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Messaggi del 19/11/2014

LA FEDE E' I CONSIGLI DI GESU'.LINA LADU.

Post n°1196 pubblicato il 19 Novembre 2014 da linaladu

http://www.cattedraleacquaviva.it/wp-content/uploads/2013/02/CURACI%C3%93N-DEL-PARALITICO.B.MEGF_.SABADO-07-FEBRERO-DE-2010.curacion-del-paralitico.jpg

 

Fratelli e sorelle carissime Ancora un messaggio d’incoraggiamento alla fede e di esortazione a non trascurare il nutrimento del proprio spirito con la lettura e la meditazione quotidiana della Parola di Dio viva che ci interpella in questo tempo da vicino, da cui la fede nasce e con la quale si alimenta e cresce,facilitando il percorso di santita’ che DIO ha offerto ad alcuni.

  

La piscina di Betesda, che letteralmente vuol dire “Casa della Misericordia”, si trovava a Gerusalemme ed era un luogo di raccolta di ammalati e d’infermi di ogni tipo, che vi affluivano in gran numero perché speravano nell’intervento divino nella loro vita e credevano che in quel luogo avrebbero potuto ricevere la loro guarigione miracolosa. A Betesda infatti Dio manifestava la Sua Misericordia inviando in determinati momenti un angelo ad agitare le acque, e il primo che se ne accorgeva e s’immergeva, guariva immediatamente da qualunque malattia fosse affetto. 

 

Dalla Galilea, Gesù si era recato a Gerusalemme per partecipare ad una festa dei Giudei, probabilmente la Pasqua, e aveva affrontato circa tre giorni di faticoso cammino in salita, dato che tra la Galilea e Gerusalemme c’è un dislivello di  900 metri, pur di ubbidire ai comandi del Padre, gli Ebrei infatti celebravano le feste sulla base degli insegnamenti della Scrittura. Di certo altre volte si era recato in quella città, ma quella fu la prima volta in cui ministrò agli infermi per dimostrare che era Lui la Misericordia di Dio fatta carne, Colui che “… perdona tutte le iniquità e guarisce tutte le infermità” Salmo 103:3.  

 

Gesu’ non raccontava le parabole per condannare,ma per insegnare, per salvare coloro che si dirigevano in strade sbagliate,per mostrare una direzione che l’essere umano non vede ma percorre in questa dimensione terrena ,o in ogni caso non vuole percorrere in verita’, Gesu’ si adopera,ma chiede all’essere umano la fede,  "alzati "cammina", " la tua fede ti ha salvato" e cosi via,il vangelo insegna bene queste cose,nel cuore di Gesu’ vive l’amore per ogni creatura,anche tra coloro che sono lontani dalla volonta’ di DIO, anche tra coloro che gli hanno fatto del male, l’amore ostinato che Gesu’ manifesta e’ l’offerta  della Santita’ donata per prima a i suoi Discepoli piu’ cari,piu’ vicini a lui, cio’ che il Padre ha donato a lui Gesu’ fa di tutto perche sia anche dei suoi Discepoli , e’ una attitudine che nei secoli e’ rimasta invarita il guarire continuamente chi e’ nel peccato  e offrire la santita’ ai suoi discepoli, il vangelo lo insegna in tante occasioni, qualcuno rinuncia e va via deluso, ama di piu’ se’ stesso e le ricchezze terrene,qualcuno lo segue e si compromette realmente mettendo in gioco le proprie certezze terrene affidandosi pienamente a DIO,  dal vangelo si capisce anche che Gesu’ e’ quel tramite che dona la santita’, non fa’ altro che presentare la fede del Discepolo al Padre, di colui che ha amato e risposto al suo amore con la fede in lui, la cosa piu’ gratificante  che innalza un essere umano agli occhi di DIO e’ la sua fede, la fede interiore che spinge una singola persona a percorrere una strada rischiando,affidandosi a colui che DIO ha mandato,  oggi forse qualcuno e’ convinto che la santita’ e’ il risultato di una pressante e ripetitiva campagna publicitaria fatta in televisione, qualcosa costruita a pennello agli occhi degli uomini ,no,non e’ cosi, e’ qualcosa che va’ presentata agli occhi di DIO,che guarda non cio’ che lasciamo apparire ,ma le nostre azioni ,cio’ che abbiamo realmente nel cuore, quel che abbiano donato e rischiato di noi stessi per amore di DIO e per amore dell’altro.

 

Ogni giorno sotto i portici della piscina si ammassava un gran numero di ammalati e d’infermi, ma fra i tanti Gesù fu attratto da un uomo che giaceva paralizzato. Quegli infermi rappresentano coloro che, vivendo nel peccato e imbrigliati nei vizi, sono spiritualmente storpi, ciechi o paralitici, e se Gesù fu mosso a compassione proprio dal paralitico è perché rappresentava l’uomo spiritualmente morto nei falli e nei peccati (Efesini 2:1), desideroso di cambiare la propria condizione ma impossibilitato a farlo. Pur vivendo immobilizzato da trentotto anni, non aveva perso la speranza nella guarigione divina, tanto che si trovava anche lui in quel luogo, e alla domanda: «Vuoi essere guarito?» postagli dallo sconosciuto , dapprima rispose autocommiserandosi, ma poi, al comando: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina», credette, si alzò e camminò. La sua fede, accompagnata dall’azione, creò ugualmente i risultati sperati;  quell’incontro con Gesù gli cambiò radicalmente la vita, mentre se avesse deciso di non credere, sarebbe rimasto nella sua paralisi.

La raccomandazione “non peccare più affinché non ti avvenga di peggio”,  può lasciare perplessi e far riflettere su cosa può esserci di peggio della paralisi. Ricevere il miracolo di una guarigione fisica non assicura infatti la salvezza,  occorre prendere le distanze dal peccato,e quale’ il peccato?

Quell’uomo non sapeva di parlare con Gesù, il Messia, eppure credette, credi che sono il figlio di DIO ? credi che sono stato mandato da DIO? Alzati!!! ecco il richiamo alla fede, togliere questa possibilita’ al paralitico prendendolo di peso e alzandolo e come togliergli la possibilita’ di mostrare a DIO la sua fede, togliergli la possibilita’ di arrivare alla santita’ in altri casi, potrebbe nel cuore del nostro Signore Gesu’ esserci questo intento ? Gesu’ e’ un uomo forte e coraggioso , ha la certezza di DIO alle sue spalle, non deve dimostrare niente a nessuno,solo l’amore per DIO e per il prossimo,la sua felicita’ e la felicita’ altrui , ma ha lasciato a tutti coloro che incontrava  nella loro debolezza la possibbilita’ di esporre la propria fede a DIO .

 Il paralitico a ciò che gli aveva detto  senza esitare ubbidì, invece di mettere in azione il suo razionalismo, si alzò e camminò. L’ubbidienza a Cristo gli giovò l’istantanea guarigione,la liberta’ e l’amore di DIO si fece carne per lui ,lo ha cosi potuto toccare con mano,cio’ ha cambiato realmente il corso della sua vita, ma gli fece anche sperimentare la persecuzione dei religiosi che, pur trovandosi nella Casa della Misericordia, non riconobbero l’amore, la misericordia e la potenza di Dio, né gioirono per quella guarigione, perché il loro bigottismo glielo impediva, ed ubriachi di religiosità com’erano, seppero solo cogliere l’inosservanza alla Legge, il fatto che in giorno di sabato quell’uomo portasse a casa il lettuccio su cui prima giaceva. Saputo infine che quell’ordine veniva da Gesù, cominciarono a perseguitarLo, tramando persino di ucciderLo,perche’ incitava alla disobbedienza della legge che loro conoscevano. 

 

 

 

Non cerchiamo di far dire a Dio ciò che noi vogliamo, e quando parla, ascoltiamoLo ed ubbidiamo nella fede, perché dal Suo trono scende una parola perfetta, il meglio per noi, la soluzione al problema! Credergli equivale a trasformare la nostra speranza in certezza, e agire sul rhema trasforma la certezza in realtà, infatti le cose che avevamo sperato si concretizzano miracolosamente, i problemi trovano soluzione, la vita cambia! 

La Sua parola solleva dallo stato di paralisi spirituale, dà vita e guarigione, infonde energie nuove, come le ricevette quell’uomo che, una volta guarito, fu in grado di trasportare il suo lettuccio.

Nella volonta di chi viene dall’alto ce’ sempre il sogno del dono della Santita’ da realizzare nella persona incontrata e amata,DIO può fare la Sua parte, la più importante e determinante, solo se l’essere umano per fede e senza esitare agisce sulla Sua  volonta’ e ascoltando la sua parola puo’ essere quel tempio che puo’ diventare Santo. 

 

-   

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno ,è un Dio di misericordia pieno di amore che vede le nostre miserie e si accosta anche a noi, come al paralitico di Betesda, per dirci: “Vuoi essere guarito?” dandoci così un obiettivo, per metterci in guardia: “…non peccare più affinché non ti avvenga di peggio”," Alzati e cammina" bisogna per dare soluzione soprannaturale ai nostri problemi;  perché nella nostra vita le situazioni negative cambino, dobbiamo cercare la Sua faccia, il suo cuore,e accoglierlo nella propria vita, allora le nostre speranze diverranno miracolosamente realtà!

IN FEDE LINA LADU.GERUSALEMME.

 
 
 

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