This Time...

Ormai erano gli ultimi giorni, ma si sperava che comunque la nonna continuasse a vivere, seppure facendo una vita da torturata, costretta a letto tra atroci sofferenze.

Un giorno, come facevo di solito, andai a mangiare a pranzo da lei, assieme a mamma e alla badante.

Piena estate, faceva caldo, lei, la badante, stava con una veste bianca quasi trasparente che lasciava intravedere le sue enormi tette, ovviamente senza reggipetto, e per mutanda...un perizoma nero!

Perchè si era vestita così? forse mi voleva provocare apposta, pensai.

Dopo il pranzo mamma se ne andò a casa propria, di sopra, e rimanemmo io e la badante soli, io mi misi comodo mettendomi i jeans corti e andai a stendermi sulla terrazza della cucina dove avevo sistemato una comoda sdraia, mentre lei si ritirò nella sua camera.

Non sarebbe andata al mare, aveva bisogno di riposare perché, a suo dire, la vecchia non l'aveva fatta dormire tutta la notte, così ci salutammo.

Dopo un po' la nonna ricominciò a chiamare e lamentarsi, io accorsi e notai la badante distesa sul proprio lettino in quanto aveva lasciato la porta della sua camera completamente aperta.  Lei dormiva sdraiata a faccia insù e aveva le gambe semiaperte così mi fermai a contemplarla ...cazzo com'era bella...una gnocca da bestemmia! ed era lì, a pochi passi, bastava avere un po' di coraggio, entrare e cominciare a...insomma tutto quello che la fantasia erotica ti possa far venire in mente.

Lei, dopo un po' che la nonna si lamentava si alzò e, stropicciandosi gli occhi, quasi sbandando e passandomi davanti accorse ai piedi del suo lettino. Io arrivai subito dopo, accostandomi leggermente alla sua sinistra, cercando anch'io di capire cosa volesse, anche se in realtà avevo capito benissimo che cercava aiuto per alzarsi e andare in bagno, cosa impossibile, ma che evidentemente non realizzava nelle sue condizioni, le era stato messo un grosso pannolone apposta per farla lì, sul lettino.

Lei continuava a stare chinata sulla vecchia per cercare di capire cosa dicesse, in quanto parlava a stento e non riusciva a pronunciare bene le parole, ad un certo punto mi spostai dietro di lei e leggermente sulla destra, e quello spostamento fu galeotto, sembrava quasi studiato ma forse un po' lo era...in effetti potevo vederle il filo del perizoma in mezzo a quelle due splendide chiappe sode, mamma mia che spettacolo! a quella vista il cazzo mi si indurì come non mai, così lasciai andare piano piano la mano sinistra (feci la classica mano morta) prima toccandole la sua natica calda, poi spostando la mano sempre più verso il centro. Il mio cuore cominciò a battere sempre più forte, il respiro sempre più ansimante...lei mi piaceva da impazzire. Stava sempre chinata, le potevo persino vedere le tette da dietro attraverso gli spazi della veste, e non accennava a spostarsi, possibile non si fosse accorta che avevo la mano lì? ok, continuai ad andare sempre più giù e a muovere le dita...dovevo ormai essere arrivato alla sua fica...a quel punto lei capì quello che diceva la nonna, o almeno fece finta, si alzo di scatto dicendo quasi scocciata "seeee...e come facciamo ad alzarti!" e mi piantò in asso andandosene dalla camera.

Io rimasi lì, ansimante e tremante, col timore di aver fatto la figura del solito porco schifoso, insomma ero completamente in preda ai sensi di colpa. In fondo non avrebbe avuto tutti i torti...ma come si fa in quella situazione, con la propria nonna conciata a quel modo solo a pensare di provarci! No, non avrei voluto rovinare tutto eppure ho rischiato, ma io sfido qualunque uomo al mio posto, in quella situazione, con quella meraviglia davanti a resistere! mi spiace, ma io non ci sono riuscito, e se solo anche lei avesse voluto, avesse desiderato la stessa cosa...se sarebbe successo?  mmmmhhhhh....