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Messaggi di Marzo 2015

CIO' CHE VUOLE GESU' PER NOI...LINA LADU GERUSALEMME.

Post n°1218 pubblicato il 31 Marzo 2015 da linaladu

 

Carissimi lettori,oggi voglio farvi rifflettere a riguardo di cio' che Gesu' vuole da noi tutti.Egli non desidera vederci martorizzati ed appesi ad un legno,purtroppo quel peso lo ah portato LUI per salvare noi tutti,Gesu' e' amore ed e' questo che vuole da noi,sempre obbedienti alla sua parola ,lasciando andare preccetti di uomini,che con le loro perniciose parole e' decreti ,deviano chi in buona fede li ascolta.Miei cari ,io vi parlo in verita'e vorrei che ogni essere umano,provasse veramente,cio che io sento dentro la mia anima,GESU' ama e' ah preparato per tutti noi,nuovi CIELI E NUOVA TERRA,dove la pace regnera' sovrana per sempre,per questo vi dico: Nel corpo biologico ogni elemento ha una mansione specifica: esiste in quanto deve contribuire a far funzionare l’intero corpo, soprattutto le funzioni vitali di base e tutte le altre. Ognuno di noi é un individuo che ha una funzione all’interno dell’intero corpo mistico che é la Chiesa di cristo animata ed orientata dalla SS Trinità.Il nostro destino é quello di partecipare in Cristo al dinamismo trinitario. Tutto sarà così perfetto che ci stupiremo nella contemplazione perenne di come Dio è glorificato dalle nostre esistenze unite a Gesù Cristo per formare un solo corpo ed un solo Spirito.

Nulla di ogni gesto fatto in unione con Gesù Cristo verrà scartato: scopriremo con immensa gioia che ogni atto d’amore é suscitato dallo Spirito Santo ed é a vantaggio di tutta l’economia celeste. Il nostro stupore sarà immenso quando capiremo più chiaramente l’azione salvifica di Gesù Cristo nei nostri confronti attraverso la sua offerta al Padre e l’offerta di tutti coloro che hanno creduto in Lui. Ricordiamoci,che un giorno Vedremo chiaramente gli atti d’amore dei nostri antenati e dei nostri discendenti e la gioia sarà così piena che scaturirà dal nostro essere radiante una continua ed instancabile lode alla Trinità.

Se siamo convinti, allora, che davvero Dio ha un particolare progetto per ognuno di noi, ogni nostro pensiero o gesto assume una connotazione specifica  innestato in Gesù Cristo, il quale desidera che valorizziamo ogni momento della nostra vita, qualsiasi cosa facciamo.Il nostro agire, allora, é fare le cose in modo,STRAORDINARIO, ma ordinario,sempre,amabili,allegri,fiduciosi,amando tutti nello stesso modo che Gesu' a amato noi questo e' il sacrificio che Gesu' ci chiede,lo so' e difficile in questo mondo attuare questo,ma se ci riusciamo Gesu' si compiacera' di noi.Dunque
Nel momento della preghiera dedichiamo il nostro tempo a Dio, quando leggiamo o scriviamo diamo un senso alla nostra ricerca, quando dialoghiamo con un fratello facciamolo per sua edificazione, quando lavoriamo e aiutiamo il prossimo aiutiamo Gesù a costruire il suo Regno di pace, quando ammiriamo la creazione lodiamo il Creatore. Tutto, insomma, verrà ricapitolato in Cristo, anche il nostro essere quotidiano che rientra nel progetto divino.

DUNQUE CARI LETTORI,FACCIAMO IN MODO DI ESSERE ALBERI DI FRUTTO E NON DI BELLEZZA,IL NOSTRO MODO DI PRESENTARCI A DIO,SIA GIOIOSO E PIENO DI BUONA VOLONTA',GESU' NON CI VUOLE MARTIRI,MA VERI GUERRIERIE SUOI AMANTI,SEMPRE PRONTI AD ACCOGLIERLO AL SUO RITORNO,AMIAMOCI COME EGLI DESIDERA,SENZA ,
PROCRASTINARE IL SUO VOLERE...GESU' CI AMA....DUNQUE NON CROCCIFFIGGIAMOLO,OGNI ANNO COME USIAMO FARE...
VI ABBRACCIO CON AMORE VERO E' SINCERO..GERUSALEMME.

 
 
 

IL COMPITO DEL PROFETA...GERUSALEMME LINA LADU.

Post n°1217 pubblicato il 24 Marzo 2015 da linaladu

http://wol.jw.org/it/wol/mp/r6/lp-i/ia/2013/93

I profeti attingono dalla preghiera luce e forza per esortare il popolo alla fede e alla conversione del cuore. Entrano in una grande intimità con Dio e intercedono per i fratelli, ai quali annunciano quanto hanno visto e udito dal Signore. Elia è il padre dei profeti, di coloro cioè che cercano il Volto di Dio. Sul Monte Carmelo egli ottiene il ritorno del popolo alla fede grazie all’intervento di Dio, da lui supplicato così: “Rispondimi, Signore, rispondimi!”
(1Re 18,37).
  Nella Bibbia il profeta è un chiamato da Dio per essere un servo della sua Parola, e dunque un suo porta  aperta-parola nei confronti degli altri uomini. Egli è sempre intento a un movimento di carattere pendolare, che lo porta a essere come un traghettatore tra due rive: dalla parte di Dio per esortare il popolo, dalla parte del popolo per intercedere presso Dio. Il profeta è “una sentinella per la casa di Israele” (Ez 3,17), che non cessa di difendere i poveri, di pungolare il re, di denunciare i potenti, di condannare i sacerdoti che riducono il culto liturgico a un vuoto formalismo. Egli è pienamente inserito nella storia e dunque la sua preghiera “non è una fuga dal mondo infedele, ma un ascolto della Parola di Dio, … un’intercessione che attende e prepara l’intervento del Dio salvatore, Signore della storia” .

Per adempiere a questa loro delicata missione i profeti si radicano, per l’appunto, nell’ascolto della Parola di Dio: è da questo ascolto che nasce la loro preghiera, dalla quale essi “attingono luce e forza per esortare il popolo alla fede e alla conversione del cuore”. Il profeta tenta di narrare, in modo che, per gli altri puo' sembrare strano,ma,personalissimo, il suo rapporto con la Parola: la Parola può essere per lui un fuoco divorante, che lo costringe a parlare anche quando vorrebbe tacere; può essere come una mano che lo afferra e lo guida (cf. 1Re 18,46; Ez 8,1); può essere una parola che buca il suo orecchio (cf. Is 50,4-5); può assumere le sembianze di un libro da divorare (cf. Ez 3,1-3)… Immagini diverse che testimoniano un’unica verità di fondo: alla radice dell’essere del profeta vi è il coraggio di ascoltare; per lui il Dio invisibile diventa il Dio ascoltabile, alla cui chiamata egli deve fare assoluta obbedienza, anche a caro prezzo!

Per la tradizione biblica il padre dei profeti è Elia. Quest’uomo impetuoso, animato da una bruciante passione d’amore per il Signore Dio, dopo averlo ripetutamente pregato e invocato, sul finire della sua vita riceve da Dio stesso una grande lezione. Entrato in una caverna sul monte Oreb – secondo la tradizione, la stessa in cui Mosè aveva contemplato “le spalle di Dio” – Elia fa esperienza del Signore non nella potenza del vento, del terremoto, del fuoco, ma in una “voce di silenzio sottile” (1Re 19,12). Questo incontro decisivo insegna a lui e a noi che occorre esercitare giorno dopo giorno gli orecchi del cuore, affinché il cuore di pietra diventi un cuore capace di ascolto e di misericordia, che solo il Signore può donare; diventi un cuore che prega e intercede per tutti gli uomini, a immagine di quello di Dio.

Cosi' sono io;credetemi,i miei anni non sono stati facili da passare,

tra rifiuti e grandi prove ma in verita' vi dico:sento in me una forte potenza,

anche se delle volte,il peccato,mi sta' d'avanti e' cio' che non vorrei fare facio,

ma il SALVATORE ad ogni profeta ,al posto della lingua ha messo un'affilata spada,

tagliente,da spezzare ogni peccato...chi sapra' resistere al loro profettizzare???

Vorrei,arrivasse presto il tempo che possa camminare con ELIA,saremo unit ialla luce

fulgente del SIGNORE..il SALVATORE con noi camminera'...DIO aprira' il nostro sentiero.

Non ci sara',altra  tale bellezza se non quella,che DIO donera' ad ogni uomo.

CONVERTITEVI....SENZA PROCRASTINARE..GESU' PRESTO ARRIVA..

VI DONO LA PACE DEL PADRE...DEL FIGLIO..E...DELLO ..SPIRITO SANTO .AMEN..

IN FEDE GERUSALEMME.


 
 
 

TI RENDO GRAZIE PADRE...TUA GERUSALEMME.

Post n°1216 pubblicato il 21 Marzo 2015 da linaladu

http://www.varbak.com/galeri/foto-di-narcisi-gialli-nb4537.jpg

Dio,Creatore del cielo e della terra. Padre di Gesù e Padre nostro. Benedettosii Tu, Signore, Padre che sei nei cieli, perché nella tua infinitamisericordia Ti sei chinato sulla miseria dell'uomo e ci hai donato Gesù,tuo Figlio, nato da donna, nostro salvatore e amico, fratello e redentore.Grazie, Padre buono, per il dono della vita e dell'anno giubilare; fa' che esso sia un tempo favorevole, anno del grande ritorno alla casa paterna, dove Tu,pieno di amore, attendi i figli smarriti per dar loro l'abbraccio delperdono e accoglierli alla tua mensa, rivestiti dell'abito di festa.Grazie PADRE,per tutte le gioie che mi doni,fa che io sia sempre,il dolce profumo dell'amore del CRISTO..fa,che possa essere sempre,degna di ogni tuo dono...In questi giorni che si ricorda la morte e resurrezione di tuo FIGLIO...voglio chiederti perdono da parte di tutti noi
 PERDONA PADRE I NOSTRI PECCATI,RIPORTACI ACCANTO A TE.AMEN.

IN FEDE LINA LADU GERUSALEMME.PACE.

 
 
 

CONVERTITEVI !!! IL TEMPO E' VICINO.

Post n°1215 pubblicato il 13 Marzo 2015 da linaladu

http://i.imgur.com/WY78PRd.jpg?1

Cari lettori,oggi ancora per l'ennesima volta,voglio incitarvi alla conversione,poiche'
il tempo scorre a passi veloci e cio' che deve venire,ritornera',squilli di tromba e' scalpitio
di cavalli precederanno il grande giorno,giorno di buio e' di tremore ,per chi non ha
ascoltato la voce dell'ETERNO.Non aver paura di parlare ad alta voce,anche urlando
 dicendo a tutti che si convertano o sara' la fine .


Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori, Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini» e subito lasciarono le reti e lo seguirono.Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre,anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui ...
L’evangelista Marco denunciava la stupidità del potere,ma ogni qualvolta il potente
cercava di soffocare una voce di denuncia il Signore ne suscita una ancora più forte.
E’ quello che ci scrive Marco nel suo vangelo,al capitolo 1, dal versetto 14.“Dopo che Giovanni fu arrestato”,è il primo conflitto tra il potere e un inviato di Dio,Ma ogni volta che un servo cercavano di farlo tacere,
Dio suscitava una voce ancora più forte.“Dopo che Giovanni fu arrestato”,letteralmente ‘consegnato’“Gesù andò nella Galilea”incominciando nella regione lontana,dall’istituzione religiosa giudaica, una regione a contatto con i pagani dove la mentalità poteva essere un poco più aperta.“Proclamando il vangelo di Dio”,cioè la buona
notizia,E qual è la buona notizia di Dio? Che Dio è diverso da come i sacerdoti l’avevano presentato.
E’ un Dio completamente diverso. Non è un Dio che chiede, ma un Dio che dà, Non è un Dio che castiga, ma un Dio che perdona, un Dio buono, Questo è il contenuto della buona notizia del vangelo di Dio che Gesù proclamava. Dio è amore e il suo amore viene offerto in maniera incondizionata ad ogni persona,Questa è la buona notizia che Gesù proclama.“E diceva: «Il tempo è compiuto»”.Per esprimere il tempo GESU' adoperava un termine che significava l’occasione propizia, da prendere al volo perché poi rischia di non ripresentarsi.“«E il regno di Dio è vicino»”.Per Regno di Dio si intende la signoria di Dio. Nella nuova relazione con Dio che Gesù propone, quella,con il Padre, non c’è più una legge, un codice esterno nel nuovo REGNO ma c’è l’accoglienza e la pratica di un amore simile al suo, Il Dio di Gesù governa gli uomini comunicando loro interiormente la sua stessa forza, il suo stesso Spirito che li rende capaci di amare generosamente come da lui ci sentiamo amati, ma per far sì che questo diventi realtà, c’è bisogno di una decisione da parte dell’uomo, la conversione il verbo convertire che indica un ritorno alla religione, a Dio,indica un cambio di mentalità che incide profondamente nel comportamento, una rinuncia all’ingiustizia e l’orientamento della propria esistenza al bene degli altri al servizio di DIO.Questa è la conversione alla quale Gesù chiama, perché il regno di Dio diventi realtà. Per regno di Dio in questo vangelo si intende una società umile, dove anziché il salire ci sia lo scendere, dove anziché comandare ci sia il servire e soprattutto dove anziché l’accumulo dei beni ci sia la condivisione. Allora per far questo ci vuole una conversione, un cambiamento di rotta,Gesù invita a credere in questa buona notizia. E qual è la buona notizia? Che Dio governa gli uomini,Ma Gesù per fare questo ha bisogno della collaborazione degli uomini. Ecco perché“passando lungo il mare di Galilea amplia l’orizzonte del messaggio, che non è rivolto soltanto alla Galilea, ma è rivolto a tutto il mondo pagano. Vide Simone e Andrea,Mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro di me»”,questo e l’invito che Gesù fa risuonare continuamente nel vangelo come ieri oggi:perché lui sa come realizzare il nuovo regno di Dio.“«come riferimento dell’evangelista al capitolo 47 di Ezechiele dove viene presentata la terra promessa. Quindi il regno di Dio è una realtà che adesso già sta emergendo attraverso la chiamata dei fratelli.

Ma perché Gesà li chiama a diventare pescatori di uomini? Gesù non li invita ad essere pastori, non li invita ad essere guide, non li invita ad essere maestri, ma pescatori.Qual è il significato? Pescare un pesce significa tirar fuori una persona dal suo habitat naturale per dargli la morte di quello che erano prima per rinascere a nuova vita.Gesù richiama e invita è: mentre fino ad allora hanno vissuto per il proprio interesse, dopo devono vivere per l’interesse degli altri; mentre fino ad ora a pescato per se,dopo deve pescare per gli altri, per comunicare vita agli altri.

Allora Gesù li invita acollaborare alla sua azione nel proporre e praticare concretamente la prima azione che si fa è quella di togliere gli uomini da ciò che può dar loro la mortee donare vita eterna. Se ciò che da la vita è la rinuncia al proprio interesse, quello che da la morte è vivere esclusivamente centrati sul proprio interesse, sulla convenienza.saranno proprio coloro che sono centrati sulla propria convenienza, sul loro interesse, questi sono gli acerrimi nemici di Gesù.“ quindi senza esitazione immediatamente, questi primi discepoli, accolsero l’invito di Gesù, ma Gesù continua e questa volta lo rivolge a due fratelli che hanno nomi ebraici; sono Giacomo e Giovanni, quindi più attaccati alla tradizione e saranno quelli che nel vangelo poi mostreranno delle difficoltà nel seguire Gesù. Ma anche questi al momento lasciarono il padre Zebedeo“sulla barca con i garzoni e andarono dietro di lui”.Quindi l’intento di Gesù è quello di chiamare persone che con lui collaborino facendosi portatori di vita a quanti vivono in un habitat di morte.

Dunque se coloro che sono stati chiamati dallo stesso GESU' hanno avuto difficolta'immaginiamoci ,hai tempi nostri,dove il potere regna sovrano,dove il vero credente viene deriso ed umiliato,ed il profeta che porta la vera parola viene allontanato come un lebroso,io lo dico per mia esperienza personale,ma in verita',ogni qualvolta che vengo,maltrattata,divento piu' forte e la mia lingua diventa una spada a doppio taglio.

DUNQUE CARI LETTORI,NON SCORAGGIATEVI ANDIAMO AVANTI ,SEMPRE PRONTI

AD OGNI SEGNO CHE IL SIGNORE VORRA' INVIARCI.

IN FEDE LINA LADU GERUSALEMME.


 
 
 

IO SO SIGNORE !!!

Post n°1214 pubblicato il 03 Marzo 2015 da linaladu

http://i.imgur.com/elVjeHI.jpg

Io so Signore,che tu sei presente fra noi?
So vedere l’amore,nei doni che vengono da te?
Chi può trasformare in un canto,i pesi portati nel cuore?
Tu solo il Vivente, il Santo,che accogli e salvi il dolore.
I miei gemiti e i pianti segreti,dal mio cuore risalgono al cielo
con grida di santi e profeti,divengano un cantico nuovo.

L’Agnello da sempre immolato,le lacrime asciuga dagli occhi
col vino che in croce ha pigiato,mi riempia di forza e' d'amore.
O unico Amante dell’uomo,o unico Amato in eterno
o unico Amore fedele,ricevi la gloria in eterno.AMEN.

TI AMO...TUA GERUSALEMME......ALLELUJA.


 
 
 

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