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Amore a tempo

Post n°322 pubblicato il 17 Ottobre 2014 da qmr
 

Non esiste l'amore a tempo ma il tempo dell'amore. L'amore a tempo è solo una prestazione, il tempo dell'amore è invece una dimensione della vita. 

Commenti al Post:
lubopo
lubopo il 17/10/14 alle 16:49 via WEB
Ciao Mariarosaria, faccio un copia e incolla perchè l'assonanza del titolo è straordinaria col tema e il tuo Blog. Abbracci affettuosi. Luigi Frammenti e notifiche di un discorso amoroso Come cambiano attesa e trame d’amore su Facebook di Ornella Tajani Il punto di partenza dei Frammenti di Roland Barthes è l’estrema solitudine in cui affonda il discorso amoroso: ignorato o ridicolizzato dalle varie discipline, è tuttavia parlato da migliaia di soggetti e dunque necessita di una affermazione. Era il 1977: oggi, che si militi nel partito degli apocalittici o in quello degli integrati, non si può ignorare che una buona parte di questi frammenti navighi ormai nel virtuale. Tra le figure più incisive delineate da Barthes c’è quella dell’attesa, che si presta particolarmente bene a una rilettura alla luce delle nuove dinamiche che il web crea: la pièce de théâtre dell’Erwartung si svolge non più in un caffé, bensì davanti allo schermo. Il social network che userò come fondale è quello che meglio scatena le mie velleità di innamorata semiologa: Facebook. La prima differenza essenziale da rilevare tra l’attesa d’amore classica (dell’incontro, della telefonata) e l’attesa patita attraverso Facebook è che oggi, mentre aspetto, sono al corrente di ciò che l’oggetto amato fa – invece di contattarmi. Sono investita da una serie di informazioni sulla sua quotidianità: ieri sera era alla tal festa, stamattina ha incontrato quel comune amico, due ore fa aveva mal di testa. Eccomi trasformata in Aracne: con i dati che ho a disposizione tesso la tela dalla quale cercherò di indovinare il movimento mentale dell’oggetto amato, il perché mi abbandoni al mio cristallizzarmi nella condizione di colei che aspetta. Proviamo a seguire la suddivisione che Barthes dà del dramma dell’attesa. Atto I: supposizioni. Se l’altro non è on line, mi domando perché non sia ancora tornato a casa: controllo quanto dura il film che è andato a vedere, o cerco di capire se la persona con cui ha preso un aperitivo è già rientrata, studiando la sua bacheca. Se l’altro è on line: perché non mi contatta? Seguo i suoi passi nel web. A chi scrive, cosa commenta? Non ho più, come Barthes spiega, il senso delle proporzioni: un suo «like» al post di un’altra persona equivale al tradimento. Atto II: rimproveri. L’altro è connesso, lo vedo mentre legge articoli di quotidiani o apprezza link di amici. Mi prende la collera: può mai essere tutto ciò più urgente che scrivermi? Atto III: è il lutto, l’angoscia pura, l’abbandono. Che lui mi veda on line o meno, mi sento interiormente «livida». Nel frattempo, lo spazio dell’attesa è vissuto in maniera simile a quella descritta da Barthes: intorno a me, ovvero nel mondo di Facebook, gli altri «entrano, chiacchierano, scherzano, leggono». Questo perché loro non aspettano. Come si vede, quella che il social network crea è una situazione quasi inedita nel panorama dell’attesa: essa somiglia all’aspettare che l’altro ci venga incontro mentre partecipiamo a una stessa festa – con la differenza, tuttavia, che in rete tutti possono guardare non visti, e quel che si sta facendo al di qua dello schermo è assolutamente impenetrabile. Laddove a una festa è semplice notare se sono da sola in un angolo o, al contrario, impegnata in una conversazione, su Facebook tutto è avvolto nel mistero. Il presente insostenibile di cui parlava Barthes a proposito dell’assenza, quel presente che mescola il tempo della referenza (in cui l’altro è assente) al tempo dell’allocuzione (in cui l’altro è presente, perché è a lui che mi rivolgo), diventa ancora più arduo da gestire, perché il tempo della referenza si frantuma: spesso non so più se l’altro è presente o assente. Prendiamo un altro caso: vedo che l’oggetto amato è collegato, mentre mi aveva detto che oggi non avremmo potuto sentirci né vederci perché era impegnato (così impegnato da perdere tempo on line), oppure perché non era a casa (invece c’è). Mi ha mentito. Oppure ha cambiato idea: ma in quel caso, perché non mi scrive? Mentre aspetto un suo segno o richiamo, io, Aracne, impazzisco. Facebook, lo strumento che mi illude di poter monitorare la vita dell’altro, e dunque impiegare il tempo dell’attesa in una maniera che ingenuamente credo funzionale al mio scopo, assume in realtà il controllo del mio sentire: a tratti consuma la mia consapevolezza di innamorata che aspetta, lasciandomi credere che i miei sforzi nel raccogliere dati e interpretarli possano avvicinarmi all’altro, o addirittura spingere l’altro a contattarmi. Questa operazione investigativa esula dal mero spazio dell’attesa. Mi autoconvinco di essere sempre al corrente della vita dell’oggetto amato. Ciò da un lato mi nuoce, perché suscita in me gelosie, rancori, insicurezze, ossessioni spesso del tutto fuori luogo, dal momento che mi sforzo di interpretare segni decontestualizzati e molto spesso mi sbaglio, a causa della completa ambiguità in cui questi segni galleggiano. Allo stesso tempo, però, le informazioni sull’altro appagano in parte il bisogno che ho di lui: anche se non mi contatta, sono felice di «vederlo» connesso, di poter leggere quello che scrive, di appagare la naturale sete di notizie di lui che io, innamorata, ho. Godo della sua presenza, seppur virtuale. Su Facebook, le mie strategie di innamorata si moltiplicano: dopo averlo aspettato a lungo, nel momento in cui lo vedo connesso scompaio, per evitare che per lui sia troppo semplice contattarmi. Resto on line fino a tarda notte senza scrivergli, perché egli sappia che la mia vita –telematica- esula da lui, che ho altro da fare e dunque altri con cui interagire. Posso anch’io ostentare complicità e divertimento con altre persone, posso sventolare la mia mondanità perché egli sappia che non ho nessun bisogno di lui, che si fa attendere. È vero che non voglio altri che lui, a salvarmi da una mondanità che non mi interessa minimamente; ma questo è un segreto tra Barthes e me. Improvvisamente nasce la paura: se questa vetrina che allestisco, la vetrina della mia autonomia da lui, non fosse neanche notata dall’oggetto amato? Se la sua attenzione si dirigesse verso altre vetrine, o se semplicemente ignorasse la mia? Sono un negoziante che mira a un unico cliente; senza di lui posso chiudere bottega. Ancora: all’ora in cui normalmente è connesso, non lo trovo. Dove sarà? Ripercorro le ultime informazioni che ha seminato in bacheca per tentare di indovinarlo. Aspetto che torni, che appaia un pallino verde accanto al suo nome, segno che è on line. Improvvisamente avverto il peso del ridicolo per questa mia maniacale attenzione alla presenza virtuale dell’altro. Basta! Spengo il computer. Quello che sto aspettando non è lui, è solo una sua proiezione. È tardi, vado a dormire col proposito di reinserire i miei sentimenti nel contesto reale, domani. Ma non dormo, e il domani è lontano. Dopo due ore di insonnia sono di nuovo davanti allo schermo: meglio un pallino verde che il nulla assoluto. «L’attesa è un incantesimo»: ho ricevuto l’ordine di non schiodarmi dalla scrivania. Resto lì finché non sento il bip di qualcuno che mi scrive in chat. I primi secondi sono di allucinazione: «l’attesa è delirio». Mi sembra di riconoscere il suo nome e invece non è lui: immediatamente, proprio come scrive Barthes a proposito della telefonata, detesto la persona che mi ha contattato, rimproverandole di non essere l’oggetto amato. «Sono innamorato? Sì, poiché aspetto. L’altro, invece, non aspetta mai». Non aspetta mai, perché io sono sempre qui, già collegata. Provo a ingannarmi, scrivo, chiacchiero con altre persone; e, quando finalmente arriva l’atteso messaggio, rispondo in ritardo, cerco di interpretare il ruolo di chi fa aspettare. Ma, esattamente come in Barthes, è un gioco a cui perdo sempre, perché nei momenti di pausa nella comunicazione, in quelli in cui pianifico di lasciarlo aspettare, sono in realtà sempre io che aspetto il momento di rispondergli: «L’identità fatale dell’innamorato non è altro che: io sono colui che aspetta». Una nota finale merita la funzione che mi consente di sapere quando l’altro ha letto il mio messaggio: «visualizzato alle ore tot». Prima ho citato il caso in cui provo a far attendere l’oggetto amato: parlavo di quando ricevo un suo messaggio ma non lo apro. Nel momento in cui però leggo il messaggio, e l’altro riceve il diabolico «visualizzato alle», non riesco mai ad aspettare prima di rispondere: sia perché non vedo l’ora di farlo, sia perché mi terrorizzano tutte le motivazioni che l’altro potrebbe addurre al mio ritardo – e, soprattutto, perché ho paura che nell’attesa lui scappi. Io sono colui che aspetta e non posso essere (anche) l’altro, quello che fa aspettare. Il «faire attendre» resta una prerogativa dell’oggetto amato e io, al contrario del mandarino innamorato con cui Barthes conclude il suo frammento, alla centesima notte sono ancora on line. Un mandarino era innamorato di una cortigiana. «Sarò vostra, disse lei, quando avrete trascorso cento notti ad aspettarmi seduto su uno sgabello, nel mio giardino, sotto la mia finestra». Ma, il novantanovesimo giorno, il mandarino si alzò, prese il suo sgabello sotto il braccio e andò via.
 
 
qmr
qmr il 17/10/14 alle 22:51 via WEB
Ad in certo punto, stanca di essere ancora on line, ho fatto come il mandarino. Non so quale giorno fosse, so che nessuno mi ha seguito e questo mi è bastato.
 
lascrivana
lascrivana il 19/10/14 alle 13:43 via WEB
Il tempo dell'attesa dovrebbe sempre essere vissuto con emozione; l' ansia uccide.L' amore e' un dono che va gustato con parsimonia.
 
 
qmr
qmr il 19/10/14 alle 16:30 via WEB
Esatto. L'amore è un dono che va gustato e vissuto.
 
khenan
khenan il 20/10/14 alle 17:18 via WEB
Buon pomeriggio! una carezza e un sorriso. :) A.
 
 
qmr
qmr il 20/10/14 alle 18:49 via WEB
Grazue, ricambio. :-)
 
khenan
khenan il 21/10/14 alle 13:41 via WEB
vero!!! un buon martedi!!! ^.______.^ A.
 
 
qmr
qmr il 21/10/14 alle 22:55 via WEB
(*____*)
 
khenan
khenan il 22/10/14 alle 12:23 via WEB
Una buona giornata di mercoledì! una carezza e un grande sorriso! ^._________.^ A.
 
 
qmr
qmr il 22/10/14 alle 13:22 via WEB
Buona giornata anche a te @_____@
 
khenan
khenan il 23/10/14 alle 10:08 via WEB
Un sereno giorno! ^:;________:;^ A.
 
 
qmr
qmr il 23/10/14 alle 15:16 via WEB
(@______@)
 
khenan
khenan il 24/10/14 alle 09:44 via WEB
Un buon venerdì e un sereno week end!! ^.___.^ A.
 
 
qmr
qmr il 24/10/14 alle 12:54 via WEB
Grazie, altrettanto a te! :-)
 
khenan
khenan il 25/10/14 alle 11:47 via WEB
Un sauto veloce, ^.^, buon sabato e felice Domenica!! ^:______:^ A.
 
 
qmr
qmr il 25/10/14 alle 14:17 via WEB
Grazie, ricambio
 
khenan
khenan il 27/10/14 alle 10:25 via WEB
Un buon Inizio settimana e qui da me, sempre più al freddo!!!!! Un sorriso, ^.______________.^ A.
 
 
qmr
qmr il 27/10/14 alle 15:10 via WEB
Il freddo è arrivato anche qui. Ormai è autunno, la castagne ce lo dicono.
 
khenan
khenan il 28/10/14 alle 09:20 via WEB
Un sereno e felice martedì! ^.:________.:^ A.
 
 
qmr
qmr il 28/10/14 alle 15:07 via WEB
Graxie. Serena giornata a te!
 
khenan
khenan il 29/10/14 alle 14:39 via WEB
Un buon pomeriggio e una carezza!! ^._____:^ A.
 
 
qmr
qmr il 29/10/14 alle 16:45 via WEB
Grazie di cuore!
 
khenan
khenan il 30/10/14 alle 12:45 via WEB
sereno giorno! ^____^ A.
 
 
qmr
qmr il 30/10/14 alle 21:12 via WEB
Serena serata a te!
 
khenan
khenan il 31/10/14 alle 12:01 via WEB
Sereno venerdì! meno male oggi da me, con un po di sole! :) ^:____:^ A.
 
 
qmr
qmr il 31/10/14 alle 18:12 via WEB
Buona serata! :-)
 
khenan
khenan il 04/11/14 alle 13:53 via WEB
Buon martedì e felice pomeriggio!! ^.____.^ A.
 
 
qmr
qmr il 04/11/14 alle 14:22 via WEB
Buon proseguimento di giornata e serena serata! :-)
 
khenan
khenan il 05/11/14 alle 09:53 via WEB
@@ BUONGIORNO!!! @@ A.
 
bybenny2009
bybenny2009 il 09/11/14 alle 22:16 via WEB
Ciao Maria.... Buona serata domenicale e Buon inizio settimana... Un Bacio.... Benny....
 
 
qmr
qmr il 10/11/14 alle 11:55 via WEB
Grazie Benny, buon inizio di settimana anche a te :-*
 
khenan
khenan il 10/11/14 alle 09:42 via WEB
Un buon inizio settimana e felice Lunedì! ^:.______.:^ A.
 
 
qmr
qmr il 10/11/14 alle 11:56 via WEB
Grazie, buon inizio di settimana anche a te! :-)
 
giramondo595
giramondo595 il 11/11/14 alle 00:27 via WEB
Smackkkkkkkkkkkkkkkk, buona notte e sogni d' oro
 
 
qmr
qmr il 11/11/14 alle 15:23 via WEB
Grazie per la buonanotte... Dato che ti leggo adesso non mi resta che augurarti buon proseguimento di giornata! :-)
 
khenan
khenan il 11/11/14 alle 08:51 via WEB
**** Un felice Martedì!! -da me sempre più piovoso-**** A. ^:._____.:^
 
 
qmr
qmr il 11/11/14 alle 15:32 via WEB
È grigio anche qui! Buin martedì a te!
 
khenan
khenan il 12/11/14 alle 09:02 via WEB
Una serena giornata di Mercoledì, da me invece, perennemente sotto la pioggia!!! ^:.______.:^ A.
 
 
qmr
qmr il 12/11/14 alle 13:20 via WEB
Piove anche qui. Tempo grigio con lampi e tuoni. Buona giornata :-)
 
lesaminatore
lesaminatore il 12/11/14 alle 19:09 via WEB
è vero, è così...
 
 
qmr
qmr il 12/11/14 alle 20:45 via WEB
Alcuni, a volte, fanno confusione e scambiano una cosa per l'altra.
 
khenan
khenan il 13/11/14 alle 08:55 via WEB
*****Felice giovedì e un sorriso!!!****** ^:______:^ A.
 
 
qmr
qmr il 13/11/14 alle 20:42 via WEB
Felice serata a te! :-)
 
khenan
khenan il 14/11/14 alle 08:36 via WEB
Una buona mattinata di venerdì, sereno pomeriggio e felice week end!!!!! ^:_______:^ A.
 
 
qmr
qmr il 14/11/14 alle 16:04 via WEB
Grazie, felice fine settimana anche a te!
 
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