle percezioni uditive e visive, che ostacolano o rendono difficoltoso il libero movimento di una persona, la fruizione di un servizio, l’accessibilità e la percorribilità di un luogo, che sia interno alle costruzioni oppure esterno ad esse.
Con il termine barriere architettoniche si identificano, quindi, quegli elementi che limitano gravemente la possibilità e la libertà delle persone di spostarsi in modo autonomo e sicuro.

Esempi di barriere architettoniche sono gli spazi ristretti in quanto non permettono l'accesso ad una persona costretta a muoversi su sedia a rotelle, oppure gli scalini o le rampe di scale eccessivamente pendenti per le quali si dovrebbero prevedere degli impianti montascale adeguati, tra i quali poi bisogna distinguere i montascale a poltroncina adatti per abitazioni private e per spazi interni, e i montascale per disabili che devono muoversi in carrozzina, che prevedono quindi una pedana che permette un sicuro e facile movimento lungo una rampa di scale sia curva che rettilinea.

In particolare, si distinguono le barriere localizzative e le barriere d’uso.
Le prime riguardano quegli ostacoli che impediscono l’orientamento negli ambienti, naturali o artificiali che siano. È il caso, ad esempio, dell’assenza di opportune  segnalazioni visive o sonore.
Le barriere d’uso, invece, hanno a che fare con l’inadeguatezza degli arredi sia nelle abitazioni private sia in luoghi pubblici, per forma, per altezza o per collocazione, che possono in alcuni casi ostacolare le attività delle persone disabili o dei bambini in particolare. È il caso, ad esempio, negli uffici postali o nelle banche delle postazioni eccessivamente alte, che rendono problematica la fruizione del pubblico servizio non solo ai disabili, ma anche agli anziani e in genere a tutte quelle persone che semplicemente non sono particolarmente alte.

 
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