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swim4life memorial casale

Post n°818 pubblicato il 03 Gennaio 2013 da Swim76
 

1° Trofeo Swim4life -Memorial Casale
Like the Wind

Dopo aver vissuto il nuoto con una certa intensità e sensibilità e partecipato attivamente in particolare al settore master, Swim4life organizza il 1° Trofeo Swim4life – Memorial Casale, valido per il Circuito Supermaster FIN 2012/2013 che si terrà domenica 28 aprile 2013, presso la piscina Comunale di Giugliano, alle porte di Napoli, in Via Pigna.
L’impianto che ospiterà l’evento offre ampi spazi con un bordo vasca molto grande che comprende la vasca da 25 metri ad 8 corsie con blocchi inclinati anti scivolo di ultima generazione e la vasca per il defaticamento atleti.
Una imponente tribuna da oltre 700 posti a sedere costeggia la vasca alla quale si ha diretto accesso anche dagli spogliatoi e dall’ingresso principale dell’impianto.
Ampi spogliatoi muniti di numerosi armadietti e punti doccia e phon offrono una sicura comoda accoglienza agli atleti.
Una vetrata separa il piano vasca dal solarium e dalle spaziose aree esterne di cui vanta l’impianto.
L’evento è stato pensato e voluto principalmente per ricordare ed onorare la memoria di Marco Casale, uno degli ideatori e padri del progetto Swim4life, tragicamente scomparso il 28 agosto del 2011 in un incidente aereo.

060Marco Casale è stato il web master ed il grafico del portale web Swim4life.it, oltre ad essere una delle menti che hanno ideato questo progetto che giorno dopo giorno ha guadagnato sempre più importanza nel mondo acquatico.

Il nostro amico Marco è stato un nuotatore master come noi, una persona sempre molto disponibile con tutti, professionale, buono, leale e sincero davvero come pochi su questo mondo, grande compagno in acqua e fuori.
Il programma gare ed i premi speciali sono stati pensati esclusivamente per onorare Marco che nella sua vita ha amato il nuoto così come noi e che con la sua scomparsa ci ha dato ulteriore possibilità di riflette in maniera profonda sul senso della nostra esistenza su questo mondo e su come vivere i nostri giorni.

magnini“Sono onorato di far parte di questa staffetta” disse Marco prima e dopo la sua ultima gara, la staffetta 4x50 stile libero a cui prese parte ai Campionati Italiani Master del 2011 quando insieme ci abbracciammo forte, senza sapere che fosse stata l’ultima volta.
Le sue gare preferite erano quelle a stile libero, ma oltre al nuoto Marco ha amato anche il mare e la vela, sua grande passione. Ecco perché si istituisce il trofeo speciale “Like The Wind”  - Come il vento, che andrà all'atleta maschile che totalizza il miglior punteggio tabellare della combinata 50/100 SL.

Saranno inoltre premiate la migliore prestazione individuale femminile e maschile con un kit della Head Swimming che comprenderà una cuffietta 3D, un paio di occhialini specchiati ed un costume da gara con la classica fiamma della Head, utilizzato anche da Filippo Magnini!

Ancora saranno premiate la prima staffetta femminile e maschile di ogni categoria con un prodotto tipico e tutte le migliori prestazioni tabellari di ogni gara con un kit della Hand che comprenderà un telo in microfibra, una borsa a tracollo modello “postino” ed una cuffia, tutto personalizzato e marcato Swim4life! I premi in palio per le migliori prestazioni non sono cumulabili.

Per la classifica società saranno premiate le prime 8 squadre che totalizzeranno il miglior punteggio complessivo, tenendo conto dei migliori 20 punteggi per ogni società. Le staffette (1 per categoria) concorreranno al punteggio delle società ai fini della classifica finale.

Il 1° Trofeo Swim4life - Memorial Casale è gemellato con il 2° Trofeo Aquateam in programma il 5 maggio a Pomezia. Al termine della manifestazione di Pomezia saranno premiati con materiale tecnico e prodotti tipici di entrambe le località, i primi 5 atleti che avranno partecipato ad entrambe le manifestazioni in 4 differenti specialità e che avranno totalizzato il miglior punteggio tabellare complessivo.

La manifestazione sarà seguita dallo staff di Swim4Life che dedicherà al Trofeo uno speciale con articoli di presentazione e resoconto delle gare, con galleria foto e video dell’intero evento.

075 081

Programma gare:

28 aprile

Ore 7.45: riscaldamento

ore 8.45: 200 misti - 200 dorso - 100 farfalla - 50 rana - 100 stile libero

078

Pausa

Ore 13.50: riscaldamento

Ore 14.50: 400 stile libero - 50 farfalla - 100 rana - 50 dorso - 50 stile libero

Evento speciale: Mi-Staffetta 4x50 misti “dream team”

staffetta 4x50 stile libero

La mi-staffetta 4x50 misti “dream team” sarà composta da atleti della nazionale Assoluti ed Atleti Master che comporranno un’unica squadra. Gli atleti master saranno selezionati in base ai più veloci nelle gare dei 50 metri.

Ulteriori fasi di riscaldamento da 20 minuti saranno inserite durante la giornata.

MasterSwim+ di Paolo Bossini, Michele Cosentino, Lorenzo Benatti ed Enrico Zito saranno presenti all’evento con un stand ufficiale.

Inoltre anche Head Swimming ed Hand saranno presenti al 1° Trofeo Swim4life – Memorial Casale con uno stand ufficiale.

In futuro saranno date ulteriori informazioni in merito all'evento al quale vi aspettiamo con grande entusiasmo!

 

 
 
 

swim4life trailer trofeo

Post n°817 pubblicato il 18 Dicembre 2012 da Swim76
 

1° Trofeo Swim4life
Memorial Marco Casale

 
 
 

trofeo

Post n°816 pubblicato il 08 Novembre 2012 da Swim76
 
Foto di Swim76

1° Trofeo Swim4life
Memorial Marco Casale

E' una piccola goccia,

ma l'emozione già sale nel pensare all'evento che stiamo preparando per te.


MARCO

 
 
 

I nonni del nuoto che fanno record

Post n°815 pubblicato il 31 Ottobre 2012 da Swim76
 

Inossidabili nel fisico e nello spirito!

Ecco come il nuoto master può essere l’arma in più.

Nannavecchia_Maraffi_Martini_Zilberstein_Mondiali_Master_Riccione_2012_2di Paco Clienti.
Più pungenti dei 4 dell’apocalisse, più uniti dei 4 moschettieri e più eroici dei Fantastici 4! Di chi stiamo parlando? Dei 4 master della Partenope Nuoto, Nicola Nannavecchia, classe 1992, cat. M90, Leone Zilberstein, classe 1930, cat. M80, Luigi Maraffi, classe 1927, cat. M85 e Francesco Martini, classe 1943, cat. M65. Questi “ragazzi” hanno formato un quartetto davvero eccezionale alla Partenope Nuoto, uniti ed amici veri, dentro e fuori dall’acqua, diventando così una guida ed un esempio, non solo per la loro squadra, ma per tutto il movimento master nazionale. Il loro spirito giovane, nell’affrontare le competizioni ed anche la vita di tutti i giorni da quanto raccontano, può essere motivo di riflessione per tanti atleti master ed anche per tante altre persone che stentano ad affacciarsi allo sport.
Ma oltre ad essere un vero e proprio simbolo, i quattro della Partenope stanno collezionando una serie di risultati incredibili che ambiscono a rimanere nella storia del nuoto master per molti anni.

Insieme infatti hanno messo a segno ben tre Record Italiani nella passata stagione, uno in vasca corta con la staffetta 4x50 stile libero M320-359 con il crono di 3’15’’37, polverizzando letteralmente il 3’44”87 della D.L.F. Livorno registrato nel 2007 con Canessa, Seghieri, Paoli e Cioni e gli altri due in vasca lunga, con la 4x50 misti M320-359 fermando il crono su 3’31”94, quest’ultimo record nel record visto che Luigi Maraffi segnò nell’occasione anche il Record Italiano dei 50 dorso con 53”43 e con la 4x50 stile libero con il crono di 3’09”19, questi ultimi due agli ultimi Campionati Italiani di Bari 2012!
Nannavecchia_premiato_con_BrunelleschiOltre i tre record nazionali fatti insieme, Nannavecchia (nella foto a destra in una premiazione insieme a Celio Brunelleschi), Martini e Maraffi vantano anche alcuni record individuali: Nicola Nannavecchia detiene i Record Italiani in vasca lunga dei 50 dorso con 1’06”90 e 100 SL con 2’21”87 ed in vasca corta dei 50 SL con 56”43; Luigi Maraffi detiene i Record Italiani dei 200 dorso M80 con 4’20”14 in corta e 100 SL M85 con 1’44”15 e 50 dorso M85 con 53”55 in vasca lunga.
Oltre i Record Italiani FIN, i quattro ragazzi detengono anche importanti risultati nelle competizioni UISP, tutti in vasca lunga:
- Record Italiano 50 SL M65 Francesco Martini con 32"31
- Record Italiano 100 SL M65 Francesco Martini con 1'13"79
- Record Italiano 50 SL M85 Luigi Maraffi con 43"88
- Record Italiano 100 SL M85 Luigi Maraffi con 1'40"27
- Record Italiano 50 dorso M85 Luigi Maraffi con 52"97
- Record Italiano 100 SL M90 Nicola Nannavecchia con 2'18"13
- Record Italiano 50 dorso M90 Nicola Nannavecchia con 1'10"11
Nannavecchia_argento_Mondiali_Master_Riccione_2012I quattro della Partenope hanno sfiorato l’impresa di salire al podio dei primi tre ai Mondiali Master di Riccione 2012 dove si sono classificati al 4° posto con la 4x50 SL con il crono di 3’09”19 ed al 6° posto con la 4x50 misti con il crono di 3’31”94. Ma un argento lo hanno portato a casa con il 50 rana individuale Nicola Nannavecchia che fermò il crono su 1’08”83!
Indubbiamente rappresentano un valore importante, non solo per tutto il nuoto master, ma anche per lo sport in generale. È con immenso piacere, e non lo nascondo, con immenso divertimento, che i quattro si sono raccontati in un’intervista speciale per Swim4life nella quale sono emersi significati importanti da trasmettere a tutti!

Da quanto tempo praticate nuoto e da quando fate gare?
N. Nannavecchia: “praticamente dopo il mio pensionamento nel 1987. Volevo impiegare il mio tempo libero e così iniziai a fare nuoto. Ma ci tengo a dire che fu un mio caro amico che si chiama Mario Monte, un grande campione di nuoto, dorsista, che mi consigliò ed invogliò a fare nuoto”;
L. Zilberstein: “la mia avventura da nuotatore è un po’ singolare. Io non ho mai fatto nuoto da giovane, ho iniziato nel 1996 dopo l’operazione per la ricostruzione della cuffia dei rotatori, prima della spalla destra e poi della sinistra. Mi fu consigliato di tenermi in movimento con uno sport e così decisi di iniziare a nuotare”;
F. Martini: “ho iniziato grazie a mio figlio. Lo portai in piscina per fare attività ed io insieme a lui. Il fatto è che mio figlio ha voluto lasciare ed io sono rimasto e così faccio parte della Partenope dal 1994. Mi hanno nominato capitano della squadra, cosa che mi rende fiero visto che tengo molto a questo gruppo, specialmente ai “ragazzi” che sono oggi qui con me” – riferendosi ai compagni di mille avventure;
L. Maraffi: “ho iniziato a nuotare all’epoca della 2^ guerra mondiale, al Circolo Posillipo che allora si chiamava Giovinezza. Feci 3-4 anni da nuotatore agonista e poi lasciai. Dopo anni di inattività, ho ripreso solo nel 1994 con la Partenope con la quale ho iniziato poi l’avventura nel settore master di cui ignoravo l’esistenza”.

Nannavecchia_Maraffi_Martini_Zilberstein_Mondiali_Master_Riccione_2012Cosa pensano i vostri familiari dell’impegno che portate avanti nel nuoto master?
N. Nannavecchia: “io sono vedovo già da 11 anni, ma i miei figli sono entusiasti delle mie prestazioni, in piscina si intende, perché solo di quelle possiamo parlare” – afferma con invidiabile ironia il Nannavecchia;
L. Zilberstein: “cosa pensano effettivamente non lo so, posso dirti cosa mi dicono…scherzi a parte, sono contenti, soddisfatti, solidali, sopportano. Trovano giustificata questa passione”;
F. Martini: “mia moglie approva in pieno visto che l’altra mia passione è il tennis che però porta più possibilità di infortunio. È molto contenta quindi che io nuoti anziché fare tennis”;
L. Maraffi: “i miei familiari approvano in piano, con mia moglie in testa. Ovviamente mia moglie è quella che cerca di tenermi di più a freno, raccomandandomi di non tirare troppo nelle gare. Ma come si fa dico io, a non tirare in una gara?”

Quando tornate a casa dopo una gara, nella quale magari avete fatto anche un bel risultato, come vi sentite?
N. Nannavecchia: “mi sento molto appagato e soddisfatto”;
L. Zilberstein: “come consiglia il mio amico Francesco (Martini n.d.r.), l’importante è partire ed arrivare! Vincere, o piazzarsi al podio, fa piacere, ma non è al primo posto per quanto mi riguarda. Mi piace nuotare perché ne traggo giovamento fisico e mi permette di frequentare un ambiente che mi piace moltissimo”;
F. Martini: “in effetti, poiché mi alleno con cnotinuità, se riesco a superare o anche a mantenere i miei tempi, è già un grande risultato. Per quanto mi riguarda è più una sfida personale che assoluta. Certamente se poi ti capita di fare un record, la cosa inizia a diventare ancora più interessante”;
L. Maraffi: “mia moglie mi segue molto, è la mia personal trainer ed è con lei che condivido i miei risultati. Mi prende i tempi, mi tiene i passi e mi sa dire di quanto ho migliorato o peggiorato rispetto alla gara precedente. E con lei che gioisco dei miei traguardi”.

Luigi_Maraffi_Nicola_NannavecchiaChe importanza ha il movimento master nel sociale?
N. Nannavecchia: “è importantissimo! Io suggerisco ai meno giovani di praticare questo sport perché è una cosa che aiuta a mantenere il tono muscolare e poi, quando ti tuffi e fai quei 50 metri, vedi solo le piastrelle che corrono sotto di te e non pensi più a niente. Per quei pochi minuti ti estranei dal mondo esterno e questa è una cosa che fa molto bene alla mente. Ecco perché suggerisco a persone meno giovani di fare questo o anche un altro sport, anziché stare in “panchina” ed aspettare che inizi la depressione”;
L. Zilberstein: “non posso che condividere il pensiero dell’amico Nicola. Considero il nuoto un salutare beneficio, non solo per il fisico ma anche per una buona tenuta del morale”;
F. Martini: “il nuoto master è aggregazione, toglie dalla strada, ti dà altri interessi ed è una buona distrazione per la mente. Inoltre ti permette di frequentare tante persone in tutta Italia nel momento in cui ti sposti per andare a fare gare, cosa che da un senso all’attività di nuoto master”;
L. Maraffi: “ritengo il nuoto molto importante, tant’è che faccio anche l’istruttore e non c’è cosa più bella che insegnare ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo”.

Le risate sono incontenibili quando alla domanda “Quali altri impegni vi coinvolgono quando non nuotate?” arriva la risposta unanime “Andiamo a ragazze!” Leone Zilberstein tiene poi a sottolineare quanto sia importante il nuoto nella loro vita: “ritengo che abbia dato molto a tutti noi, non solo nel mantenere buone condizioni fisiche, ma anche buone condizioni di relazioni umane.”. Gli fa eco Nicola Nannavecchia che affermaSono perfettamente d’accordo con l’amico Leone. Il nuoto ci ha aiutato moltissimo a superare momenti di crisi…se non esistesse bisognerebbe inventarlo. Spero di poter continuare ancora e fare amicizie in piscina e vivere questa passione per molto altro ancora.”

gruppo_PartenopeUn altro siparietto si apre quando si chiede a Francesco Martini, il più giovane dei quattro, se in qualche occasione deve accettare le decisioni dei suoi compagni più grandi di età: “È la mascotte del nostro quartetto” Lo abbiamo preso perché ha i capelli bianchi” rispondono in coro Nannavecchia, Zilberstein e Maraffi.
“Devo riconoscere che il rapporto tra noi è molto democratico – afferma poi Martini - Ascoltano i miei consigli e quindi mi trovo molto bene.”

Entusiasmante anche la riposta successiva di Martini quando gli si chiede se gli altri tre sono un po’ come una guida per lui: “Ti dico solo che quest’anno compirò 70 anni ed ho un amico nuotatore qui presente (N. Nannavecchia n.d.r.) che ha 90 anni, cosa che mi da una prospettiva di almeno altri 20 anni di nuoto e non sai che soddisfazione immensa mi da questa riflessione!”

Parliamo di qualche risultato in particolare. Al Trofeo Nuotatori Campani di Portici nel gennaio del 2012 ad esempio, quando avete infranto un Record Italiano importante con la staffetta della 4x50 stile libero M320-359. Con il crono di 3’15’’37 avete letteralmente polverizzando il precedente record di 3’44”87 della D.L.F. Livorno fatto nel 2007! Come avete preparato quella staffetta e soprattutto come vi siete sentiti nel raggiungere quel risultato che probabilmente resterà negli annali storici del nuoto master?
N. Nannavecchia: “È stato un momento molto emozionante, così come gli altri record fatti insieme a loro”;
L. Zilberstein: “Personalmente competo principalmente con me stesso. Quindi migliorare o riuscire a mantenere il mio tempo, è già un grande risultato. Certamente se poi capita di fare un record, a maggior ragione in staffetta, è un sapore molto dolce da provare”;
F. Martini: “È stata la prima volta che mi è venuta la pelle d’oca. Io partii per ultimo in una circostanza molto particolare perché le altre squadre in batteria erano già arrivate tutte. Feci 50 metri da solo, ma in un tifo della folla davvero assordante. Una cosa magnifica!”;
L. Maraffi: “Fare record con la staffetta, insieme ai tuoi amici, non ha prezzo!”

Nannavecchia_Maraffi_Martini_Zilberstein_Partenope_NuotoAl Trofeo Blue Team Stabiae nel mese di dicembre 2011 Luigi Maraffi segna 3'57"35 nei 200 stile, registrando il nuovo Record Italiano, abbattendo il precedente storico di Alfredo Cherchi con 4’23”10 del 1991! Nel corso degli allenamenti e della preparazione per raggiungere quell’obiettivo, come si sentiva all’idea di realizzarlo?
“Il nuoto mi è sempre piaciuto anche da ragazzo. Ho fatto anche altri sport, come la lotta greco romana e la scherma. Fare quel record è stata una grande emozione, così come ogni volta che segno un record, soprattutto con le staffette che ritengo ancora più sentite.”

Vi è mancato di incorniciare questa stagione ai Mondiali Master dove con la staffetta della 4x50 stile, con la quale siete arrivati ad un passo dal podio. Ci riproverete agli Europei di Eindhoven?
N. Nannavecchia: “L’esperienza dei Mondiali Master mi ha emozionato non poco. In quell’occasione ho vinto anche un argento nei 50 rana, gara in cui il giapponese (Katsuzo "Shirayama, 1’08”07, n.d.r.) ha toccato la piastra qualche istante prima di me (1’08”83 n.d.r.) e mi ha soffiato l’oro! Ma a prescindere, è stata un’esperienza straordinaria per me che vorrei cercare di ripetere, con l’aiuto del principale ovviamente…”
“E cosa ti preoccupa? Ci alleneremo e tra due anni andremo tutti in Canada” – risponde Leone Zilberstein. Ma perplesso e pensieroso, Nicola Nannavecchia esprime le sue preoccupazioni scatenando un altro siparietto divertente: “Bè non sono ancora state stabilite le date esatte e non c’è ancora un calendario gare e noi dobbiamo fare i biglietti dell’aereo…”

Nannavecchia_Mondiali_Master_Riccione_2012  Nicola_Nannavecchia_trofei_in_bacheca 
Nicola Nannavecchia premiato ai Mondiali di Riccione   -   Nicola Nannavecchia con i suoi trofei

Zilberstein e Nannavecchia si fanno poi portavoce del gruppo nel ricordare la gara che ricordano con più affetto.

Nannavecchia_Maraffi_Martini_Zilberstein

L. Zilberstein: “La gara delle gare alle quali ho partecipato è stata i Mondiali di Riccione, un ricordo ed un’esperienza indimenticabile. Se parliamo di affetto però, ricordo in particolare quella della staffetta di Portici a gennaio 2012, perché ripetemmo in quell’occasione una staffetta con record ed alla conclusione della gara ci fu una standing ovation del pubblico ed addirittura della giuria che schierati ci resero omaggio con il sottofondo dell’Inno di Mameli!”;
N. Nannavecchia: “L’episodio che ha citato l’amico Leone penso sia quello che vive con più ardore nella mente di tutti noi.”

L’entusiasmo dei quattro atleti della Partenope è davvero invidiabile. Si frequentano con grande piacere ed amicizia anche fuori dal contesto natatorio ed insieme sembrano davvero molto affiatati come si vede nella foto a destra fatta in occasione di una delle tante cene fatte insieme.  
Il fatto che siano un valore aggiunto allo sport è una realtà di fatto!
Un vero e proprio punto di riferimento per tutte le età!

 
 
 

Stanchezza mentale e stanchezza muscolare

Post n°814 pubblicato il 14 Ottobre 2012 da Swim76
 

Stanchezza mentale e stanchezza muscolare.
I freni forzati degli atleti.

Ian_Thorpe_stanchezzada www.swim4life.it
Una cattiva gestione dell’organismo, ovvero una cattiva alimentazione ed integrazione, abbinata ad un programma di allenamento studiato male anche per aver semplicemente riposato in maniera inadeguata tra un tipo di allenamento e l’altro, possono causare in un atleta la stanchezza muscolare.

La stanchezza muscolare può essere dovuta ad un aumento eccessivo della temperatura corporea, ad eccesso di produzione di acido lattico, all’esaurimento delle scorte energetiche del muscolo e dalla disidratazione.
Nel caso di stanchezza muscolare, si può intervenire con farmaci, rimedi naturali o dieta alimentare a secondo del caso da valutare con uno specialista medico. Sicuramente è indispensabile in quel caso interrompere gli allenamenti e recuperare la forza muscolare, in quanto continuare ad allenarsi in tali condizioni, può portare solo ad un risultato negativo! Anziché potenziare la massa muscolare infatti, questa può perdere tonicità.

Da studi fatti è emerso che tra le cause della stanchezza muscolare, c’è anche la stanchezza mentale che non è altro che il risultato di un alterato funzionamento del sistema nervoso centrale!
stanchezza_mentale_cervelloPare infatti che la stanchezza mentale di un atleta, molto facile da riscontrare anche nei cambi di stagione, influisca molto sui muscoli e sul raggiungimento poi della stanchezza muscolare. Lo studio portato avanti dal dottor Eric Newsholme della Oxford University si basa sugli effetti del triptofano nel cervello che causerebbe stanchezza mentale e di conseguenza anche quella muscolare.Pare che quando il triptofano entra nel cervello può deprimere l'attività del sistema nervoso centrale, provocando sonnolenza e stanchezza fisica. Questo accade quando nel sangue ci sono insufficienti quantità di leucina, isoleucina e valina, che sono aminoacidi a catena ramificata, che regolano l'ingresso del triptofano nel cervello.
Gli aminoacidi sono le riserve più importanti di energia dalle quali l’organismo attinge per sostenere uno sforzo fisico prolungato. Essi si assumono con una corretta e variata alimentazione, soprattutto attraverso uova, latte, riso, pesce, carne di manzo e mais.
Nel momento in cui l’organismo assume una quantità insufficiente di aminoacidi, soprattutto quelli ramificati, si causa un abbattimento della barriera del cervello che permette la penetrazione del triptofano che attiva il meccanismo che conduce alla stanchezza mentale.

Le cause principali della stanchezza mentale con conseguente stanchezza fisica e quindi muscolare, sono l’accumulo di acido lattico, l’abbassamento delle fonti energetiche dei muscoli, il surriscaldamento, la disidratazione e come detto in apertura, il mancato adeguato riposo.

Come evitare le principali cause di stanchezza muscolare

Acido_latticoL’acido lattico
L'acido lattico è un sottoprodotto del metabolismo anaerobico che non serve ai muscoli che si stanno esercitando in quanto si diffonde nel flusso sanguigno che lo trasporta al cuore, al fegato ed ai muscoli inattivi, dove viene riconvertito in glucosio. Quando però l'intensità dell'esercizio va aumentando, nei muscoli si accumula sempre di più acido lattico che se mantenuto ad alti livelli di intensità, si raggiunge la soglia del lattato, definita come il punto in cui il livello di acido lattico nel sangue è maggiore di quello che l'organismo è in grado di metabolizzare ovvero di eliminare o trasformare.

L'accumulo di acido lattico provoca una sensazione di bruciore muscolare e stanchezza se non viene eliminato prontamente dai muscoli. Anche se si può tollerare l'acido lattico per brevi periodi di tempo, si dovrebbe concedere ai muscoli di rilassarsi ogni volta che è possibile, in modo da permettere al sangue di portare via il lattato e di fornire ai tessuti ossigeno necessario per l'efficienza del metabolismo aerobico.
Ricordiamo che qualsiasi intervento esterno, assunto come “metodo” per aiutare i meccanismi dell’organismo, sono invalidi in quanto possono causare facilmente disturbi alla salute. Pertanto è sconsigliato in maniera assoluta l’assunzione di qualsiasi prodotto per “facilitare” l’eliminazione di acido lattico.

calo_fisico_nuotoL’abbassamento delle fonti energetiche dei muscoli
Durante un esercizio molto intenso e di breve durata, avviene una diminuzione di glicogeno muscolare che può provocare stanchezza.
Durante le prime fasi di un'attività fisica, diciamo indicativamente nei primi 15-30 minuti, la maggior parte dell'energia, fornita dai carboidrati assunti in precedenza, arriva dal glicogeno immagazzinato nei muscoli. Diciamo pure che il glicogeno dei muscoli è la marcia più bassa della macchina umana, quella di cui l’organismo ha bisogno per affrontare la prima fase di partenza, ovvero quella più dura da affrontare.
Durante l’attività fisica di resistenza, è naturale che le riserve di glicogeno nel muscolo vanno man mano ad esaurirsi diventando una fonte di energia non più primaria ai fini dell’attività. A quel punto entrano in gioco altre fonti di energia derivanti dalle proteine e dal glucosio contenuto nel sangue, ovvero la glicemia, ricordando che i grassi sono una fonte di energia utilizzata in maniera sempre costante durante tutta l’attività.
L’organismo attinge quindi sempre meno glicogeno dei muscoli e sempre più proteine e glucosio, fino a quando le riserve di glicogeno nei muscoli non sono completamente terminate, cosa che può accadere solo dopo un’attività fisica prolungata tra le 3 e le 5 ore.
Il glucosio “prestato” ai muscoli che stanno lavorando, porta durante l’attività prolungata ad un abbassamento dei valori dello stesso nel sangue, nel quale è contento in origine. Questo provoca un abbassamento dei livelli di glicemia. Di conseguenza anche il fegato riduce la sua produzione di glucosio a causa dell'esaurimento del glicogeno epatico causando il senso di stanchezza.

Stanchezza_mentaleIl surriscaldamento e la disidratazione
La temperatura di un atleta risulta essere in media 37°C ma può arrivare anche a 40-42°C durante un'intensa attività fisica.

Il calore generato per conseguenza dello sforzo, viene portato dai muscoli alla pelle per essere poi dissipato, grazie al sistema circolatorio. Intanto però il sangue viene utilizzato anche per la richiesta energetica e metabolica dei muscoli sotto sforzo. Questo doppio utilizzo può sovraccaricare le funzioni del sistema circolatorio che non riuscirebbe più a garantire adeguata dissipazione del calore corporeo con conseguenza di un aumento della temperatura dell'atleta.
E la situazione si aggrava in condizioni climatiche con forte presenza di umidità. In quelle condizioni il sudore non evapora più in maniera adeguata visto che l'aria circostante è già satura di acqua ed uno sforzo fisico in queste condizioni potrebbe portare ad un collasso da calore.
In ogni caso, quando la temperatura corporea si avvicina e va oltre i 40°C, causa forti disagi fisici e psichici mettendo in pericolo la salute dell’atleta. Per questo motivo bere molta acqua prima, durante e dopo l'allenamento o una gara, è indispensabile, soprattutto quando il clima è caldo ed umido, per evitare il surriscaldamento ma anche per evitare la disidratazione.
idratazioneQuando il corpo perde liquidi infatti, causa una riduzione delle funzioni del sangue ed in particolare quelle di trasportare i nutrienti vitali, come il glucosio, gli acidi grassi e l'ossigeno verso i muscoli sotto sforzo ad eliminare lo scarto del metabolismo, come l'anidride carbonica e l'acido lattico.
Per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione che avviene in maniera forte anche nel nuoto, occorre assumere bevande che contengano maltodestrina, sali minerali, ma soprattutto glucosio e sodio. Il glucosio e il sodio servono a mantenere il volume del sangue a livelli idonei e favoriscono l'assorbimento e l'entrata dell'acqua nei tessuti.

Rimedi naturali contro la stanchezza mentale
Tra i rimedi naturali la terapia principale è senza dubbio il riposo. Dormire 7-8 ore al giorno è indispensabile. Per chi pratica sport sono fondamentali gli esercizi di riscaldamento per evitare il sovraffaticamento dei muscoli. Ma la stanchezza muscolare e mentale è talvolta dovuta anche al dover stare troppo tempo nella stessa posizione durante la giornata, per esempio davanti ad computer. In questi casi è bene staccare per 10 minuti almeno ogni ora e dedicarsi a qualcosa di diverso, cambiare posizione o comunque fare un po’ di movimento.
Diversi bicchieri di acqua al giorno aiutano ad eliminare le tossine presenti nell’organismo ed aumentare l’idratazione. L’acqua è alla base di tutte le funzioni organiche e del rendimento muscolare e pertanto deve essere una priorità assoluta bere dai 2 ai 4 litri di acqua la giorno.
guaranaSempre per gli stessi motivi, sarebbe bene ridurre al minimo il consumo di tè e caffè ed eliminare completamente l’uso di bevande e bibite gassate.
Frutta e verdura fresca sono ricche di vitamine, minerali, fibre e soprattutto ricche di antiossidanti che potenziano il sistema immunitario, donano equilibrio, calmano il sistema nervoso, favoriscono la digestione e favoriscono la riduzione di peso.
I grassi saturi di origine animale presenti nella carne rossa, nelle torte e nei dolci, possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e di obesità. Sarebbe bene diminuire al minimo e controllare il consumo di queste portare e di aumentare invece l’uso di legumi che sono ricchi di fibre e stimolano l’apparato digerente.
Anche il modo in cui si consuma un pasto è importante. Mangiare piano e masticare bene i cibi agevola la digestione.
Guaranà e ginseng sono inoltre integratori alimentari consigliati proprio per combattere lo stress fisico e mentale.

Alimentazione
La dieta e l’alimentazione giocano un ruolo fondamentale per la prevenzione della stanchezza muscolare. In particolare la dieta deve essere ricca di frutta e verdura cotta che forniscono importanti vitamine come la B1 che previene la stanchezza muscolare e la E che è fondamentale per lo sviluppo delle cellule muscolari. La dieta inoltre deve prevedere una certa suddivisione dei pasti nel corso della giornata per evitare digiuni troppo lunghi o abbondanti alimentazioni ed è bene non esagerare con i grassi ma preferire condimenti leggeri come l’olio di oliva. Evitare assolutamente fritture e ridurre al minimo gli insaccati.

 
 
 
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