Blog
Un blog creato da emmegisinda il 10/09/2008

ATAPALERMO LIBERO

LIBERO PUNTO D'INCONTRO DEL PERSONALE ATA DI RUOLO E PRECARIO di PALERMO DOVE TUTTI POSSONO CONFRONTARSI

 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2016 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
D I C H I A R A Z I O N E

QUESTO BLOG NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA, DATO CHE NON E' AGGIORNATO PERIODICAMENTE E NON HA FINI DI LUCRO: AI SENSI DELLA NORMATIVA VIGENTE, NON PUO' CONSIDERARSI UN PRODOTTO EDITORIALE (L.62 DEL 7/3/'01).

PER QUANTO ATTIENE AL COPYRIGHT DELLE IMMAGINI E I VIDEO USATI, PRESI DALLA RETE, CONTATTATEMI PRIVATAMENTE: NON HO ALCUN PROBLEMA AD ELIMINARLE...

 
 

Messaggi di Ottobre 2016

ORGANICO DI POTENZIAMENTO - ANALISI

Post n°991 pubblicato il 24 Ottobre 2016 da emmegisinda
 

Tratto da: Dirigenti News n. 32 - 24.10.2016
L'incompiuta dell'organico funzionale. Ora una nuova circolare?
L’organico dell’autonomia è un oggetto sfuggente che si aggira nel nostro sistema scolastico da molto tempo, un’entità fantasmatica che sembra essere destinata ad una perenne inconsistenza. La declinazione dell’organico funzionale addirittura risale alla Legge n. 662/1996 art.1 c. 72 e alla Legge n. 59/97. Si profilava infatti già allora la possibilità, per le singole istituzioni scolastiche, di definire un organico fondato su progettazioni e pertanto non direttamente vincolato all’insegnamento curricolare ed alle ordinarie attività di istituto. In tal modo, le titolarità dei docenti attribuite alla singola scuola non sarebbero state direttamente coincidenti con il numero di cattedre assegnate per ordinamento curricolare.
L’organico funzionale, introdotto sperimentalmente nella scuola primaria nell’a.s. 1997/98, viene inestricabilmente collegato alla realizzazione dell’autonomia scolastica dal mitico Regolamento 275/99, con l’art. 7. Dopo la sperimentazione in un numero ristretto di istituti nella scuola secondaria sulla base del DM 71/99, nonostante i buoni risultati rilevati dai monitoraggi, l’attuazione dell’organico funzionale è stata per lo più vanificata dalle urgenze della finanza pubblica e dalle necessità di contenimento della spesa.
Dato per spacciato, il concetto di organico funzionale è nuovamente sulla scena con l’art. 50 del D.L. n.5 del 9 febbraio 2012: doveva consentire una risposta “all’ordinaria attività didattica, educativa, amministrativa, tecnica e ausiliaria, alle esigenze di sviluppo delle eccellenze, di recupero, di integrazione e sostegno ai diversamente abili e di programmazione dei fabbisogni di personale scolastico”. Ma anche questo tentativo è caduto nel nulla.
È pertanto comprensibile che all’emanazione della legge 107/2015 si siano riaccesi gli entusiasmi, con un clima di positiva attesa per la nuova definizione del concetto. Non più gli obsoleti e rigidi organici di diritto e di fatto, ma finalmente un organico triennale dell’autonomia, con un contingente di posti non direttamente legato al numero delle cattedre, costituito in base al numero degli alunni e, soprattutto, in relazione al piano dell’offerta formativa.
Il Governo sembrava avviato a prendere due piccioni con una fava: da un lato fornendo una risposta alla procedura d’infrazione avviata dalla Commissione europea per la non corretta applicazione della direttiva 1990/70/CE, relativa al lavoro tempo determinato; dall’altro dando finalmente corso alla realizzazione di un organico veramente rispondente alle esigenze degli istituti scolastici. Insomma, un’operazione da manuale, la dimostrazione concreta che da una situazione che avrebbe potuto mettere in crisi il sistema, quale quella generata dalla sentenza della Corte di giustizia europea sull’abuso dei contratti a termine, poteva scaturire una soluzione estremamente rilevante per la qualità dell’offerta formativa.
Il clima di attesa e di soddisfazione era soprattutto alimentato dal fatto che, contrariamente a quanto era avvenuto negli anni precedenti, l’operazione era opportunamente finanziata. A un anno dall’emanazione della legge 107/2015, il Ministro Giannini ha infatti comunicato l’assunzione di 90.000 insegnanti, con una media di 7 docenti in organico potenziato per ogni scuola.
Tuttavia, alla prova dei fatti, i risultati non sono oggi così positivi come ci si sarebbe ragionevolmente potuto attendere. I nodi, questa volta, sono derivati dall’intreccio di una serie di variabili. La scelta di esaurire a tutti i costi (come poi non è avvenuto) le graduatorie a esaurimento non ha consentito di rispondere alle richieste manifestate dalle scuole. Gli istituti avevano programmato azioni con docenti di lettere e matematica; hanno ottenuto invece insegnanti di arte, musica, diritto, scenografia, trattamento testi. Gli insegnanti sono stati assegnati casualmente e non in relazione al piano dell’offerta formativa.
Questo fenomeno si è poi intrecciato con aspetti gestionali di rilevante impatto. I dirigenti scolastici non solo hanno ricevuto risorse professionali differenti da quelle indicate dal Collegio nella progettazione triennale, ma si confrontano anche con vincoli gestionali derivanti dall’impossibilità di sostituire i docenti del potenziamento - tranne che per le ore curricolari - e nello stesso tempo sono invitati a utilizzare l’organico dell’autonomia per le sostituzioni sino a 10 giorni. A questo si sono aggiunti fraintendimenti, alimentati anche dalla mancanza di chiari orientamenti interpretativi, mancanza che ha portato gli USR ad adottare comportamenti differenziati. Occorre ad esempio occorre sottolineare che a nostro parere i posti di potenziamento e gli spezzoni orari sono cose diverse e che gli uni non assorbono gli altri. Il medesimo problema si è posto per le ore alternative all’insegnamento della religione cattolica.
Se per i dirigenti le difficoltà sono innumerevoli, anche per i docenti neo immessi la situazione non è rosea. Tralasciando la questione della mobilità dal Sud al Nord e poi nuovamente al Sud, in molti casi i docenti sono comunque stati impegnati efficacemente; in altri casi però si è lasciato loro - solo o prevalentemente - l’impegno della sostituzione dei colleghi assenti. Così le aspettative di superare la precarietà professionale sono rimaste deluse. Alcuni insegnanti rimangono a disposizione per l’intero arco di svolgimento delle lezioni, una sorta di pronto soccorso per le supplenze, non hanno un orario definito e, in applicazione esasperata della flessibilità, intervengono nelle varie classi solo se è assente un collega. Altri sono chiamati ad insegnare discipline differenti da quelle per le quali sono abilitati o in gradi di istruzione diversi. Che dire, ad esempio, dei docenti della scuola secondaria assegnati a insegnamenti nella scuola primaria, in assenza della prevista specifica formazione, della quale peraltro non c’è traccia neppure nel Piano nazionale triennale sullo sviluppo professionale continuo dei docenti?
In questo modo, deluse le aspettative non solo del personale tutto ma anche delle stesse famiglie, è difficile immaginare che i docenti del potenziamento si sentano coinvolti e che vi sia senso di appartenenza. È più probabile che si generino sentimenti di scarsa efficacia e di disaffezione, di marginalità professionale, con ciò determinando uno spreco di risorse e un’occasione mancata.
Il problema è che ancora una volta, sebbene in modo diverso, le ragioni dell’economia e della finanza hanno sostanzialmente reso assai complessa la ricaduta in termini operativi dell’organico funzionale sul miglioramento dell’offerta formativa. La cosa peggiore è che non solo i risultati pedagogici e formativi non sono stati raggiunti ma paradossalmente neppure si è ottenuto l’esaurimento delle Gae che invece costituiva uno degli obiettivi dichiarati dal Governo.
Ancora una volta i dirigenti scolastici sono costretti ad adeguare la loro progettazione e a modificare gli impianti che avevano immaginato, a ridefinire gli scenari e a contrastare lo scoramento e l’irritazione per aver visto ancora deluse le aspettative di miglioramento del servizio. Ma nello stesso tempo è affidata a loro – più di prima - la necessità e l’urgenza di individuare ogni possibile soluzione che armonizzi le disposizioni finanziarie con la funzione istituzionale della scuola e la considerazione della dignità professionale dei lavoratori, verso i quali i dirigenti assumono responsabilità di coordinamento e di direzione in cui il rispetto delle persone e dei contesti istituzionali e lavorativi devono opportunamente convergere.
Siamo ora in attesa di una nuova circolare, alla quale il MIUR starebbe lavorando, che ci auguriamo possa fornire ai dirigenti scolastici, almeno sulle questioni più scottanti legate alle gestione dell’organico dell’autonomia lasciate di fatto irrisolte da quella del 5 settembre, qualche indicazione e qualche orientamento più utile ed efficace. Vedremo...

 
 
 

RICCIONE - ASSEMBLEA NAZIONALE CISL

Concluso dall'intervento di Maddalena Gissi il convegno sul sistema integrato di formazione zero sei

22.10.2016 20:02

L'idea di fondo di un sistema organico, integrato, in grado di collegare i servizi all'Infanzia alla Scuola dell'infanzia può essere condivisibile, ma a solo a precise condizioni: salvaguardare l'dentità pedagogica e organizzativa della scuola dell'infanzia; garantire l'estensione dei servizi alla prima infanzia e la generalizzazione della Scuola dell'Infanzia; assicurare spazi di collegialità e condivisione; rendere disponibili risorse certe e stabili; rivisitare spazi e tempi, partendo dalla riduzione del rapporto docenti/alunni. Questi i punti che la Cisl Scuola ha voluto porre in evidenza sia nella relazione introduttiva della segretaria nazionale Ivana Barbacci, sia nelle comunicazioni dei gruppi di lavoro che hanno fatto seguito all’apprezzatissimo intervento di Giancarlo Cerini. 
Da parte sua la senatrice Francesca Puglisi, che è anche responsabile scuola del partito di maggioranza, ha affermato di condividere la necessità di garantire il sostegno e la valorizzazione dell'identità pedagogico-organizzativo della scuola dell’infanzia quale dimensione significativa propria del segmento 3-6, senza ambiguità, sovrapposizioni o confusioni con il servizio all'infanzia proprio dei nidi (0-3), assumendo in questo senso un esplicito impegno, ribadito anche in termini più generali nei confronti di tutto il personale della scuola. 
Non è mancato un accenno al rinnovo del contratto, che la categoria chiede e rivendica da tempo, e in questo senso la senatrice Puglisi si è detta d’accordo sull’urgenza di avviare quanto prima i tavoli di trattativa. 
Il sistema integrato, secondo la Puglisi, sarà un'occasione anche per innalzare i livelli di qualità propri della scuola dell'Infanzia attraverso un significativo investimento di risorse certe e stabili, soprattutto per dare concreta risposte al bisogno di generalizzazione dei servizi sia per la prima infanzia 0-3 che per il segmento di istruzione da 3 a 6 anni, recuperando in particolare l’enorme svantaggio che vivono oggi le regioni del sud. 
Nel suo intervento conclusivo la Segreteria Generale Cisl Scuola, Maddalena Gissi, dando atto della disponibilità manifestata dalla senatrice Puglisi a sostenere in molti punti le richieste emerse nel convegno, ha ribadito la necessità di aprire una nuova fase di positivo sviluppo delle relazioni sindacali. 
La politica abbandoni le pretese di autosufficienza che per troppo tempo ha manifestato, con esiti che sono sotto gli occhi di tutti. Non è mai venuto meno l'impegno della nostra organizzazione nel rappresentare le istanze ed i disagi profondi che il mondo della scuola vive, tuttavia sempre puntando a conquistare e praticare spazi e luoghi di confronto, quanto mai opportuni soprattutto in questa fase, per porre rimedio alle tante criticità della Legge 107. E insieme a questo il contratto – ha proseguito la Gissi – va assunto da tutti come vera priorità”. 
Non sono mancati i richiami alle concrete emergenze che nel quotidiano vive chi lavora nella scuola dell’infanzia, emergenze che esigono concrete risposte: da un abbassamento del rapporto alunni/docenti, a un più deciso contrasto al precariato in un settore escluso dal piano straordinario di assunzioni. Un impegno preciso, infine, per garantire quote di organico potenziato anche per un segmento del sistema d'istruzione di cui anche l’OCSE da tempo segnala l’importanza come fattore fondamentale di successo formativo.

 
 
 

CISL - ASSEMBLEA NAZIONALE RICCIONE

Conclusa l'Assemblea Nazionale: rilanciare una forte azione sindacale su contratto e legge di bilancio.

21.10.2016 18:51

Con le conclusioni della segretaria generale Maddalena Gissi sono terminati i lavori dell'Assemblea Nazionale della Cisl Scuola. Dal dibattito, intenso e molto partecipato, è emersa l'esigenza di rilanciare una forte azione sindacale che, a partire dai contenuti della legge di bilancio, traguardi l'obiettivo di un rinnovo contrattuale da tempo atteso ma anche costretto a fare i conti con difficili condizioni di contesto.
Non c'è solo il problema di un necessario adeguamento retributivo che tutto il personale (docenti, ATA, dirigenti) rivendica per recuperare la perdita del potere d'acquisto e riavvicinarsi alle medie degli altri Paesi. C'è anche l'esigenza di ritrovare chiarezza e certezza delle norme che regolano il rapporto di lavoro e in termini generali di vedere più giustamente riconosciuta la fondamentale valenza sociale del lavoro nella scuola.
Nelle sue conclusioni Maddalena Gissi ha posto l'accento sulla necessità di far comprendere come una forte valorizzazione professionale sia il presupposto indispensabile per sostenere politiche di vera innovazione e miglioramento della qualità del servizio, considerazione ripresa anche nell' ordine del giorno approvato in chiusura dei lavori.

 
 
 

QUESTION TIME - IL MINISTRO RISPONDE 20.10.2016

Post n°988 pubblicato il 21 Ottobre 2016 da emmegisinda
 

IL MINISTRO RISPONDE ALLE INTERROGAZIONI DEI SENATORI SUI PROBLEMI E DISAGI DEL PERSONALE DELLA SCUOLA CREATI CON LA "BUONA SCUOLA".

LE PRECISE DOMANDE E LE INTERESSANTI RISPOSTE.

GUARDA E ASCOLTA

 
 
 

RICORSI - 36 MESI ATA DOCENTI IN ATTESA DELLA SENTENZA CASSAZIONE

Post n°987 pubblicato il 21 Ottobre 2016 da emmegisinda
 

TRATTO DA:

CERIPNEWS//NOTIZIE//21-10-2016//06:00//NODE2828
--
Contratti a termine e assunzioni
--
Udienza in Cassazione e decisione in tempi brevi

L’udienza davanti la sezione Lavoro della Corte di Cassazione dà speranza ai tanti precari (36 mesi) finora soccombenti. 
Il commento dell’avv. Dino Caudullo da Catania.
“Il punto centrale rimesso alla decisione della Suprema Corte, dopo la decisione della Consulta, riguarda la sanzione applicabile a fronte dell’abusiva reiterazione dei contratti a termine posta in essere dal Miur, una volta accertata l’illegittimità dell’operato dell’Amministrazione scolastica. Dopo l’introduzione da parte del Consigliere relatore, e l’intervento degli Avvocati dello Stato ha concluso il Procuratore Generale della Corte di Cassazione il quale ha richiamato le argomentazioni della decisione della Corte Costituzionale n. 187/2016, sollevando peraltro dubbi sulla costituzionalità della legge n. 107/2015, laddove vengono previste, in violazione dell’art. 3 della Costituzione ed in modo irragionevole, due distinte soluzioni per il personale docente, con il piano straordinario di assunzioni, e per il personale Ata, con il solo risarcimento del danno, peraltro non espressamente quantificato; la questione di costituzionalità è stata messa a verbale. Il Presidente della Corte ha preannunciato che entro 2-3 settimane verranno depositate le prime sentenze anche se, questa è stata l’impressione di tutti, non sembra ancora giunto il momento dell’ultima parola sulla questione. 
Bisognerà vedere se la Suprema Corte recepirà o meno la richiesta di sollevare una nuova questione innanzi alla Corte di Giustizia CE in ordine alla sanzione applicabile o se deciderà direttamente”.

 

--
 
 
 
 

PEGASO UNIVERSITA' TELEMATICA

Sede di Palermo:

Via Maqueda 383

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

acer.250emmegisindamonellaccio19karen_71m12ps12Miele.Speziato0nuvolablackcassetta2poeta_sempliceamorino11surfinia60NeVeRmInD89sierra2v2unghieviolaannamatrigiano
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963