Il Vento Del Tempo

Da un'antica leggenda tramandata di padre in figlio, nasce un romanzo...Storie e leggende da Atlantide!

 

MEMBRI ONORARI

Membri autorizzati a scrivere in questo blog:

* lunedi.bs
* kemetatlantis
* Anekh

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

VIAGGIO NEL MONDO PERDUTO













 
Citazioni nei Blog Amici: 8
 

 

« MES: ovvero la fine dell...Chiuso »

Angelo Galeazzi Maestro incisore

Post n°159 pubblicato il 04 Agosto 2012 da Lare_il_silenzio
 
Tag: Autore

L'ho saputo per caso, curiosando nella rete e subito mi ha sconcertato. Angelo Galeazzi è nato a Ospitaletto (BS) nel 1931 morto il 27 luglio 2012 all'età di 80anni, dopo una lunga malattia. Maestro incisore, era conosciuto a livello internazionale per le sue preziose incisioni col bulino e per le riproduzioni di soggetti d’arte.
Io ho un fucile a firma A.G. (Angelo Galeazzi), me lo regalò una persona che nella mia vita, la sua presenza ha fatto la differenza. Non sarei quello che sono altrimenti.
Mi sembra doveroso dedicare un piccolo spazio di questo modesto lavoro all’incisione. Cartelle e petto di bascula sono incise con scene di caccia, incorniciate da un equilibratissimo ornato.  Sulla cartella destra, un gruppo di segugi ha appena raggiunto la lepre abbattuta, nella sinistra una coppia di pernici frulla sotto la ferma di tre pointers, sul petto di bascula un branco di starne si invola davanti ad una coppia di setter, uno dei quali ha, dipinta sul muso, l’inequivocabile espressione del cucciolone stupito.

Vivacità del tratto, armonica distribuzione delle masse, sapiente dosatura dei chiaroscuri, accuratezza non scolastica del disegno si uniscono alla capacità di rappresentare la scena di caccia con consapevolezza e partecipazione.  Consapevolezza dell’azione, dell’habitat, del paesaggio, che vengono rappresentati per come si sono conosciuti e vissuti, non per come se ne è sentito parlare.  Conoscenza del cane, dei suoi atteggiamenti e della sua anatomia; la muscolarità e la nevrilità del pointer, l’avidità primordiale del branco di segugi, l’agile levità del volo distarne e pernici, delle cui ali par di percepire il rumore, sono rese con passione e conoscenza ancor prima che con la tecnica, che delle prime diventa solo il pur perfetto strumento espressivo.


L’ornato, sulla testa di bascula, sui contorni delle piastre, codette e chiavetta, rimane vivido e lieve, senza enfatizzazione dei contrasti cromatici che potrebbero altrimenti, se assumessero eccessivo risalto, assumere ruolo preponderante rispetto allo splendido figurato.  Le due componenti rimangono invece in corretto equilibrio tra loro, anche grazie ai due piccoli medaglioni figurati che si inseriscono nella parte anteriore, all’altezza del perno.

Mi sembra peraltro importante una precisazione, che potrebbe sembrare scontata, ma non lo é. Se il Maestro, con lo stesso impegno e la medesima ispirazione, avesse applicato e la propria anima di artista e di propri ferri sui ferri di un’arma dozzinale, l’avrebbe certo resa migliore, ma mai veramente bella.  E, ammesso che su tale arma fosse riuscito ad ispirarsi ed esprimersi con la stessa vivace ispirazione, anche la sua opera sarebbe stata svilita.  Perché il fucile non è solo la base fisica dell’incisione, non è solo lo spazio sul quale far scorrere la punta del bulino.  Le linee dell’uno e dell’altra si fondono in un solo elemento, sul quale l’occhio deve potersi soffermare senza mai cogliere una distonia, uno squilibrio tra le capacità dei due artisti, l’Armaiolo ed il Maestro Incisore.  Specularmente, un’incisione modesta svilisce il lavoro, l’intuizione del grande Armaiolo, altera l’equilibrio delle linee purissime delle sue creature.

Mi sembra peraltro importante una precisazione, che potrebbe sembrare scontata, ma non lo é. Se il Maestro, con lo stesso impegno e la medesima ispirazione, avesse applicato la propria anima di artista e di propri ferri sui ferri di un’arma dozzinale, l’avrebbe certo resa migliore, ma mai veramente bella.  E, ammesso che su tale arma fosse riuscito ad ispirarsi ed esprimersi con la stessa vivace ispirazione, anche la sua opera sarebbe stata svilita.  Perché il fucile non è solo la base fisica dell’incisione, non è solo lo spazio sul quale far scorrere la punta del bulino.  Le linee dell’uno e dell’altra si fondono in un solo elemento, sul quale l’occhio deve potersi soffermare senza mai cogliere una distonia, uno squilibrio tra le capacità dell'artista,il Maestro Incisore.

Angelo Galeazzi. Un lavoro che ha completato e nobilitato; nome che resterà nella storia delle armi, a fianco di quelli dei Grandi Artisti di tutti i tempi e di tutti i Paesi ed ai quali solo l’ipocrita perbenismo nega un posto nell’olimpo dei Grandi di tutte le tradizioni del nostro Paese.

Ecco questo è veramente un perdita per il mondo. E visto che sono stato accusato di essere un violento, di offendere ingiustamente poveri soggetti indifesi, di minacciarli di morte perfino, preciso: non ho mai usato quell'arma. E' appesa alla parete, la pulisco spesso, la lucido come vanno tenute tutte le armi, ma mai usata. Ma ora che la guardo e penso chi è stato l'autore di incisioni così perfette... una lacrima mi scende perchè artisti così non ne nascono più!!

Commenti al Post:
lunedi.bs
lunedi.bs il 04/08/12 alle 01:42 via WEB
A dicembre dell'anno scorso qui ad Ospitaletto hanno fatto una mostra delle sue opere. Da lasciarci gli occhi tanto erano belle. In alcuni "pezzi" sembra quasi che gli animali ritratti, come nel caso di questo fucile, vogliano uscire dalla lastra e saltarti in braccio. Quando si dice un vero artista.
 
nagal56
nagal56 il 06/10/12 alle 17:17 via WEB
Ho visto il fucile e mi sono emozionata. Quante volte mi sono chiesta dove fosse finito... ora so che è custodito da una persona che ama e comprende l'arte. Scrivimi. Grazie. nagal56@libero.it
 
 
Lare_il_silenzio
Lare_il_silenzio il 09/10/12 alle 11:23 via WEB
Presumo che tu sia Laura. Mia moglie (Annalisa) e mia sorella (Chantal) mi hanno parlato di te e della mostra che hai fatto a Ospitaletto con le opere di tuo padre. Sì. io amo l'arte, è il mio mestiere che mi porta a farlo, ma sono anche esperto in armi antiche, armi bianche. Il fucile mi fu regalato dal mio mentore e insegnante di archeologia in Egitto. Pare che tuo padre e lui si conoscessero. Ti assicuro che quel fucile lo tengo come una gioiello prezioso, perchè è quello che è. Mi spiace solo che tuo padre non abbia avuto la considerazione che meritava. Come ho scritto nel post è veramente stato un grande artista. Però mi docono di te che sei altrettanto artita, l'erede di tuo padre. Non ti arrendere mai Laura perchè l'arte è capita da pochi! Grazie della visita. Lare
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: Lare_il_silenzio
Data di creazione: 22/01/2006
 

SEAGULL

 

VIAGGIO NEL MONDO PERDUTO










 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963