Ecco come il nuoto master può essere l’arma in più.
di Paco Clienti.
Più pungenti dei 4 dell’apocalisse, più uniti dei 4 moschettieri e più eroici dei Fantastici 4! Di chi stiamo parlando? Dei 4 master della Partenope Nuoto, Nicola Nannavecchia, classe 1992, cat. M90, Leone Zilberstein, classe 1930, cat. M80, Luigi Maraffi, classe 1927, cat. M85 e Francesco Martini, classe 1943, cat. M65. Questi “ragazzi” hanno formato un quartetto davvero eccezionale alla Partenope Nuoto, uniti ed amici veri, dentro e fuori dall’acqua, diventando così una guida ed un esempio, non solo per la loro squadra, ma per tutto il movimento master nazionale. Il loro spirito giovane, nell’affrontare le competizioni ed anche la vita di tutti i giorni da quanto raccontano, può essere motivo di riflessione per tanti atleti master ed anche per tante altre persone che stentano ad affacciarsi allo sport.
Ma oltre ad essere un vero e proprio simbolo, i quattro della Partenope stanno collezionando una serie di risultati incredibili che ambiscono a rimanere nella storia del nuoto master per molti anni.
Insieme infatti hanno messo a segno ben tre Record Italiani nella passata stagione, uno in vasca corta con la staffetta 4x50 stile libero M320-359 con il crono di 3’15’’37, polverizzando letteralmente il 3’44”87 della D.L.F. Livorno registrato nel 2007 con Canessa, Seghieri, Paoli e Cioni e gli altri due in vasca lunga, con la 4x50 misti M320-359 fermando il crono su 3’31”94, quest’ultimo record nel record visto che Luigi Maraffi segnò nell’occasione anche il Record Italiano dei 50 dorso con 53”43 e con la 4x50 stile libero con il crono di 3’09”19, questi ultimi due agli ultimi Campionati Italiani di Bari 2012!
Oltre i tre record nazionali fatti insieme, Nannavecchia (nella foto a destra in una premiazione insieme a Celio Brunelleschi), Martini e Maraffi vantano anche alcuni record individuali: Nicola Nannavecchia detiene i Record Italiani in vasca lunga dei 50 dorso con 1’06”90 e 100 SL con 2’21”87 ed in vasca corta dei 50 SL con 56”43; Luigi Maraffi detiene i Record Italiani dei 200 dorso M80 con 4’20”14 in corta e 100 SL M85 con 1’44”15 e 50 dorso M85 con 53”55 in vasca lunga.
Oltre i Record Italiani FIN, i quattro ragazzi detengono anche importanti risultati nelle competizioni UISP, tutti in vasca lunga:
- Record Italiano 50 SL M65 Francesco Martini con 32"31
- Record Italiano 100 SL M65 Francesco Martini con 1'13"79
- Record Italiano 50 SL M85 Luigi Maraffi con 43"88
- Record Italiano 100 SL M85 Luigi Maraffi con 1'40"27
- Record Italiano 50 dorso M85 Luigi Maraffi con 52"97
- Record Italiano 100 SL M90 Nicola Nannavecchia con 2'18"13
- Record Italiano 50 dorso M90 Nicola Nannavecchia con 1'10"11
I quattro della Partenope hanno sfiorato l’impresa di salire al podio dei primi tre ai Mondiali Master di Riccione 2012 dove si sono classificati al 4° posto con la 4x50 SL con il crono di 3’09”19 ed al 6° posto con la 4x50 misti con il crono di 3’31”94. Ma un argento lo hanno portato a casa con il 50 rana individuale Nicola Nannavecchia che fermò il crono su 1’08”83!
Indubbiamente rappresentano un valore importante, non solo per tutto il nuoto master, ma anche per lo sport in generale. È con immenso piacere, e non lo nascondo, con immenso divertimento, che i quattro si sono raccontati in un’intervista speciale per Swim4life nella quale sono emersi significati importanti da trasmettere a tutti!
Da quanto tempo praticate nuoto e da quando fate gare?
N. Nannavecchia: “praticamente dopo il mio pensionamento nel 1987. Volevo impiegare il mio tempo libero e così iniziai a fare nuoto. Ma ci tengo a dire che fu un mio caro amico che si chiama Mario Monte, un grande campione di nuoto, dorsista, che mi consigliò ed invogliò a fare nuoto”;
L. Zilberstein: “la mia avventura da nuotatore è un po’ singolare. Io non ho mai fatto nuoto da giovane, ho iniziato nel 1996 dopo l’operazione per la ricostruzione della cuffia dei rotatori, prima della spalla destra e poi della sinistra. Mi fu consigliato di tenermi in movimento con uno sport e così decisi di iniziare a nuotare”;
F. Martini: “ho iniziato grazie a mio figlio. Lo portai in piscina per fare attività ed io insieme a lui. Il fatto è che mio figlio ha voluto lasciare ed io sono rimasto e così faccio parte della Partenope dal 1994. Mi hanno nominato capitano della squadra, cosa che mi rende fiero visto che tengo molto a questo gruppo, specialmente ai “ragazzi” che sono oggi qui con me” – riferendosi ai compagni di mille avventure;
L. Maraffi: “ho iniziato a nuotare all’epoca della 2^ guerra mondiale, al Circolo Posillipo che allora si chiamava Giovinezza. Feci 3-4 anni da nuotatore agonista e poi lasciai. Dopo anni di inattività, ho ripreso solo nel 1994 con la Partenope con la quale ho iniziato poi l’avventura nel settore master di cui ignoravo l’esistenza”.
Cosa pensano i vostri familiari dell’impegno che portate avanti nel nuoto master?
N. Nannavecchia: “io sono vedovo già da 11 anni, ma i miei figli sono entusiasti delle mie prestazioni, in piscina si intende, perché solo di quelle possiamo parlare” – afferma con invidiabile ironia il Nannavecchia;
L. Zilberstein: “cosa pensano effettivamente non lo so, posso dirti cosa mi dicono…scherzi a parte, sono contenti, soddisfatti, solidali, sopportano. Trovano giustificata questa passione”;
F. Martini: “mia moglie approva in pieno visto che l’altra mia passione è il tennis che però porta più possibilità di infortunio. È molto contenta quindi che io nuoti anziché fare tennis”;
L. Maraffi: “i miei familiari approvano in piano, con mia moglie in testa. Ovviamente mia moglie è quella che cerca di tenermi di più a freno, raccomandandomi di non tirare troppo nelle gare. Ma come si fa dico io, a non tirare in una gara?”
Quando tornate a casa dopo una gara, nella quale magari avete fatto anche un bel risultato, come vi sentite?
N. Nannavecchia: “mi sento molto appagato e soddisfatto”;
L. Zilberstein: “come consiglia il mio amico Francesco (Martini n.d.r.), l’importante è partire ed arrivare! Vincere, o piazzarsi al podio, fa piacere, ma non è al primo posto per quanto mi riguarda. Mi piace nuotare perché ne traggo giovamento fisico e mi permette di frequentare un ambiente che mi piace moltissimo”;
F. Martini: “in effetti, poiché mi alleno con cnotinuità, se riesco a superare o anche a mantenere i miei tempi, è già un grande risultato. Per quanto mi riguarda è più una sfida personale che assoluta. Certamente se poi ti capita di fare un record, la cosa inizia a diventare ancora più interessante”;
L. Maraffi: “mia moglie mi segue molto, è la mia personal trainer ed è con lei che condivido i miei risultati. Mi prende i tempi, mi tiene i passi e mi sa dire di quanto ho migliorato o peggiorato rispetto alla gara precedente. E con lei che gioisco dei miei traguardi”.
Che importanza ha il movimento master nel sociale?
N. Nannavecchia: “è importantissimo! Io suggerisco ai meno giovani di praticare questo sport perché è una cosa che aiuta a mantenere il tono muscolare e poi, quando ti tuffi e fai quei 50 metri, vedi solo le piastrelle che corrono sotto di te e non pensi più a niente. Per quei pochi minuti ti estranei dal mondo esterno e questa è una cosa che fa molto bene alla mente. Ecco perché suggerisco a persone meno giovani di fare questo o anche un altro sport, anziché stare in “panchina” ed aspettare che inizi la depressione”;
L. Zilberstein: “non posso che condividere il pensiero dell’amico Nicola. Considero il nuoto un salutare beneficio, non solo per il fisico ma anche per una buona tenuta del morale”;
F. Martini: “il nuoto master è aggregazione, toglie dalla strada, ti dà altri interessi ed è una buona distrazione per la mente. Inoltre ti permette di frequentare tante persone in tutta Italia nel momento in cui ti sposti per andare a fare gare, cosa che da un senso all’attività di nuoto master”;
L. Maraffi: “ritengo il nuoto molto importante, tant’è che faccio anche l’istruttore e non c’è cosa più bella che insegnare ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo”.
Le risate sono incontenibili quando alla domanda “Quali altri impegni vi coinvolgono quando non nuotate?” arriva la risposta unanime “Andiamo a ragazze!” Leone Zilberstein tiene poi a sottolineare quanto sia importante il nuoto nella loro vita: “ritengo che abbia dato molto a tutti noi, non solo nel mantenere buone condizioni fisiche, ma anche buone condizioni di relazioni umane.”. Gli fa eco Nicola Nannavecchia che afferma “Sono perfettamente d’accordo con l’amico Leone. Il nuoto ci ha aiutato moltissimo a superare momenti di crisi…se non esistesse bisognerebbe inventarlo. Spero di poter continuare ancora e fare amicizie in piscina e vivere questa passione per molto altro ancora.”
Un altro siparietto si apre quando si chiede a Francesco Martini, il più giovane dei quattro, se in qualche occasione deve accettare le decisioni dei suoi compagni più grandi di età: “È la mascotte del nostro quartetto” Lo abbiamo preso perché ha i capelli bianchi” rispondono in coro Nannavecchia, Zilberstein e Maraffi.
“Devo riconoscere che il rapporto tra noi è molto democratico – afferma poi Martini - Ascoltano i miei consigli e quindi mi trovo molto bene.”
Entusiasmante anche la riposta successiva di Martini quando gli si chiede se gli altri tre sono un po’ come una guida per lui: “Ti dico solo che quest’anno compirò 70 anni ed ho un amico nuotatore qui presente (N. Nannavecchia n.d.r.) che ha 90 anni, cosa che mi da una prospettiva di almeno altri 20 anni di nuoto e non sai che soddisfazione immensa mi da questa riflessione!”
Parliamo di qualche risultato in particolare. Al Trofeo Nuotatori Campani di Portici nel gennaio del 2012 ad esempio, quando avete infranto un Record Italiano importante con la staffetta della 4x50 stile libero M320-359. Con il crono di 3’15’’37 avete letteralmente polverizzando il precedente record di 3’44”87 della D.L.F. Livorno fatto nel 2007! Come avete preparato quella staffetta e soprattutto come vi siete sentiti nel raggiungere quel risultato che probabilmente resterà negli annali storici del nuoto master?
N. Nannavecchia: “È stato un momento molto emozionante, così come gli altri record fatti insieme a loro”;
L. Zilberstein: “Personalmente competo principalmente con me stesso. Quindi migliorare o riuscire a mantenere il mio tempo, è già un grande risultato. Certamente se poi capita di fare un record, a maggior ragione in staffetta, è un sapore molto dolce da provare”;
F. Martini: “È stata la prima volta che mi è venuta la pelle d’oca. Io partii per ultimo in una circostanza molto particolare perché le altre squadre in batteria erano già arrivate tutte. Feci 50 metri da solo, ma in un tifo della folla davvero assordante. Una cosa magnifica!”;
L. Maraffi: “Fare record con la staffetta, insieme ai tuoi amici, non ha prezzo!”
Al Trofeo Blue Team Stabiae nel mese di dicembre 2011 Luigi Maraffi segna 3'57"35 nei 200 stile, registrando il nuovo Record Italiano, abbattendo il precedente storico di Alfredo Cherchi con 4’23”10 del 1991! Nel corso degli allenamenti e della preparazione per raggiungere quell’obiettivo, come si sentiva all’idea di realizzarlo?
“Il nuoto mi è sempre piaciuto anche da ragazzo. Ho fatto anche altri sport, come la lotta greco romana e la scherma. Fare quel record è stata una grande emozione, così come ogni volta che segno un record, soprattutto con le staffette che ritengo ancora più sentite.”
Vi è mancato di incorniciare questa stagione ai Mondiali Master dove con la staffetta della 4x50 stile, con la quale siete arrivati ad un passo dal podio. Ci riproverete agli Europei di Eindhoven?
N. Nannavecchia: “L’esperienza dei Mondiali Master mi ha emozionato non poco. In quell’occasione ho vinto anche un argento nei 50 rana, gara in cui il giapponese (Katsuzo "Shirayama, 1’08”07, n.d.r.) ha toccato la piastra qualche istante prima di me (1’08”83 n.d.r.) e mi ha soffiato l’oro! Ma a prescindere, è stata un’esperienza straordinaria per me che vorrei cercare di ripetere, con l’aiuto del principale ovviamente…”
“E cosa ti preoccupa? Ci alleneremo e tra due anni andremo tutti in Canada” – risponde Leone Zilberstein. Ma perplesso e pensieroso, Nicola Nannavecchia esprime le sue preoccupazioni scatenando un altro siparietto divertente: “Bè non sono ancora state stabilite le date esatte e non c’è ancora un calendario gare e noi dobbiamo fare i biglietti dell’aereo…”
Nicola Nannavecchia premiato ai Mondiali di Riccione - Nicola Nannavecchia con i suoi trofei
Zilberstein e Nannavecchia si fanno poi portavoce del gruppo nel ricordare la gara che ricordano con più affetto.
L. Zilberstein: “La gara delle gare alle quali ho partecipato è stata i Mondiali di Riccione, un ricordo ed un’esperienza indimenticabile. Se parliamo di affetto però, ricordo in particolare quella della staffetta di Portici a gennaio 2012, perché ripetemmo in quell’occasione una staffetta con record ed alla conclusione della gara ci fu una standing ovation del pubblico ed addirittura della giuria che schierati ci resero omaggio con il sottofondo dell’Inno di Mameli!”;
N. Nannavecchia: “L’episodio che ha citato l’amico Leone penso sia quello che vive con più ardore nella mente di tutti noi.”
L’entusiasmo dei quattro atleti della Partenope è davvero invidiabile. Si frequentano con grande piacere ed amicizia anche fuori dal contesto natatorio ed insieme sembrano davvero molto affiatati come si vede nella foto a destra fatta in occasione di una delle tante cene fatte insieme.
Il fatto che siano un valore aggiunto allo sport è una realtà di fatto!
Un vero e proprio punto di riferimento per tutte le età!